IL COLUMNIST di Luca Russo / IACHINI COL FANTASMA PRANDELLI, E LA VITTORIA NON GLI POTREBBE BASTARE…
(Luca Russo) – Qualche giorno fa nell’esaltare la splendida rete del vantaggio realizzata da Gervinho contro l’Inter, ho chiamato in causa un Juventus-Fiorentina del dicembre del 1994. I Viola, allora, annoveravano tra le proprie fila campioni del calibro di Toldo, Rui Costa e Batistuta e in panchina un certo Claudio Ranieri, che non più tardi di quattro anni fa si è laureato campione d’Inghilterra nientemeno che col Leicester, matricola “dispettosa” che a modo suo ha ripercorso le orme del Verona 1984/1985 e della Sampdoria 1990/1991. L’attuale Fiorentina, che il nostro Parma affronterà domani in uno dei tre anticipi del Sabato, è molto lontana dalla Fiorentina che scese in campo al Delle Alpi poco meno di 26 anni fa. Quella formazione si presentò ai nastri di partenza della stagione 1994/1995 nelle vesti di neopromossa dopo l’inaspettata retrocessione del 1992/1993 e la cavalcata trionfale in B dell’annata successiva. Si classificò decima con 47 punti nella prima edizione in cui la vittoria determinava l’assegnazione di 3 punti e, al netto della pesante sconfitta per 8-2 subita in casa della Lazio, diede l’impressione di potersela giocare alla pari con chiunque, gettando le basi per il terzo posto e il trionfo in Coppa Italia che si sarebbero materializzati dodici mesi più tardi. La Fiorentina di oggi ha orizzonti altrettanto invitanti – e in questo senso il passaggio della società dai Della Valle a Commisso dovrebbe portare con sè qualcosa di buono se non addirittura di eccellente – ma un presente così così: undicesima in classifica a quota 7 punti e con una sola vittoria nelle ultime cinque partite, il 3-2 rifilato all’Udinese alla fine di Ottobre. Troppo poco per chi ha dalla sua parte un certo Franck Ribery. Non sorprende, dunque, che Iachini sia considerato già in bilico. Stupisce apprendere, invece, che anche una vittoria potrebbe non bastargli per conservare il timone del vascello toscano. Oltre che l’intera posta in palio, Commisso infatti pretende dai suoi anche una prestazione convincente, meglio ancora se impreziosita dal bel gioco. In caso contrario, e comunque in occasione del prossimo passo falso, scatterà l’esonero. Tra i possibili sostituti, Sarri e Spalletti sono fuori portata per questioni di natura economica, mentre Mazzarri accetta solo progetti di respiro più ampio e più ambizioso. E allora ecco che prende quota l’ipotesi Prandelli, che alla Fiorentina è già stato tra il 2005 e il 2010, quando ha portato i gigliati a partecipare alla Champions League in ben due circostanze. L’ex ct della Nazionale Italiana in tempi non sospetti e a più riprese ha dichiarato che non riuscirebbe a dire di no ad una chiamata del suo vecchio club. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un Iachini che pensa solo al Parma e alle soluzioni per non farsi soffiare la panchina da chi è in rampa di lancio per prenderne il posto. Nelle sue intenzioni Pezzella sarà chiamato a sigillare una difesa fin qui sempre infilata dagli attaccanti avversari e Castrovilli – che ai Gialloblu ha già fatto gol – ad essere la spina nel fianco di Bruno Alves e compagni. Al Tardini, in altre parole, arriverà una Fiorentina agguerrita. Gli uomini di Liverani non dovranno essere da meno per continuare a marciare verso la salvezza. Luca Russo
Esiste squadra più sopravvalutata della Viola? Non penso. Ogni anno partono dovendo spaccare il mondo e poi lottano sempre per non retrocedere.
Quando segna il Parma da tempo non esulto più.
Tanto si sa che segnato un gol, ci buttiamo
tutti in difesa e gli avversari pareggiano con
estrema facilità e poi vincono.vome da prassi
consolidata nel tempo.
Oggi
PARMA 1
Fiorentina 2
Quando smetteremo di essere una squadra con una
DIFESA GRUVIERA
chissa’ forse qikualche punto potremmo
portarlo a casa.