TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / NON SOLO IBRA: IL MILAN E’ UNA SQUADRA COMPLETA CHE SA RICONOSCERE TUTTE LE FASI DEL CICLO DEL GIOCO

(Patrick Fava) – Il Parma di Liverani, dopo il pareggio interno col Benevento, va a fare visita alla capolista Milan. La squadra di Pioli è imbattuta in queste prime dieci giornate per un totale di 8 vittorie e 2 pareggi e non perde in campionato da ben 22 turni. I rossoneri saranno privi – a meno di clamorose sorprese – del loro giocatore chiave, lo svedese Zlatan Ibrahimovic, elemento dal quale dipende gran parte della strategia offensiva dei rossoneri: il Milan, infatti, ha due piani strategici, uno con Ibrahimovic e l’altro senza. I rossoneri, senza Ibra, puntano più su una risalita del campo paziente, andando a creare una superiorità numerica già partendo dal basso; nella partita contro la Sampdoria hanno deciso di costruire con 3 giocatori contro Quagliarella e Gabbiadini, oltre ai due centrali difensivi ad inizio gara erano Tonali o Kessie che, a turno, in base alla direzione del gioco, si abbassavano al lato del centrale di competenza, mentre dopo circa venti minuti Pioli ha deciso di tenere Calabria legato ai due centrali difensivi con il conseguente passaggio sulla linea dei trequartisti di Theo Hernandez e l’accentramento di Chalanoglu nel mezzo spazio di centro sinistra; insomma: un Milan fluido, pronto a cambiare il sistema di gioco tra fase di possesso e non possesso per aprirsi più linee di passaggio, avendo, di conseguenza, una risalita del campo più pulita, cercando di sfruttare le proiezioni offensive di Theo Hernadez e i tanti giocatori pronti ad occupare gli half spaces; a Marassi, quindi, si può dire che il Milan sia sceso in campo con l ‘1-4-2-3-1 pronto a modificarsi in un 1-3-2-4-1 in fase di possesso. Mister Stefano Pioli è riuscito a creare un modello di gioco adatto alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, ridisegnando la squadra, dando la percezione di essere un tecnico in grado di adattarsi ad ogni tipo di situazione. Sicuramente la presenza di Ibrahimovic ha dato al Milan – oltre ad una maggiore qualità in fase realizzativa – anche una mentalità vincente a tutto il gruppo, ma è giusto riconoscere i meriti di un allenatore che, lo scorso campionato, finito ai margini della società prima del lockdown, è riuscito ad entrare nella mente e nel cuore dello spogliatoio, dando anche la dimostrazione, con le sue grandi capacità tattiche, di sopperire alla mancanza del centravanti svedese. Oltre alla fluidità del sistema di gioco e all’imprevedibilità in fase di possesso, la mano di Pioli si è vista chiaramente nella fase di non possesso. Il Milan, dopo il lockdown, è riuscito a trovare un equilibrio invidiabile: i rossoneri sanno effettuare il pressing ultra offensivo andando a sagomarsi uomo su uomo nel primo terzo di campo, impedendo una buona costruzione dal basso da parte degli avversari; ma una volta superata la linea di pressing da parte degli avversari, i rossoneri sanno anche chiudere gli spazi abbassando il baricentro, tenendo due linee da quattro strette corte impedendo, così, imbucate centrali agli avversari, invitandoli a giocare sull’esterno. I rossoneri, oltretutto, sono anche molto rapidi, specie con Saleemakers a ridurre tempo e spazio al portatore di palla, partendo anche da posizione stretta: questa rapidità nel dare pressione ai portatori di palla nella propria metà campo, anche con i due centrocampisti centrali – ed in particolare con Kessie e Bennacer – non consente agli avversari di avere tempo e spazio di giocata, ma soprattutto non consente di giocare in avanti facilmente, rendendo ostile la fase di possesso sulla trequarti per gli avversari. Tutti pensano che la vera forza del Milan sia Zlatan Ibrahimovic: questo lo si può dire in fase offensiva, soprattutto quando gli uomini di Pioli sono costretti a verticalizzare in seguito al pressing ultra offensivo degli avversari; lo svedese, infatti, riesce a fare salire la squadra come solo lui sa fare, anche in situazione di difficoltà, ma per vincere numerose partite di fila la fase di non possesso è determinante e il Milan ha dimostrato di saper difendere in ogni zona del campo, ed anche se gli avversari riescono ad avvicinarsi all’area di rigore, la presenza di due centrali difensivi forti nel gioco aereo come Kjaer e Romagnoli, unita all”affidabilità di Donnarumma tra i pali, rendono i rossoneri una squadra davvero difficile da perforare. Nella partita di Domenica scorsa i rossoneri hanno avuto un’alta percentuale di possesso palla:a differenza di altre gare, tuttavia, hanno dimostrato, di avere qualche problema contro una squadra dal baricentro basso, creando meno occasioni rispetto al solito, ma obiettivamente hanno anche concesso molto poco all’avversario, il quale, a parte nei minuti finali, non è mai riuscito a ripartire, perdendo velocemente il possesso palla una volta riconquistata, e qui viene fuori un altro principio dato dall’allenatore parmigiano ovvero la ri-aggressione immediata a palla persa: questo permette al Milan, specie nella trequarti avversaria, di transare positivamente, attaccando la linea difensiva avversaria velocemente. Non sarà semplice, quindi, per i Crociati, affrontare una squadra completa che sta dimostrando di saper riconoscere tutte le fasi del ciclo del gioco: sarà importante essere compatti cercando di sfruttare, nel limite del possibile gli errori degli avversari. Una partita che sembra proibitiva, ma nulla è impossibile. Forza Parma. Patrick Fava

Patrick Fava

Patrick Fava, 37 anni, di professione impiegato ed allenatore di calcio (UEFA B) come hobby, attualmente è in forza al Fiorano (Campionato di Promozione Girone C. Appassionato di match-analysis e di tattica calcistica è sempre pronto a studiare i principi di gioco dei grandi allenatori italiani ed europei, ma soprattutto è un grande tifoso del Parma

3 pensieri riguardo “TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / NON SOLO IBRA: IL MILAN E’ UNA SQUADRA COMPLETA CHE SA RICONOSCERE TUTTE LE FASI DEL CICLO DEL GIOCO

  • 12 Dicembre 2020 in 08:49
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    Come sempre ottima analisi. Molto interrssante.

  • 12 Dicembre 2020 in 08:57
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    Il Milan gioca a memoria
    Sono presenti con la,testa con.la
    concentrazione e con la voglia.
    Noi siamo presenti solo
    con la carcassa a mo’ di zombie
    Domani pallottoliere please

  • 12 Dicembre 2020 in 22:16
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    Una bella descrizione del Milan, mentre giustamente su di noi non c’è da dire niente. Ci commentiamo da soli 😀

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