IL COLUMNIST di Luca Russo / ELASTICITA’ SUL CAMPO E COMPATTEZZA DIETRO LE QUINTE SONO GLI INGREDIENTI PER UNA NUOVA SALVEZZA

(Luca Russo) – Nelle ultime giornate si è avuta la conferma che Parma, calcisticamente parlando, è una piazza piuttosto tranquilla. In un altro contesto, magari un pelo più fumantino, i desideri tattici legittimamente espressi dal patron Krause, che attraverso il proprio profilo Twitter ci ha fatto sapere del suo scarso gradimento per il 3-5-2 e della sua voglia di vedere una squadra a trazione più offensiva, avrebbero sollevato un polverone, dato il pretesto alla critica per parlare di “caso” e il la ad una lunga serie di editoriali e dirette televisive in merito. E invece nel Ducato le opinioni esternate dal presidente non hanno scatenato reazioni scomposte o la girandola di pareri che ci si aspetterebbe a margine di dichiarazioni così puntuali e bene argomentate. Storicamente non si tratta di una novità. Parma ha superato due fallimenti, una retrocessione, una ripartenza dalla Serie D e nel complesso un ridimensionamento evidente dopo i fasti e i trionfi degli anni ’90 senza mai abdicare alla tentazione di scendere in strada per manifestare il proprio disappunto. Il che a mio avviso è un pregio in un Paese che troppe volte ha cercato nello sport le soddisfazioni non raccolte in altri ambiti. L’atteggiamento maturo della piazza si riflette nella serenità con la quale Liverani sta gestendo un avvio di stagione a dir poco complicato e in cui i punti raccolti non corrispondono esattamente a quelli che si erano messi in preventivo alla vigilia. Una serenità che alla fine della partita contro il Cosenza gli ha permesso di analizzare in maniera lucida sia lo sviluppo del quarto turno di Coppa Italia che il post di Krause. A proposito del match vinto al cospetto del team di Occhiuzzi l’allenatore romano ha riconosciuto che “siamo ancora troppo altalenanti durante la gara, non riusciamo a tenere un filo conduttore. Il mio lavoro è di far acquisire continuità nel gioco”. Valutazioni da apprezzare e da applaudire perché oneste e in linea con quel che si è visto sul terreno di gioco, laddove al netto del risultato finale e delle belle prestazioni di Brunetta, Karamoh e Camara, il Parma ha subito l’intraprendenza dei rossoblù più del previsto e tra le due compagini quasi non si percepiva la differenza di categoria. Sulle “richieste” del presidente, Liverani ha sfoggiato altrettanto equilibrio: “Ha avuto un atteggiamento molto positivo e siamo d’accordo su tante cose. L’idea di abbandonare il 3-5-2 è uscita da un mio pensiero, chi mi ha visto allenare sa che non è mai stato un mio modulo e lo abbiamo usato perché in certi momenti questa squadra non poteva giocare in modo diverso”. Parole dalle quali emerge innanzitutto che il tecnico ducale è disposto perfino a mettere da parte le sue convinzioni tattiche in nome del bene della squadra. Ma anche che tra la proprietà, la dirigenza e l’area tecnica del Parma c’è assoluta unità di intenti. Elasticità sul campo e compattezza dietro le quinte, due elementi indispensabili per centrare l’obiettivo stagionale e regalare alla città e alla tifoseria un altro anno in massima serie. Luca Russo

3 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / ELASTICITA’ SUL CAMPO E COMPATTEZZA DIETRO LE QUINTE SONO GLI INGREDIENTI PER UNA NUOVA SALVEZZA

  • 27 Novembre 2020 in 11:27
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    Il Parma ha avuto un fallimento con Ghirardi con la Parmalat che nn e fallita ce stato un commissariamento e una creazione di un nuovo club con la legge Marzano in attesa della vendita

  • 27 Novembre 2020 in 18:00
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    Ciao ciao ciao ciao mareeeeee

  • 27 Novembre 2020 in 20:10
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    Però mancano gli ingredienti principali per il piatto: i calciatori.

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