IL COLUMNIST di Luca Russo / EMERGENZA DALLA CINTOLA IN GIU’

(Luca Russo) – Mentre il Parma sbuffa, il Benevento non ride. Sia l’uno che l’altro rischiano di presentarsi alla sfida salvezza di domenica prossima zavorrati da una nutrita lista di indisponibili. I Crociati, nella vittoriosa trasferta di Genova, hanno perso per strada, a causa di infortuni di vario tipo, Scozzarella, Gagliolo, Laurini e Grassi. Se per il primo la situazione sembra essere destinata a migliorare, per i restanti tre le notizie diffuse ieri dal sito ufficiale gialloblù destano qualche preoccupazione. Alberto Grassi, che ha subito una lussazione gleno-omerale sinistra, effettuerà terapie conservative per le prossime tre settimane, al termine delle quali è previsto un nuovo controllo. Per Riccardo Gagliolo e Vincent Laurini gli esami strumentali hanno evidenziato rispettivamente una lesione di primo grado del bicipite femorale sinistro e una lesione di primo grado del soleo destro. Considerato che sono fermi ai box pure Pezzella, Cyprien e Sohm e che Mihaila è ancora alle prese con gli allenamenti differenziati, Liverani è in emergenza dalla cintola in giù e a metà campo ha addirittura gli uomini contati. Non se la passa molto meglio Filippo Inzaghi sulla panchina opposta. In vista della delicatissima gara del Tardini l’allenatore dei sanniti è di fronte ad un bivio: modificare radicalmente l’assetto tattico o individuare tra le seconde linee valide alternative che siano in grado di non far rimpiangere i titolari. Con Dabo positivo al Covid, Schiattarella squalificato, Caldirola fermo per rottura del menisco esterno del ginocchio destro (nei prossimi giorni sarà sottoposto ad intervento chirurgico, lo si rivedrà in campo non prima del mese di gennaio) e Maggio messo fuori causa da una lesione muscolare, non si tratta di un compito agevole per l’ex stella e tecnico del Milan. L’assenza più difficile da colmare è indubbiamente quella del regista di Mugnano di Napoli, uno dei pochi insostituibili della rosa beneventana, e ce lo dimostra il fatto che quest’anno è stato sempre presente in campo e solo in un paio di circostanze ha guadagnato la via degli spogliatoi prima del triplice fischio: al Bentegodi contro il Verona e al Vigorito con lo Spezia, incontro che i giallorossi hanno perso per 0-3. Per caratteristiche tecniche, abilità tattiche e capacità di scandire i tempi di gioco, Schiattarella è l’unico elemento in forza al Benevento adatto a ricoprire il ruolo di metronomo. Rimpiazzarlo è una missione al limite tra il difficile e l’impossibile. Non lo si può chiedere a Dabo (sempre che si negativizzi in tempo utile) o Tello, più bravi nelle vesti di incursori che a impostare, e nemmeno a Hetemaj, noto per essere un mediano di lotta e di rottura, non di governo e di costruzione. E allora il coach dei campani dovrà fare di necessità virtù e puntare tutto su Artur Ionita, che al centro della manovra ha già dimostrato di saper starci quando indossava la maglia del Cagliari. Non è comunque da escludere la possibilità che Inzaghi scelga di rivoluzionare l’abito tattico dei propri uomini passando al 4-4-2 e virando su una linea mediana muscolare o comunque meno orientata al fraseggio. Ipotesi, per ora. Di certo c’è che all’Ennio saranno in palio punti decisivi per la corsa salvezza. Siamo appena alla decima giornata, ma è già arrivato il momento delle gare che indirizzano le sorti di una stagione intera. Luca Russo

4 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / EMERGENZA DALLA CINTOLA IN GIU’

  • 3 Dicembre 2020 in 10:15
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    quindi se non si rompe nessun altro Iacoponi a sinistra e squadra confermata come quella di lunedì con la probabile staffetta Inglese / Cornelius che speriamo segnino finalmente!

  • 3 Dicembre 2020 in 17:42
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    Col Benevento sapremo se la vittoria
    col Genoa e stato
    UN FUOCO DI PAGLIA o invece
    era l’accensione di…… un FALO’

  • 3 Dicembre 2020 in 18:50
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    Vincere senza sè e senza ma.

  • 3 Dicembre 2020 in 22:14
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    Ganar si o si

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