LA NOSTRA STORIA: QUANDO IL PARMA GIOCO’ CON LE CASACCHE ADIDAS DA CATALOGO…

(Gmajo) – StadioTardini.it, nei suoi 10 anni di vita (come vi dicevo ve la meneremo per un anno…) sovente è stato strumento per fare propositiva opera di divulgazione su molteplici argomenti (i servizi di natura economico-finanziaria, nell’epoca più disastrata, furono una insostituibile bussola): oggi, sfruttando l’assist del nostro lettore Nolan, ne approfittiamo, invece, per un ripasso di storia. Nelle scorse ore, sullo spazio commenti, egli, infatti, ha vergato: “Toglietemi una curiosità:
Guardate questa foto:

Ritrae una formazione del Parma 1980-81 e si distingue poiché l’undici aveva una maglia particolarissima.
Nella foto (in bianco e nero) si evidenziano le 3 strisce dello sponsor tecnico (Adidas) che viene replicato nella borsa di Bozzetti ed il logo del club invece è uno scudo crociato stilizzato molto simile a quello che abbiamo utilizzato nella stagione in D di Nuovo Inizio. La maglia sembra gialla e i pantaloni o neri o blu scuro anche essi con le 3 strisce ed il logo dello sponsor tecnico. In tanti anni di passione per il Parma non mi era mai capitato di vedere questa foto e questa maglia. Qualcuno sa dirmi qualcosa di più? Sarebbe comunque bella una replica attuale di tale maglia. Sponsor tecnico permettendo ovviamente”.

Per quanto concerne la proposta finale, chissà che non possa essere in effetti uno spunto per chi, nel Club, si occupa di scegliere le casacche “away” (come le chiamano oggi), dato che la home è e resta (giustamente) la Crociata, tra l’altro nella presente stagione inedita con le spalle nere; la seconda, nei primi cinque anni del Parma Calcio 1913 era  la famosa “Ape Maia”, mutuata in epoca Calisto alla Rugby Parma, in questa stagione sostituita dai due modelli più o meno invertibili “alla Boca”; la terza nei primi anni di Nuovo Inizio occhieggiava alla storia (tipo a quella della prima Promozione degli anni 90, candida con le righine gialloblu ai bordi), salvo poi via via trasformarsi in prodotti moderni appositamente creati ad hoc, partendo dalla nera con la Croca gialloblù stilizzata, poi divenuta la Fenice, sino a sfociare al Fluo 2020-21 rivisto in Coppa Italia col Pescara, mise giustamente presentata su TikTok essendo destinata a un pubblico più green rispetto ai tradizionalisti.

Ma torniamo alla domanda di Nolan, per rispondere alla quale ho fatto un opportuno ripasso con uno dei maggiori collezionisti di memorabilia Crociate, non a caso elemento fondante dell’Associazione Parma Museum, che cura il Museo del Parma “Ernesto Ceresini” (fortemente voluto da Nuovo Inizio) e cioè Francesco Frignani, che ben conosce la storia di quelle casacche avendone messe a disposizione un paio di esemplari della sua collezione privata esposte, appunto, nel Museo al Tardini (in questi giorni chiuso in ottemperanza alle varie disposizioni per prevenire la diffusione della pandemia, ma che speriamo presto possa tornare ad essere frequentato dai tifosi Crociati): “Si tratta, in effetti, di una maglia molto particolare. In quegli anni, 70-80, il Parma aveva la fornitura della Umbro Italia, tramite David Williams, ma poi ci fu una repentina interruzione del rapporto, a stagione in corso, e quindi per sei mesi il Parma utilizzò materiale Adidas da catalogo. Non erano maglie personalizzate, se non per la piccola serigrafia dello stemma del club, fatto con quella croce stilizzata, poi in effetti ripreso nella stagione della Serie D del rifondato Parma Calcio 1913. C’erano due maglie, da casa e da trasferta, quindi una versione anche a tinte invertite rispetto a quella della foto che era di colore verde con righine e numero gialli, anche se lo scatto è in bianco e nero, e dunque di colore giallo con righine e numero verdi. E poi c’era anche la versione estiva cioè con le maniche corte, più leggera a quella con le maniche lunghe che era anche un po’ felpata. Nel corso della stagione, poi, si è tornati a giocare con le maglie dell’Umbro, ma c’è stato questo lungo interregno con le casacche Adidas”. Quel Parma, al termine della stagione1980-1981, si classificò 13º nel Campionato Italiano di Serie C 1, Girone A.

A proposito di maglie: stasera al Tardini, se le indiscrezioni che abbiamo raccolto troveranno conferma, potrebbe esserci una inusuale sfida tra Crociati: ai bianco Crociati di casa, potrebbero opporti i rosso crociati toscani: la Fiorentina, infatti, potrebbe giocare la gara con la terza casacca che celebra il rapporto tra la Fiorentina e Firenze con la croce bianca in campo rosso, richiamo diretto alla bandiera della Repubblica Fiorentina. Gabriele Majo

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

4 pensieri riguardo “LA NOSTRA STORIA: QUANDO IL PARMA GIOCO’ CON LE CASACCHE ADIDAS DA CATALOGO…

  • 7 Novembre 2020 in 00:44
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    Come sempre, aneddoti interessanti 🙂

  • 7 Novembre 2020 in 10:35
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    la foto è pubblicata nel volume Tutto il Parma minuto per minuto di Aldo Curti e Gianfranco Bellè del 1988 a p. 185
    la maglia è bella vintage, ma la squadra doveva essere scarsina visto che è arrivata sestultima in c tra l’altro con Regia e Cremonese promosse in b! l’unico che mi ricordo è Aselli

  • 7 Novembre 2020 in 12:31
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    il portiere mi pare fosse Orsi, di fianco a lui Zuccheri, il successivo con i baffi Marlia e l’ultimo in piedi Toscani. Di fianco ad Aselli mi sembra che sia Borzoni.

  • 7 Novembre 2020 in 16:23
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    Il primo a sinistra accosciato è d’Agostino

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