IL COLUMNIST di Luca Russo / LA SFIDA CON LA ROMA: QUALCHE RAGIONE PER PREOCCUPARSI, MOLTI MOTIVI PER ESSERE OTTIMISTI

(Luca Russo) – Qualche ragione per preoccuparsi, molti motivi per essere ottimisti. La sfida con la Roma vedrà il Parma presentarsi ai nastri di partenza nelle condizioni di sfavorita, naturalmente. Vuoi per cifra tecnica, vuoi per profondità delle rispettive rose: tra le due squadre c’è un indiscutibile e oggettivo gap a favore dei giallorossi. Ma all’Olimpico potrà esserci partita. La lista degli indisponibili, per esempio, penalizzerà la Maggica. Un conto è avere a disposizione Zaniolo, Pastore, Santon, Dzeko, Fazio, Kumbulla e Pellegrini, un altro è dover farne a meno. Fonseca ha gli uomini contati nel reparto arretrato e in attacco la positività al Covid ha messo fuori gioco Dzeko: una situazione complessa pure per una formazione che ambisce ad un posto nella prossima edizione della Champions League. Di fatto, volendo azzardare un paragone, è come se i Crociati dovessero rinunciare in un solo colpo a Bruno Alves e Gervinho. L’altro elemento che gioca a favore dei gialloblù è la consapevolezza nei propri mezzi acquisita nelle ultime partite giocate prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Il pareggio in rimonta strappato allo Spezia, oltre che aver sottratto due punti pesantissimi ad una diretta concorrente in ottica salvezza, ci ha fornito una dimostrazione evidente che il Parma è squadra che nelle difficoltà non si disunisce, non tende a prendere imbarcate e anzi si esalta, compattandosi e rifiutando l’idea di darsi per vinto. Il 2-2 al cospetto dell’Inter di Antonio Conte e lo 0-0 casalingo con la Fiorentina sono stati un ulteriore e significativo passo avanti, perché ci hanno dimostrato che i ducali sanno tener testa anche a formazioni di livello superiore, nel caso dei toscani, o addirittura fuori categoria, nel caso dei neroazzurri. In tal senso metà dei meriti vanno accreditati sul conto del manico, cioè di Liverani. L’ex tecnico del Lecce è molto di più del calcio propositivo e spettacolare che ci ha già mostrato in Salento. E’ innanzitutto un ottimo comandante, di quelli che col mare in burrasca governano il timone come se fuori ci fossero 25 gradi e una splendida giornata di sole. Dopo il 4-1 di Bologna non erano pochi coloro che temevano che la squadra fosse prossima alla deriva. Non è accaduto proprio grazie alla calma saggia e rassicurante che l’allenatore romano ha saputo mantenere a dispetto di un risultato così scoraggiante. Un allenatore che è soprattutto un eccellente professionista, in grado di esercitare il suo ruolo con un approccio innovativo. Ce ne ha dato prova in una recente intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma, sentitelo: “I giocatori, spesso anche i giovani, hanno buone conoscenze tattiche, ma non si è mai finito di lavorare su concetti di tecnica e tattica individuale. Aspetti tipo la postura nella ricezione, la postura dei piedi nel traffico, lo smarcamento nelle mezze posizioni tra le linee. Oggi ad esempio non è più possibile trovare compagni smarcati con due o tre metri di spazio. Allora bisognare ragionare in termini di piede forte: chi ha la palla deve cercare e chi non ce l’ha deve proporre il piede forte nella posizione più lontana all’avversario in modo da poter difendere e rigiocare il pallone. Così si costruisce un fraseggio anche dove gli spazi sono scarsi. Ma capirete che queste cose vanno affinate con il lavoro”. Concetti interessanti, tipici di chi vive il calcio con l’attenzione alle sfumature tecniche e tattiche necessaria per raggiungere gli obiettivi stagionali. La Roma resta una delle squadre più in forma del momento e in campionato non perde da 15 gare, ma il Parma ne ha di argomenti buoni per nutrire la convinzione di fare punti all’Olimpico. Luca Russo

One thought on “IL COLUMNIST di Luca Russo / LA SFIDA CON LA ROMA: QUALCHE RAGIONE PER PREOCCUPARSI, MOLTI MOTIVI PER ESSERE OTTIMISTI

  • 21 Novembre 2020 in 11:04
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    Pellegrini ha recuperato. Poi anche senza Dzeko sono super favoriti.

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