PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO, INDIPENDENTEMENTE DAL SISTEMA DI GIOCO

(Luca Ampollini) – “Probabilmente in queste due settimane non sono riuscito a trasmettere e capire il tipo di partita e questo è un problema totalmente mio”. Nell’onorevolissima autocritica post Roma Parma di Fabio Liverani c’è tutto lo sconforto, nonché la preoccupazione, mia personale interpretazione, di un tecnico che dopo 3 mesi raffazzonati di lavoro non semplice non è ancora riuscito a dare una fisionomia e un’identità a questa squadra. Ed il “non essere riuscito a trasmettere il tipo di partita” è il primo vero campanello d’allarme di un difficile inizio di stagione. Non ci soffermiamo, però, oggi, in inutili analisi tattiche di una partita completamente dominata e gestita a proprio piacimento dall’avversario, ma desideriamo sottolineare un ATTEGGIAMENTO completamente sbagliato della squadra, a prescindere dal disegno di gioco. Sì, perché il 5-3-2 , con cui si pensava di contenere gli avversari, si è rivelato fallimentare come il 4-3-1-2 della seconda parte, ma accomunati da un unico filo conduttore: un ATTEGGIAMENTO completamente inadatto. Una squadra raccolta nella propria metà campo, a subire senza reazione l’avversario senza mai ripartire a prescindere dal sistema di gioco scelto, a conferma che non sono freddi numeri a decretare se una squadra è più o meno propositiva, ma la condotta in campo. E non basta mettersi col 5-3-2 per contenere l’avversario, ma una più complessa organizzazione difensiva che questa squadra attualmente purtroppo non ha. I gol subiti oggi, ma potevano essere di più, hanno mostrato le lacune, a livello di movimenti, di tutti i reparti, col risultato che tutti abbiamo visto. E lo stesso discorso vale, ahinoi, anche per un attacco asfittico che in 180 minuti, tra Fiorentina e Roma, ha prodotto una conclusione centrale con Karamoh; purtroppo, e vale lo stesso discorso per la difesa, non basta un lungo lancio per Gervinho per costruire un contropiede coi fiocchi, ma un’organizzazione diversa. Una squadra che ha subito quindi una pesante metamorfosi rispetto alle ultime stagioni, che si traduce nei 6 punti in più che la squadra aveva la scorso campionato e i 7 in più che aveva due anni fa dopo 8 giornate. Un discorso a parte, poi, lo meritano i giocatori: troppo timidi in campo, troppo rinunciatari, troppo poco determinati, ma, impressione ovviamente sempre molto personale, apparentemente poco convinti a tradurre in campo ciò che chiede loro l’allenatore, e questa non è chiaramente una giustificazione, anzi. E i nuovi, per ora, non si sottraggono alla severa, ma crediamo, obiettiva analisi: non hanno ancora lasciato alcuna traccia, pur avendo tutte le giustificazioni del caso, della loro presenza in campo. La situazione è quindi preoccupante, ma ovviamente recuperabile, le tante attenuanti che abbiamo sempre sottolineato accompagnano, anche se non fanno purtroppo punti, il lavoro del tecnico chiamato, ora, a dare quell’impronta che ancora non si è vista in questa prima parte di stagione. Un’ impronta da creare e modellare nelle prossime due uscite con Genoa e Benevento, per non far naufragare un progetto assolutamente legittimo e ambizioso. Un progetto che giustamente va continuato a perseguire, ma la “partita 0” di Liverani è indispensabile debba arrivare velocemente, se non si vuole rapidamente compromettere la stagione… Luca Ampollini

 

Luca Ampollini

Luca Ampollini, classe 1973, giornalista pubblicista dal 2005, ha cominciato a Radio Onda Emilia nel 1998, prima con il commento delle azioni più importanti delle partite di campionato sulle radiocronache di Gianluigi Calestani, poi con la conduzione della trasmissione post partita “Diretta Stadio”. Passa successivamente alla Tv, su Teleducato, commentando il posticipo della domenica sera di serie A a Calcio e Calcio, condotto da Fulvio Collovati. Passa, quindi, alla neonata Teleducato Piacenza come telecronista delle partite del Fiorenzuola in serie C2 e nel 2000-01 commenta, sempre per Teleducato Piacenza, le partite del Piacenza Primavera. L’anno successivo torna a Parma e diventa il telecronista del Parma calcio fino al 2008. Partecipa a Calcio e Calcio, prima come opinionista poi come conduttore in 3 edizioni dal 2005 al 2008. Nella stagione 2004-05 conduce Calcio e Calcio Speciale Coppe e i collegamenti esterni nell’edizione di Calcio e Calcio condotto da Fulvio Collovati. Dal 2005 al 2008, è responsabile della redazione sportiva di Teleducato e, oltre a Calcio e Calcio, conduce Calcio d’Estate prima di passare a Tv Parma dove partecipa come opinionista a Pronto chi Parma e come conduttore, con Carlo Chiesa, delle due trasmissioni “A tutta A“ e “A tutta B”. Dopo alcuni anni in cui collabora come opinionista fisso anche a "Bar Sport" torna a Teleducato dove partecipa come opinion leader a Calcio e Calcio fino al 2018. Con la fusione delle due televisioni continua la sua collaborazione, tuttora in corso, con 12 TV Parma e con Calcio e Calcio. Oltre alle centinaia di telecronache e conduzioni ha collaborato, commentando alcune partite del Parma con le emittenti radiofoniche Radio Bruno (Coppe Europee) e Lattemiele (Campionato). E’ lo speaker ufficiale del Parma calcio allo Stadio Tardini dal 2015

