QUANDO DAAN DIERCKX, NEL 2019, GIOCO’ IL MONDIALITO UNDER 16 A BRESSO: I VIDEO DI COACH 6100. LA WEB RASSEGNA SULL’ESORDIO IN A DEL DIFENSORE CLASSE 2003

(Gmajo) – Una delle note più liete di Sassuolo-Parma è stato il felice esordio di Daan Dierckx, una scoperta del responsabile del Settore Giovanile Luca Piazzi che lo ha portato al Parma dopo il termine della trafila del difensore nella squadra belga del Genk. Le statistiche certificano che il ragazzo è stato il primo calciatore nato dopo il 2003 a giocare un match della serie A italiana ed il difensore più giovane ad essere partito titolare in questa stagione nei cinque maggiori campionati europei, con tanto di tweet dal presidente Kyle Krause che si è complimentato con lui per come ha giocato. Gli scout Crociati a lungo lo hanno seguito negli anni della sua formazione, ma, a riprova della importanza che hanno i tornei giovanili, il nostro amico Franco Ricci del canale YouTube Coach 6100, ci ha fatto avere i video di due partite disputate, nella Primavera del 2019 a Bresso (Milano) nel Mondialito Junior Under 16, dal Genk (contro lo Zenit il 24 Maggio 2019, contro la Cremonese il 25) nelle cui file militava il forte difensore centrale, in quella che è stata la sua prima esperienza italiana, assieme ad una sua video-presentazione. Per la cronaca il Parma Under 16, allenato illo tempore da Mister Riccardo Monguzzi, si piazzò secondo della kermesse, superato in finale solo ai calci di rigore (2-4) dal Siviglia. (Clcca qui per vedere i video integrali di tutte le gare).

Cogliamo l’occasione per pubblicare, sotto, a guisa di web-rassegna, due interessanti articoli sull’esordio di Daan Dierckx nelle file del Parma: il ritratto tracciato da Guglielmo Trupo di ParmaToday e l’intervista di Niccolò Pasta di ParmaLive al suo agente Vitor Saba.

VIDEO DAL CANALE YOUTUBE COACH 6100

FRANCO RICCI E L’ESORDIO DI DAAN DIERCKX

MONDIALITO JUNIOR UNDER 16: ZENIT-GENK (24 MAGGIO 2019)

MONDIALITO JUNIOR UNDER 16: GENK-CREMONESE (25 MAGGIO 2019)

NEL MITO DI COMPANY CRESCE DAAN DIERCKX: IL DIFENSORE PIU’ GIOVANE D’EUROPA

di Guglielmo Trupo (da ParmaToday)

Dietro a Dessena e al mostro sacro Gigi Buffon c’è la sua faccia da bravo ragazzo, rigata dai ciuffi biondi belli folti. Magari non farà la storia, ma Daan Diercxk ha già accumulato qualche record. Gli è bastata una partita. A 17 anni e 237 giorni, è il terzo giocatore più giovane a esordire in Serie A con la maglia del Parma. Il primo 2003 a esordire in Serie A, e infine risulta essere il difensore più giovane partito titolare in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei. Altro che progetto giovani. Il Parma di Krause, costretto a giocarsi la salvezza con i cerotti, ha pescato dall’Accademy più per necessità che per altro, affidandosi ai giovanissimi.

Sarà contento KK, che dall’Iowa cinguetta la sua felicità per l’esordio del teenager, ma sarà ancora più contento Roberto D’Aversa, che nel giorno in cui ha perso due punti ha ritrovato lo spirito giusto dei suoi e la fame per combattere certe battaglie. E questo giorno sarà anche quello di Daan, ragazzone impavido, dato in pasto alla Serie A in maniera inaspettata, aggregato alla prima squadra principalmente per bisogno, poi perché ha tecnica e personalità. Eppure era rimasto senza contratto, lasciato a casa dal Genk, ‘rapito’ dal Parma, pescato dal responsabile del settore giovanile Luca Piazzi e portato a Collecchio. Dove si è notata subito la tranquillità di un calciatore che, seppur giovane, ha mostrato il temperamento necessario per convincere Roberto D’Aversa a fidarsi di lui.

