GIAN CARLO CECI L’HA VISTA COSI’: “BUONA PROVA, PECCATO PER I PUNTI PERSI” – GUARDA IL VIDEO COMMENTO

GIAN CARLO CECI L’HA VISTA COSI’ – Il commento del Lunedì

Conduce Andrea Belletti

In collaborazione con il Canale YouTube COACH 6100

Regia di Franco Ricci

(Gian Carlo Ceci) – A Reggio Emilia il Parma ha ottenuto un positivo risultato che, alla vigilia, solo i più ottimisti potevano prevedere, un ampiamente, più che meritato pareggio che, per come è maturato, non solo lascia l’amaro in bocca, ma tanti, tantissimi rimpianti. Contro il Sassuolo gli ospiti hanno sfiorato quello che si poteva definire alla vigilia un miracolo e portato a casa un punto che sino al trentasettesimo del primo tempo – quando i Crociati, dopo aver molto subito, sono passati in vantaggio, sfruttando la prima incursione di Pezzella e un tempistico difficile colpo di testa di Kucka – moltissimi avrebbero sottoscritto alla grande e a caratteri cubitali, ma non l’allenatore che, in sede di presentazione, aveva detto di non firmare per un pareggio (dichiarazioni già più volte udite, abituali di chi si appresta ad affrontare una gara sulla carta proibitiva e per di più in condizioni d’assoluta emergenza) e considerate come sono andate le cose sul campo reggiano bisogna dire che per pochissimo non ha azzeccato il risultato. La vittoria è sfumata a fine partita, addirittura a tempo di recupero già scaduto, per un inutile, scoordinato e certamente ingenuo, intervento in area di un forse poco lucido e affaticato, Busi (elemento iper-criticato che marcatore certo non è, anche se viene schierato in difesa) indiscutibilmente falloso su un non pericoloso avversario che, spalle alla porta, stava uscendo dall’area: intervento sconsiderato e rigore per i locali che hanno così pareggiato. Però, si deve dare merito e dire bravo a questo Parma considerate le premesse e le condizioni della rosa che “vantava” tanti infortunati (dieci: se ci si aggiunge un portiere si poteva fare una squadra completa) e come si è presentata ed è scesa in campo la formazione Crociata con tanti infortunati e in particolare con una difesa inventata che ha visto esordire un centrale di soli diciassette anni. Con il Sassuolo dalle grandi aspirazioni, reduce da ottime precedenti prestazioni, un pronostico positivo appariva proibitivo, quindi si può tranquillamente parlare di una piacevole sorpresa dei Crociati che hanno sfiorato un imprevedibile risultato e avrebbero meritato la vittoria, considerato come sono andate le cose in campo anche se, specie all’inizio e nel finale, si è rivisto il solito vecchio Parma stile D’Aversa tempi d’oro, al quale, però, si deve dare merito di aver studiato e ottimamente preparato la partita (evidentemente conosce bene De Zerbi che con il ritornato allenatore non ha mai vinto) con una difesa fortino, il più possibile blindata, che ha bloccato tutte le iniziative centrali degli avversari. Una disposizione che consentiva ai modenesi di far gioco solo sulle fasce e quando gli spazi si stringevano di effettuare solo cross che la difesa del Parma facilmente ha respinto e assorbito, il che ha praticamente azzerato le conclusioni pericolose del Sassuolo che, nel suo miglior periodo, ne vanta una sola (dopo dieci minuti Kyriakopoulos ha centrato la traversa con un tiro da fuori area) mentre il Parma, specie nella ripresa, ha creato alcune facili occasioni, sciupate in particolare da Gervinho e questo ha impedito agli ospiti di portare a casa un meritato risultato pieno. Peccato dunque per i preziosi punti persi dai Crociati che comunque portano a casa una buona prova e in particolare una grande iniezione di fiducia: un rialzo morale notevole che consente di sperare in un futuro migliore, anche se si deve attendere controprove a cominciare da giovedì a Roma, in Coppa Italia, con la Lazio e domenica prossima al Tardini con la Sampdoria. Gian Carlo Ceci