PARMALAND di Mauro “Morosky” Moroni / LA NOSTRA STORIA: PARM AMARCORD (MIGA), ANNO 1925
(Mauro “Morosky” Moroni) – Questa che vado a proporre oggi è una storia vera, una pagina sportiva che pochissimi lettori (me compreso) hanno potuto vivere: io la definirei pure, da “libro cuore”, da parte di un “anziano tifoso”, il Sig. Arturo Friggeri, (scomparso), che, nell’anno 1925, esattamente 95 anni fa, fece sviluppare una stupenda foto, rigorosamente in bianco e nero, che ritraeva i calciatori Bianco Crociati prima della gara decisiva con la Novese, che consentì ai nostri, vincendo 3-2, di conquistare la Promozione in quella che, all’epoca, era definita Prima Divisione Nazionale! (Ossia la progenitrice della Serie A).
Questo signore si chiama Edmondo (figlio del “tifoso Arturo” di cui sopra), un caro amico il quale, essendo a conoscenza della mia viscerale passione per il Paerma, mi ha messo a disposizione la foto per divulgarla, tramite il nostro sito, a quei tifosi più attempati e longevi (ultra centenni) che potrebbero aver visto le gesta di questi atleti del secolo scorso, 12 anni dopo la fondazione del fu primo Parma Calcio cittadino e dei giovani di oggi che è bene conoscano la nostra Storia. Diamo così seguito, come opera di divulgazione, all’articolo della scorsa settimana del direttore Majo che prese spunto da una curiosità espressa nello spazio commenti dal nostro lettore Nolan per parlare di quando la nostra squadra giocò ad inizio Anni Ottante con delle casacche da catalogo Adidas dopo la temporanea rottura con l’abituale fornitore di allora Umbro, maglie di cui ora, grazie al collezionista Francesco Frignani siamo in grado di pubblicare la foto a colori della versione in verde (esposta al Museo del Parma Ernesto Ceresini.
Con l’aiuto di “Wikipedia” faccio un piccolo riassunto degli albori del Parma culminati con la promozione in Prima Divisione nel 1925:
Il calcio a Parma era, nei primi anni del Novecento, poco più che un passatempo o un “dopolavoro” e si praticava nei campi militari della città, quali il “Campo di Marte” (la piazza d’armi della “Cittadella”) o i “Campi Marchi”, sempre a Sud del centro storico. La prima partita di cui i giornali dell’epoca hanno riferito notizia, è stata una sfida del 1911 fra gli studenti della Pro Verdi e della Juventus di Salsomaggiore, finita 0-1. La Pro Verdi (che vestiva i colori cittadini in una casacca a scacchi gialli e bleu), venne ufficialmente istituita come Verdi Foot Ball Club il 27 luglio 1913, nell’ambito dei festeggiamenti per il Centenario della nascita di Giuseppe Verdi; il 28 Settembre la nuova compagine disputò l’unica edizione della “Coppa Verdi”, organizzata per l’occasione. Il club, tuttavia, si sciolse alla fine del 1913 e si unì al nascente Parma Foot Ball Club, dopo un’assemblea tenutasi il 16 dicembre presso un bar di Via Saffi a Parma. L’euforia per la fondazione della squadra e delle prime amichevoli contro le compagini limitrofe (Reggio Emilia, Modena, Cremona e Carpi) si spense immediatamente con l’entrata in guerra della nazione, nel primo conflitto mondiale: nove giocatori furono chiamati alle armi, cinque dei quali caddero nei combattimenti.
Finita la guerra, la voglia di ricominciare era evidenziata dai milleduecento soci della squadra. Due giocatori (e dirigenti) del Parma Foot Ball Club, Ugo Betti e Torquato Rossini, idearono una nuova divisa: la maglia bianca con croce nera sul petto (mentre le prime maglie da trasferta furono invece blu con croce gialla, a richiamare i colori cittadini, indossate anche dalla squadra giovanile dei “Boys”). L’altra novità era la necessità di avere un campo da gioco degno di questo nome. Furono indicate varie zone della città per l’insediamento del futuro impianto: zona Marchesi (a nord della città, tra Viale Piacenza e Via Golese) e zona Stradone Umberto I. Venne scelta quest’ultima, maggiormente accessibile e vicina al centro cittadino. Nel frattempo la squadra che partecipava stabilmente nella massima categoria regionali, venne inserita nella Seconda Divisione nazionale, dopo la sconfitta nello spareggio contro il Treviso disputato a Verona. Il 31 dicembre del 1922 il presidente Ennio Tardini posò la prima pietra dello stadio comunale a cui, dopo la sua morte, di lì a poco, venne intitolato.
