L’insostenibile leggerezza del pallone, anno terzo / CE LA SIAMO GIOCATA. CON PRUDENZA E ATTENZIONE. MA CE LA SIAMO GIOCATA…

(Luca Tegoni) – Pim – pim, pum, pam, quattro pallonate contro i legni della porta crociata, robe turche. Detto dell’onomatopea che toglie il sorriso o che lo risveglia, questione di punti di vista, il Parma di ieri sera si è difeso strenuamente ed è inciampato, tutto sommato un punto va bene, proprio quando si è schierato con la difesa a cinque.

Parte bene il Parma con pressing alto mostrando una certa disinvoltura, invocata da tempo, nel palleggio cercando di rendersi pericoloso in attacco. In effetti riesce bene la sorpresa tanto che si va in vantaggio poco dopo il decimo minuto del primo tempo. Dopo uno stop male eseguito da un centrocampista del Milan, Brugman ha l’intuizione giusta e lancia al volo, sulla sinistra, Gervinho che stoppa il pallone a seguire proseguendo la corsa verso l’area avversaria. Il Milan non fa troppo caso all’azione e, concentrato sull’azione di Gervinho, non si avvede dei movimenti degli altri crociati accorsi in assistenza dell’attacco. Abilissimo, dopo alcune sterzate per disorientare il suo diretto marcatore, Gervinho vede libero, appena arretrato rispetto a lui e già in area, Hernani, palla sul piede destro che il brasiliano apre per impattare la palla con l’interno e infilarla larga alla sinistra di Donnarumma. Bravo Hernani!

Dopo pochi minuti, poco prima del ventesimo, ancora Brugman recupera palla a centrocampo e serve Cornelius che vede il movimento di Karamoh in verticale. Karamoh riceve palla e la libera subito per Gervinho sulla destra. Gervinho avanza palla al piede e sfida Romagnoli in dribbling sul lato corto dell’area, lo beve facendogli passare la palla tra le gambe e poi serve la palla sulla testa di Karamoh che solo davanti a Donnarumma non riesce a darle direzione facendo svanire l’ottima opportunità.

Il Milan si riprende e comincia la sua partita. Il Parma si abbassa ed intensifica i propri sforzi difensivi per reggere l’urto rossonero. Il VAR ci dà una mano e annulla un goal per fuorigioco per la punta del piede. Poi pim-pim, poi pum e finisce il primo tempo.

Comincia il secondo tempo e dopo poco più di cinque minuti, pam! il turco completa l’opera da quattro legni. Invece il Parma ci prende gusto nell’essere sorprendente; Iacoponi lancia una palla lunga sul laterale destro per Hernani che s’invola, notare l’ossimoro, ma arriva al momento giusto sul pallone proprio poco prima che terminasse la sua corsa oltre la linea di fondo. Dall’inquadratura ampia si vede la corsa di Kurtic mentre Hernani crossa la palla in area, “dai, dai, ci arriva, ci arriva, goal!”, che finisce precisa sulle sue tempie mentre in tuffo la cerca. L’imprevedibilità dell’azione così composta dai due interni del Parma sorprende ancora il portiere del Milan che non riesce ad impedire il raddoppio.

Passano pochi minuti e il Milan dimezza il distacco con quell’esuberante di Hernandez. Manca poco più di mezzora alla fine. Mancano ancora più di trenta minuti alla fine. Lotta, lotta, lotta.

Nel secondo minuto di recupero una palla mal calciata in area da uno dei nostri subentrati consegna il pareggio al solito inesauribile, e anche un po’ rompiballe, Hernandez.

Non so se faccia morale un punto a Milano, comunque ce la siamo giocata, con prudenza e attenzione ma ce la siamo giocata. Adesso però dobbiamo dimostrare che con le squadre non prime in classifica dobbiamo giocare per vincere.

Comunque anche questa partita ci dice che i giocatori validi sono contat,i che sui nuovi, a parte Osorio, non possiamo fare, almeno per adesso, affidamento. Poca efficienza e scarso dinamismo contraddistinguono le prestazioni dei nuovi. Certo, ieri sera, le cosiddette, seconde palle sono state spesso una chimera e per fortuna che i vecchi, Iacoponi. Gagliolo (ottima prestazione) e Bruno  non hanno ceduto la posizione.

Milan Parma due a due ma ritengo si sia trattato di un episodio, di buon auspicio, ma ancora un episodio. Luca Tegoni

Stadio Tardini

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