IL COLUMNIST di Luca Russo / TUTTI I SI DICE SUL LICENZIAMENTO DI FAGGIANO
(Luca Russo) – Il giorno dopo la situazione inizia ad essere molto più chiara del giorno prima. Parlo dell’interruzione anzitempo del rapporto che fino a ieri ha legato professionalmente Daniele Faggiano al Genoa. Una separazione improvvisa, che ho definito un fulmine a cielo pressoché sereno, ma che in realtà era nell’aria da un po’. E che si è materializzata proprio perché il cielo sopra Pegli tanto sereno non lo è mai stato durante la breve gestione dell’ex diesse Crociato, giunto all’ombra della Lanterna nello scorso mese di agosto e “allontanato” alla vigilia di una sfida che per i rossoblù può già valere una stagione intera, lo scontro salvezza col Parma. Dalle prime indiscrezioni filtrate, e che hanno trovato ampia visibilità nella rassegna stampa odierna, si tratterebbe di un licenziamento per giusta causa, determinato da una nutrita serie di “circostanze” non gradite alla proprietà del Grifone.
Sono infatti diverse le ragioni che hanno convinto il club ligure a sollevare dal proprio incarico il dirigente originario di Copertino per richiamare il suo predecessore, Francesco Marroccu. A partire dalla scelta dell’allenatore, per la quale Faggiano avrebbe sprecato troppo tempo dopo aver puntato quasi tutto su Italiano, senza tener conto del suo impegno nei playoff di B con lo Spezia dove poi è rimasto per effetto della promozione in A, e la virata non andata a buon fine su D’Aversa, costringendo dunque la società a rincorrere un nome valido per la panchina e a individuarlo in fretta e furia in Maran. Non è piaciuta la gestione del caso Schone, che si è provato inutilmente a cedere salvo metterlo fuori lista e fuori rosa, ma tenendolo ugualmente a libro paga. Poco apprezzate, per ricorrere ad un eufemismo, anche le incursioni con annesse strigliate sanguigne negli spogliatoi, mal digerite dai senatori del gruppo rossoblù. Incomprensioni in sequenza i cui risvolti negativi sono stati amplificati da un avvio di stagione per nulla promettente e dalla lievitazione del monte ingaggi della rosa, argomento rispetto al quale Preziosi da qualche anno è piuttosto sensibile. Il divorzio tra il Genoa e Faggiano mette a rischio la posizione dei tanti professionisti che l’ex diesse ducale si è portato dietro in Liguria e che spaziano dall’area scout ai magazzinieri passando per la cucina, mentre a Parma i suoi pretoriani, presenti in diversi settori, sono rimasti saldamente ai loro posti, dopo essersi guadagnati la fiducia della proprietà: all’orizzonte, in Liguria, viceversa, si sta delineando una profonda rivoluzione in tal senso. Come si diceva poc’anzi, la rottura si è consumata in prossimità del delicatissimo (per entrambe le compagini) match tra Genoa e Parma, in programma domani sera al Ferraris. Maran ha annunciato e promesso un Grifone coraggioso, sfrontato, intenzionato ad agire e non solo pronto, in caso di necessità, a reagire e disposto a battersi con ogni risorsa a disposizione pur di arrivare sulla palla prima degli avversari. Liverani prenda nota, perché l’esuberanza genoana potrebbe essere punita con uno dei proverbiali contropiede di “fabbricazione ivoriana”. E perché la burrasca sotto la Lanterna potrebbe restituire il sereno dalle parti del Battistero. Luca Russo
Sulla gazzetta di Parma si legge che
Genoa- Parma di lunedì non è una
SFIDA SALVEZZA
Hanno ragione.
Quella di lunedì è una
SFIDA SCUDETTO.j
S. V. E. G. L. I. A. T. E. V. I.
il buon FAGGIANO le sue conferenze stampa chi le capiva ?per cui fa bene a stare zitto ….certo hanno fatto strada senza il parma il duo delle meravilglie meravigliao !! 60-70 giocatori di lega pro strapagati da mantenere che hanno tolte risorse per acquisti piu’ mirati , lavorava solo con le solite squadre e procuratori !! perche’non l ho mai capito ma un idea l avrei ? …….certo i 30 ml al napoli per inglese e grassi pur sapendo che venivano da grossi infortuni non li commento , come non riuscire a prendere un giocatore sano in attacco fin dai tempi della serie c , ma tanti tanti errori il superpagato e rotto ceravolo al benevento o dezi del napoli che doveva essere un campione ! il portiere radu titolare al genoa in A preso come terzo portiere con stipendio alto a cosa serviva mai manco in panchina stessa cosa aveva fatto in serie c con l ex empoli ? da cruz 6 ml al novara che ancora vive su quei soldi o vi ricordate scaglia !! 6 ml anche lui preso dal latina come miglior centrocampista di serie b ahahaha manco titolare in c !! ,…ma si potrebbe andare avanti per ore gente fuori rosa perche’ non sapeva vendere !! Faccio notare ove e ‘stato le societa’ dopo che va ( ottimo nei tempi di fuga ) retrocedono con il bilancio messo male e poi falliscono vedete un po’ la lista dove e’ stato bari siena trapani palermo !!! sembra un uragano …… Ha parma e’ scappato con 60-70 ml di riscatti da fare pigliandosi i meriti di aver fatto mercato senza fondi … la differenza e’ che tra i 20ml dei cinesi e le ricapitalizzazioni dei parmigiani e ultimo krause hanno chiuso la voragine ( mentre il ghiro non copriva povero leonardi ) se no gli riusciva anche a parma , meriti a lui che fa dei gran paghero’ fuga al massimo livello e societa’ diciamo un eufemismo in difficolta’ economica che ………..nel giro di poco
Al genoa il gioco con preziosi che non dorme da piedi non e’ riuscito tutto li se ne accorto subito , qui a parma lo lasciavano fare…….si fidavano ci siamo salvati per il rotto della cuffia che krause e’ arrivato con 100 ml non dico altro
Toh che strano! Faggiano si fa cacciare per gli stessi comportamenti tenuti a Parma e che gli hanno provocato diverse critiche. Chi l’avrebbe mai detto?
A Parma siamo risaliti dalla serie D alla A e non era facile (vedi Monza). Ovvio che qualche sbaglio andava messo in preventivo. Alcuni giocatori sono stati anche indovinati, vedi Gagliolo e Iacoponi, Barilla ecc.
se mi dai un budjet 3 volte quello delle avversarie sia in serie c che in B ti faccio anch io due promozioni di seguito informati liverani con il lecce o la spal di vagnati o il brescia di cellino o l empoli vennero promossi con una spesa di un terzo rispetto noi