IL GALLO DI CASTIONE / IN QUESTI TRISTI TEMPI LE PARTITE DI PALLONE SONO COME IL SESSO: SI CONSUMANO PIU’ GIGA CHE CALORIE
(Il Gallo di Castione) – Pensando ai dieci anni di Stadio Tardini, blog di tifosi con la direzione illuminata del chief G. Majo, mi viene in mente la lumachina al primo giorno di scuola che riceve le raccomandazioni dalla mamma: mi raccomando, stai attenta e fai la bava.
L’inizio del blog corrispondeva con un periodo tribolato dell’amata società sportiva, durante la quale divenimmo famosi per la famosa “pesca a strascico” sul mercato che portò all’acquisizione di centinaia di giocatori per non si capiva bene quale motivo, ma portò anche il suddetto direttore a divenire “nemico conclamato” degli allora dirigenti e proprietari della squadra Crociata. E io che lo consigliavo: “Majo, mai sputare su un tornado”, e infatti la tempesta non tardò molto.
La vita dei tifosi di calcio si era incredibilmente complicata. Una volta tifare Parma era semplice, con “nemici” storici che erano la Reggiana e la Juventus e la classe arbitrale “colpevole” di soggezione psicologica verso le grandi (eufemismo). Poi vi erano i giocatori preferiti, gli idoli della squadra e quelli detestabili per i regressi calcistici o per broccaggine.
Insomma, un mondo a misura di tifoso dove a tutti era dato di esprimere un’opinione e di divenire un vero “esperto da bar” come descritto dall’intramontabile libro Bar sport di Stefano Benny.
Ma da qualche anno gli aspetti sportivi paiono ampiamente superati dai fatti extra calcistici, tant’è che scandali delle scommesse, illeciti sportivi, esclusione dalle Coppe per mancati versamenti INPS e fallimenti delle società dominano alla grande rispetto ai risultati calcistici. E ne vedremo ancora delle belle (borbottano i fagioli in pentola, ma mica a Parma).
Anche lo Stadio con gli spettatori pare perdere significato, come le telecronache (che non le fa il servizio pubblico, ma chi vince le aste), perché sempre più spesso par più semplice un abbonamento a Sky piuttosto che affrontare le intemperie e le trasferte si fanno dal divano.
Ma quello che veramente pare troppo indigesto è quello che è capitato ai tifosi gialloblu-Crociati, ovverosia un’interminabile sequela di vicende extracalcistiche impossibili da capire e da interpretare, un su e giù di speranze (con i “nuovi esperti da bar” a pontificare) e di delusioni senza fine che, però, un minimalista potrebbe descrivere in due righe. Immaginiamo infatti che un Parmigiano sia partito nel 2015 alla conquista di un’otto mila e nella sua impresa non si sia mai informato di ciò che succedeva, ma tornato a Parma dopo un anno e non essendo tifoso abbia cercato di capire come si sia passati da Europa a Lentigione. Trovo oltretutto inopportuno il paragone abusato fra l’antico Presidente poi fallito afflitto da pinguedine e il quadrupede grugnente tanto amato nella grande Pianura.
Visto quello, visto tutto, pensavano i tifosi che in tre anni son passati dai Dilettanti al ritorno ai massimi livelli, con una proprietà solida composta dalla meglio imprenditoria di Parma. Quando invece tutto volgeva al bello, dopo due salvezze in serie A nemmeno troppo tribolate, ecco che l’incubo planetario (Homo Homini virus) che ha cambiato la vita a tutti gli abitanti della terra li ha sbattuti fuori dallo Stadio e ha trasformato gli esperti da bar da allenatori a virologhi. E ci ha resi nostalgici di quel virus che per evitarlo bastava evitare i rapporti non protetti e di frequentare prostitute. Chi avrebbe pensato un virus che ci togliesse lo stadio, i concerti, gli aperitivi e pure la libertà?
Comunque ci siamo dentro, e nel frattempo è arrivato lo zio d’America, quello che una volta era emigrato oltreoceano, si era fatto i soldi e tu scoprivi che esisteva solo quando ti lasciava una ricca eredità. Il “sogno americano” è sbarcato a Parma, abbiamo un nuovo Presidente, un nuovo DS e un nuovo allenatore.
Mi piace Krause, ci ha messo la faccia e i soldi, tanti soldi, ha dato fiducia a uno staff ed aspetta i risultati: coi soldi abbiamo comprato molti giocatori, adesso vedremo se giocheranno bene, sotto la guida dell’allenatore. Al quale mi limito a portare una dichiarazione del mito Dan Peterson: “Il lavoro dell’allenatore è quello di vendere il suo prodotto, il suo stile, convincendo i giocatori a comprare ciò che lui vende, la sua mentalità, le sue indicazioni.”
Abbiamo comprato dei bravi giocatori? L’allenatore sarà bravo a farli giocare insieme? Per colpa del succitato virus e delle conseguenze sul campionato fra calendari affollati e mancanza di tempo per gli allenamenti (lasciando a parte i tanti infortunati), le squadre che vanno meglio son quelle che han cambiato meno. Oltretutto il Campionato è fortemente condizionato dal numero di giocatori infetti ad ogni partita. Non è tempo di giudizi dei tifosi, ma di pazienza e di speranza, e ci metto anche le altre virtù teologali, lasciando le virtù cardinali allo staff.
Il tempo darà le sue sentenze, intanto in un mondo senza certezze e prospettive noi tifosi soffriamo la lontananza, così le partite son diventate come il sesso: si consumano più giga che calorie. Il Gatto di Castione
Arriva la Fiorentina in crisi profonda
che più profonda non si puo’
Se perde salta Inchini.
Squadra sfiduciata
Squadra senza mordente
Squadra quasi in crisi esistenziale
In parole povere
Una squadra di morti viventi.
Ma………
Ma……
Ma….
Vengono da noi, che siamo specialisti nel
RESUSCITARE I MORTI.
Non falliamo mai il nostro compito che
è quello di aiutare chi è in difficoltà
Mai nessuna squadra in crisi negli ultimi anni
venendo da noi è rimasta in crisi.
Ci hanno sempre battuto rilanciandosi
poi alla grande.
Tutte le squadre in crisi LO SANNO e ambiscono a
incontrarci per togliersi dai guai.
Questo spiega perché Commisso, il loro
presidente prima di esonerare Iachini
aspetta d’incontrarci sicuro e fiducioso
che per la Fiorentina saremo ossigeno puro
come da prassi
consolidata
nel tempo
Concludendo finirà 2-1 per i viola
Prenderemo i soliti 2 gol
e la prenderemo
come da prassi
consolidata
nel tempo
nel culo
L’ottimismo è il sale della vita !!
Bentornato!
Grazie