8 pensieri riguardo “PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO, INDIPENDENTEMENTE DAL SISTEMA DI GIOCO

  • 22 Novembre 2020 in 20:39
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    Dopo aver criticato Liverani, è giusto criticare anche Carli, che ha consegnato una squadra senza né capo né coda al tecnico romano. Sono stati presi un casino di centrocampisti di cui non si sa bene il ruolo, oltre a non a prendere un attaccante di scorta e un terzino decente.

  • 22 Novembre 2020 in 20:48
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    Sig. Ampollini la colpa non è solo dell’allenatore, ma anche di chi sta più in alto di lui. Parliamo in primis di questa campagna acquisti….
    È stata scandalosa. Ma Brunetta, Nicolussi Caviglia e Cyprien sono da serie A? Non mi racconti la storia dei giovani, si devono fare….e cazzate varie. Perché uno coi piedi buoni lo si vede anche a 15 anni.
    E a Parma ne abbiamo visti parecchi.
    Quello che più mi spaventa è la totale assenza della società.
    A parte qualche twitter del Cowboy….che francamente potrebbe evitare.

  • 22 Novembre 2020 in 21:39
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    Vediamo se krause i prossimi giorni fa qualche dichiarazione

  • 22 Novembre 2020 in 21:47
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    Abbiamo fatto spendere al divino KRAUSE 40 MILIONI
    per prendere giovani giocatori che da quello che si è
    visto avrebbero difficoltà a giocare anche in B
    Carli HA FALLITO come il suo alter ego il
    CATENACCIARO LIVERANI che anche dalle
    dichiarazioni fatte in conferenza stampa non sa
    spiegarsi questo cammino del Parma da dopolavoro
    ferroviario di Nola ma se non lo
    sa lui. chi lo sa?
    Il parroco della partocchia?

  • 22 Novembre 2020 in 21:54
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    ho sempre difeso il nuovo corso dopo oggi qualche dubbio inizio ad averlo ……..ho difeso liverani dopo oggi iniziò ad avere dubbi

    • 23 Novembre 2020 in 08:33
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      Il dubbio più grosso, considerando le attenuanti delle anomalie derivanti dal Covid, la non preparazione, il cambio di proprietà e di conduzione tecnica, nuovi giocatori da inserire, infortuni,nazionali ecc, è il passo indietro che la squadra ha fatto a livello di creazione di occasioni da rete dopo la partita con l’Inter perseguendo il modulo D’aversa. D’aversa con molta lungimiranza e senza adeguate garanzie tecniche, dopo aver perso Kulu senza un Gervinho box to box, senza dei centravanti che ti dessero garanzie fisiche, ha pensato bene di abbandonare la nave. Purtroppo mister Liverani dopo gli inizi non buoni, ha pensato “male”di tornare all’antico, ma le occasioni con l’Inter sono state frutto di pressing alto, dopo quella partita il nulla, squadra troppo bassa timorosa e arrendevole perché partendo da così lontano con squadre organizzate incapace di costruire qualcosa di pericoloso. Ora io non sono un tecnico ma quando un’allenatore dice che il suo messaggio non è stato recepito, a parte errori di impostazione e forza dell’avversario, significa che, o per colpa sua o dei giocatori, non ha in mano il polso della situazione, la prossima partita secondo me è decisiva per il suo futuro.

  • 23 Novembre 2020 in 00:14
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    Personalmente quello che mi preoccupa di più di tutto è l’involuzione che ha subito questa squadra. All’inizio si segnava ma si prendevano troppi gol, poi si è passati alla difesa a 5 per avere una maggiore copertura dietro e questo ha determinato un crollo vertiginoso della capacità offensiva, ora a fronte del permanere dell’assoluta sterilità in attacco sono ritornati i problemi in difesa. Per di più in un momento dove la rosa è quasi al completo per cui non c’è più l’alibi delle assenze.
    A tutto questo si aggiunge una incredibile mancanza di agonismo, di sana cattiveria agonistica, di fame, non si può subire così da una squadra sicuramente forte come la Roma e chiudere senza un cartellino giallo, questo vuol dire non lottare, non crederci, essere andati in campo senza convinzione, senza idee, veramente inaccettabile.
    Sono veramente irritato, cambiare registro in fretta.

  • 23 Novembre 2020 in 09:34
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    In settimana la GDS aveva affermato che Liverani aveva provato il 4312 in allenamento e che era prossimo il ritorno a questo modulo, nel secondo tempo, migliore del primo solo per i 3 gol non presi, il nostro trequartista, stazionava intimidito ed impaurito sulla fascia sinistra formando un 433 classico in cui non dava alcun apporto alla costruzione della manovra offensiva non svariando su tutto il fronte d’attacco a ridosso delle punte. A mio avviso regna una grande confusione soprattutto nella testa di Liverani, sarà bene che si schiarisca le idee alla svelta su quello che vuole fare perché il tempo purtroppo sta per scadere.

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