IL GALLO DI CASTIONE / DELLE VOLTE NON C’E’ MIRACOLO CHE SI POSSA COSTRUIRE SE ALL’EMERGENZA SI SOMMA LA SFIGA…

(Il Gallo di Castione) – Un ottimista sta in piedi fino a mezzanotte per vedere l’Anno Nuovo. Un pessimista sta in piedi fino a mezzanotte per essere sicuro che il 2020 sia passato. Anche se il dubbio è che invece del 2021 sia iniziato il 2020-bis. Un po’ come guardare le partite del Parma del nuovo-antico allenatore: vorremmo essere sicuri che sia passato il periodo nero in cui dopo un quarto d’ora era già finita la partita, invece con la Lazio per un ora ce la siamo giocata. C’è sempre qualcosa da salvare anche da una sconfitta: un tackle, un tiro, l’impegno… Si legge un libro incompleto con la convinzione che il prossimo sarà migliore. Ma dopo i due infortuni, entrambi in difesa, contro il centravanti della Nazionale e una squadra dalle forti individualità, coi nostri due terzini con scarsa disposizione a difendere, un esordiente e un giovanissimo, uno stopper alla seconda apparizione in squadra, sapevamo che era solo questione di minuti prima di soccombere. Delle volte non c’è miracolo che si possa costruire se all’emergenza si somma la sfiga. Avrei voluto vederla, la partita di domenica, almeno con i giocatori che l’hanno iniziata, con la disposizione in campo dei giocatori studiata da D’Aversa. Comunque sono un inguaribile ottimista: potranno rovinarmi una giornata, ma non la vita, ho visto segni di miglioramento nel Parma e mi aspetto una crescita della squadra e un futuro migliore in classifica, perché ora stiamo guardando 18 squadre che ci sovrastano, ma sono ancora lì a portata di vittoria quando manca ancora mezzo campionato.

Intanto ho gradito la conferenza prima della partita, dove Presidente, DS ed allenatore hanno fatto fronte comune per ritrovare unità di scopi. Coerenza non è cecità, testardaggine, limitatezza, ma consapevolezza delle proprie scelte ed accettazione delle responsabilità che ne derivano. È chiarezza di intenti e fermezza di carattere.

Il profeta, solitamente, riceve tutti i giorni, tranne il venerdì, in cui viene ucciso. Molto meno rischioso fare gli oroscopi, anche se il mio dello scorso anno (ariete ascendente acquario) che annunciava viaggi, successi e salute non ci ha mica azzeccato tanto, sarà andata meglio alla Vergine ascendente Pesci.

Ma torniamo al gioco del Pallone, che con le regole arancioni e il coprifuoco ci tiene compagnia, delle volte sin troppo. Capisco di aver guardato troppo calcio quando vedo cadere una persona per strada e invece di aiutarla aspetto la VAR.

Guardando Parma-Lazio ho avuto alcune impressioni su alcuni giocatori e sul metterli nel loro ruolo. Busi non è un terzino e non è capace di marcare. Per via delle diagonali, la sua maestra ci racconta che già faticava con le aste, poi si è messo a giocare a pallone, ma probabilmente ha fatto fogone quando si parlava di marcature a uomo e a zona, il ragazzo si impegna ma non ci arriva. Però, con la difesa a tre, libero di avanzare, sembrava un giocatore di calcio. Anche Valenti e Osorio mi hanno bene impressionato, consentendo fra l’altro al Capitano di non fare figuracce finché son rimasti in campo a proteggerlo. Sohm e Mihala devono giocare, devono crescere protetti in una squadra che abbia ben chiaro cosa fare, ad esempio nel primo tempo di domenica. Per la prima volta sono fioccati i cartellini gialli, così il Dido è contento, anche perché è segnale che il lato agonistico si è alzato, e uno se lo è aggiudicato anche Alves, dimostrando sul campo e non a parole (in italiano) “maggiore attaccamento alla maglia” rispetto ai recenti tempi passati: forse il dialogo “costruttivo” coi Boys lo ha aiutato a tornare il Capitano che vogliamo. Perché ci attendono 20 partite (21 con quella col Sassuolo) da combattere per salvare onore e categoria, e ci serve un indomito condottiero che suoni la carica per partire all’assalto.

Ora vi saluto, perché mentre scrivevo queste righe mi hanno chiamato al cellulare: Sky, due volte, per rifilarmi il nuovo pacchetto Hd sport, poi Vodafone per la nuova offerta sms e internet veloce, poi Wind, poi Enel Energia, poi il mio cugino (vedi a lato, il Gallo di Cefalù) e per ultimo Liverani, ma aveva sbagliato numero… Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

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