Quella personalità mostrata anche al Mapei nella partita contro il Sassuolo, lo porterà lontano, a patto che mantenga l’impronta dell’educazione impartita da una famiglia di lavoratori. Industriosi, quelli delle Fiandre, come amava dire l’imperatore Commodo ai tempi dell’Impero Romano. A Leuven, cittadina delle Fiandre, si cresce in fretta. Conserva un tocco di Parma, tra l’Università e le biciclette, è raccolta e ha una storia che si respira in ogni angolo della città fiamminga. Il beghinaggoi di Lovanio è un piccolo quartiere dove un centinaio di antichi edifici ordinati si stagliano, riportando la memoria all’antichità. Mattoni rossi e pietra arenaria, tutto circondato di acqua. E’ qui che Daan è cresciuto. La disciplina, le origini di una famiglia umile e l’educazione che si riflette in campo. Lotta, governo, anticipi e contrasti vinti.

A testa alta, contro un avversario come il Sassuolo che cercava di imbucare il Parma nello stretto, cosa che è riuscita poche volte anche per merito di Dierckx, chiamato DDouble e cresciuto nel mito di Vincent Kompany, colonna dell’Anderlecht, visto da Daan con gli occhi di chi vede un mito. Da quando ha capito di nutrire una passione per il calcio, il giovanotto belga lo ha eletto a eroe, l’idolo invece e un altro difensore, Van Dijk del Liverpool. Per la sicurezza, per la personalità che mostra e per il fatto di essere un leader. Studia già da grande, Daan, che conserva ancora la sua prima maglia da calcio incorniciata nella sua stanza. Quella del Manchester United, regalatagli dal padre che poco tempo fa ha subito un intervento delicato a schiena e collo, tale da lasciarlo a casa dal lavoro. La famiglia è sulle spalle della madre la direttrice delle vendite di Makro (marchio noto di negozi al dettaglio), la prima a complimentarsi con il ragazzo nel giorno del debutto. Un giorno che Dierckx ricorderà per tutta la vita. Guglielmo Trupo (da ParmaToday)

VITOR SABA, AGENTE DI DIERCKX: “VAN DIJK IL SUO MODELLO, SCELTO IL PARMA PERCHE’…”

di Niccolò Pasta (da Parma Live)

Quella di ieri non è stata una giornata come le altre per Daan Dierckx, giovane del Parma classe 2003, che ha esordito in Serie A, da titolare, nella sfida contro il Sassuolo, conquistando il favore della critica che lo ha premiato per la prestazione contro il forte attacco dei neroverdi. E per commentare la gara del giovane belga e il suo arrivo a Parma, la redazione di ParmaLive.com ha intervistato l’uomo che ha portato a Parma il giovane Daan, il suo agente Vitor Saba.

“Daan è stato il primo 2003 nei cinque maggiori campionati europei a giocare da titolare – esordisce Saba ai nostri microfoni. – Questo è un traguardo davvero importante. Ha giocato bene, ha personalità, ha il fisico per essere già lì nonostante abbia solo 17 anni. Mi è piaciuta la sua personalità, la sua cattiveria. Ha fatto una bella partita”.

Mi racconta qualcosa in più di questo ragazzo?
“Lui viene dalla scuola del Genk, dove tanti giocatori imparano a giocare a calcio, anche i difensori. È forte tecnicamente e ha un’uscita da dietro molto buona per i passaggi tra le linee. Daan dal punto di vista generale è già bravo nell’impostazione da dietro”.

Lei sapeva che avrebbe giocato ieri?
“La cosa che mi è piaciuta di più è che lui non sapeva che sarebbe sceso in campo fino a un’ora e mezza prima della partita. L’ha presa bene, mi ha chiamato per dirmelo e poi ha spento il telefono e ha fatto alla grande. L’ho saputo anche io con lui, ma avevo una sensazione che potesse giocare, perché era stato provato anche negli allenamenti”.