Nella stagione 1924-25, la squadra si giocò la promozione nella massima serie nazionale contro la Novese. Finì 3-2 con la seguente formazione crociata: Rossi, Franzini, Sacchi, Mistrali, Gobbi, Tassi, Rebecchi, Rossini, Mattioli, Penzi, Mazzoni, e le reti di Sacchi, Rossini e Franzini. L’anno seguente il Parma pagò duramente l’impatto con la Prima Divisione: inserito nel Girone B con Juventus, Milan e Genoa. La classifica finale impietosa pose il Parma al penultimo posto davanti al solo Mantova con soli 12 punti. Il Parma tornerà da lì in poi a navigare nella cadetteria nazionale (prima detta “Prima Divisione Nord” e poi definitivamente “Serie B“).
Questa è la storia originale, 107 anni di Parma Calcio: qui sotto posto la foto di una formazione relativa al campionato 2015-2016, Lega Nazionale Dilettanti, in una delle prime gare di quel campionato che fece da apripista al trittico di promozioni, dalla Serie D alla Serie A, *come noi nessuno mai* che rimane un fiore all’occhiello di questa attuale società, un marchio positivo ed indelebile targato Nuovo Inizio (con Marco Ferrari gran regista di quella proprietà) che, senza tante chiacchiere o proclami ad alta voce, ha vinto, ha prodotto risultati, ha investito dei soldi di tasca propria e, da non calciofili, per loro stessa ammissione, da subito, da sempre, aveva stabilito un percorso, un piano sportivo che, alla fine è risultato vincente – e quanto vincente! – sotto agli occhi di tutti, tifosi e non, cornaccioni criticanti, sempre e a priori, qualsiasi decisione venisse presa, anno per anno, ma lasciamo perdere, questa è un’altra storia; la formazione di cui sopra, da sinistra verso destra, in piedì: Giacomo “jack” Ricci, Lorenzo “Lollo” Adorni, Luca “The Wall” Cacioli, Kristaps Zommers, Alessandro “Ale 6 leggenda” Lucarelli; sempre da sinistra a destra, semi inchinati, Daniele “Micio” Melandri, Marcello Sereni, ora un trio di piccoletti a me molto graditi: Fabio Lauria, Francesco “Ciccio” Corapi, Davide “Codinho Giorgino e Riccardo “bomber” Musetti, primo goleador di quel campionato da squadra imbattuta; ai lati, Crocifisso Miglietta e Cristian Longobardi; un caro saluto a Ermes Fulgoni, a Mister Gigi Apolloni, al Presidente & Mister Nevio Scala, alla Dirigenza Tecnica ed a tutto lo staff nonché agli altri componenti della rosa: Guazzo, Fall, Panciroli, Saporetti, Simonetti, Benassi, Traykov, Rodriguez, Mulas, Mazzocchi, Baraye, Agrifogli, Fanti, Contu, Sowe Musa Balla, Ciotti, Cotticelli, Vignali, Filippo Donati.
Un particolare ringraziamento all’amico Edmondo per questo speciale contributo che ci ha permesso di rivivere la storia dei primi anni del Paerma calcio, dal lontano 1913 ad oggi.
Amarcord (miga)
Cordialmente,
Mauro “Morosky” Moroni
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Ottimo articolo Mauro, essendo che abito così lontano da Parma … trovo questo tipo di articolo ancora più interessante. Le interviste alla storica Tifosi di Parma hanno un valore enorme.
Cordialmente
Strajé
….i tuoi articoli sono sempre interessanti…non annoiano mai….in tutta sincerità e senza offesa x nessuno…x me sei INSUPERABILE !!!!
Malu’
Bellissimo ed interessante articolo, la storia antica e quella recente hanno in comune la fenice (sulle attuali maglie), che risorge dalle proprie ceneri, più forte che mai.
Bravo Morosky.
Sempre Forza Parma
Bella storia 😉