E dopo la partita che le ha detto?
“Mi ha chiamato prima di sua mamma! Io gli ho detto di chiamare prima sua madre e lui invece voleva sentirmi per ringraziarmi e dirmi che era felicissimo. Io ho fatto il lavoro prima e sarò sempre con lui, ma i novanta minuti che ha fatto lì ha fatti lui da solo. Era contentissimo, era anche sollevato perché tutto fosse andato bene. Era un po’ nervoso, ma dopo i primi minuti gli è passata e si è visto”.

Mister D’Aversa cosa gli ha detto a fine partita?
“Sai, il Parma stava vincendo fino all’ultimo minuto e l’aver pareggiato è stato preso come aver perso. Questo ha un po’ tolto la goduria del momento di Daan e magari qualcuno che poteva andare da lui a fargli i complimenti non l’ha fatto nell’immediato. In tanti gli hanno fatto le congratulazioni, ma non mi ha raccontato niente di speciale”.

Lui è arrivato a Parma poco fa: com’è nata la trattativa per portarlo in Italia?
“In realtà lui arriva a Parma prima, l’ufficialità è stata data il 19 dicembre perché avevamo problemi con la documentazione per la scuola di Daan, in Belgio. Senza quei documenti non poteva essere tesserato, e sono arrivati solo a dicembre. Lui era a Parma già da un mesetto”.

Nel post partita sono arrivati anche i complimenti del presidente Krause: avete scelto Parma anche per il progetto che vuole la società?
“Fa piacere, è stato molto bello. Noi che collaboriamo col Parma sappiamo che ora si investirà tanto sui giovani. Questo è stato uno dei motivi per cui ho voluto in prima persona portare Daan a Parma. Potevo portarlo da tante altre parti, in tante squadre che ad oggi potrebbero avere un’attrazione migliore. Abbiamo scelto il Parma perché io ho pensato fosse la squadra giusta con la nuova linea optata dalla società. Penso di aver fatto la scelta giusta”.

Qualche squadra me la può dire?
“Meglio di no (ride, ndr), che poi non gliene riesco a portare altri. A parte gli scherzi, stamattina peraltro una squadra della Top 3 in Olanda mi ha chiamato, perché in passato avevamo parlato di Daan: gli ho detto che sono stati troppo lenti”.

A fine partita ha detto che dedicava l’esordio a famiglia e amici perché “venivano dal nulla”: in che senso?
“Non va inteso letteralmente come se non avessero niente, ma era più inteso come il salto fatto. Lui giocava nell’Under 18 del Genk e ieri ha esordito in A, è stata una crescita molto veloce”.

Qual è il suo modello?
“Lui è matto di Van Dijk, lo studia molto. Una delle nostre prime conversazioni è stata proprio su Van Dijk, perché quando abbiamo iniziato a lavorare gli ho detto di guardare tutte le partite del Liverpool perché ha uno stile di gioco simile a Van Dijk. Ovviamente non dobbiamo fare paragoni, il ragazzo deve crescere”.

Inizialmente immagino che Daan fosse un rinforzo per la Primavera…
“Sì, era così, doveva essere un rinforzo della Primavera ma ha fatto talmente bene nei primi allenamenti che lo hanno aggregato subito. Da quando è arrivato a Parma si allena con la prima squadra, dopo una settimana in Primavera faceva da spola e dopo poco è rimasto fisso in prima squadra”.

E ora cosa dobbiamo aspettarci?
“Nulla, non dobbiamo avere aspettative. Ha fatto benissimo, ha fatto un esordio storico ma il Parma ha Bruno Alves, ha preso Benatia, ci sono tanti difensori esperti. Noi dobbiamo sperare che Daan continui a crescere e lavorare, e quando avrà un’opportunità dovrà essere pronto, perché abbiamo visto che è all’altezza”. Niccolò Pasta (da Parma Live)

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.