STASI, L’OCCHIO DEL REGISTA, di Luca Tegoni
(Luca Tegoni) – La strategia narrativa televisiva di Gianfranco Funari, collocandosi a contatto con il mezzo da ripresa in modo che sembrava entrasse in casa per far parte della nostra quotidianità viene ripresa, con scarso successo, a parer mio, visto il contesto straniante di uno stadio vuoto, dal regista, in questo caso RAI, che inquadra, con altri mezzi tecnici, ben più sofisticati rispetto a quelli di trent’anni fa, i faccioni dei contendenti, Ibraimovich e Lukaku, per imporre ai telespettatori i sentimenti rigurgitanti di risentimento e disprezzo che i due esprimevano con grande fisicità, ma al contempo con impotenza per non voler venire alle mani. Lo scontro fisico e verbale tra Lukaku e Ibra è stato un momento televisivo morboso come i litigi nelle trasmissioni pomeridiane o nei vari reality shows perché posto in primo piano. Bisogna saper mantenere le distanze per non cadere nel trash, per non trasmettere uno spettacolo diverso da quello del calcio.
Durante la partita di Coppa Italia, Inter Milan, giocata ieri sera, l’occhio del regista cerca, scruta, attende attraverso gli interstizi labiali, le pieghe oculari e i lobi auricolari ed anche le pieghe della pelle che diventano rughe minacciose, una frase assassina, un’offesa insopportabile. Cerca a tutti i costi un colpevole da proporre per una punizione.
Più tardi i commentatori in studio discettavano tramite la lettura del labiale se la parola fosse monkey o donkey perché la gravità dell’offesa sarebbe stata diversa.
Nello scorso campionato durante la partita Inter Parma del girone d’andata il mezzo televisivo colse un labiale di Scozzarella che imprecava al cielo. Il moccolo venne ritenuto blasfemo e punito con una giornata di squalifica grazie alla prova televisiva da scontare nell’immediatezza della partita successiva.
“La discrezionalità di un regista televisivo che va a leggere il labiale che coglie il dito nel naso e denuncia la bestemmia è insopportabile. In campo ci sono giocatori e arbitri, non devono intervenire corpi estranei. Le televisioni sembrano la STASI.”
Il commento, pubblicato ieri sera nello spazio commenti di StadioTardini nell’ambito dell’ultimo articolo di Patrick Fava, mi è uscito istintivo e infastidito. La volontà del regista di trasmettere quel determinato gesto comporta la presenza non dichiarata e ingombrante di un altro giudice. Un giudice che decide chi inquadrare e quindi chi punire, come qualcuno che ascolti “Le vite degli altri”.
In questi casi non si tratta di fare scelte disciplinari sulla base di interventi di gioco, che per forza di cose devono essere ripresi e trasmessi, bensì su immagini rubate all’intimità del pensiero o dell’espressione. Se la bestemmia è un atto punibile con un espulsione deve essere l’arbitro in campo a deciderlo e non un regista televisivo.
La scelta di un regista televisivo, che inquadra il tale e non il talaltro, ovvero sceglie chi può bestemmiare e chi non può, incide in modo determinante sulle forze che una squadra può schierare nella partita successiva. La discrezionalità della televisione non può determinare l’andamento di una partita o addirittura di un campionato. Luca Tegoni
Vabbè, in uno stadio vuoto la rissa Ibra-Lukaka era l’unico motivo di interesse 😀
Premetto che non ho fatto in tempo a fare uno screenshot, ma poco fa TMW nella sezione dedicata alla nostra squadra era comparso un articolo della stessa redazione che raccontava di problemi di vedute contrastanti sul mercato tra le varie componenti societarie. L’articolo è stato subito rimosso, ma da come scrivevano si percepiva come mister, DS e forse anche il presidente stesso non abbiano un’idea condivisa su chi sarebbe meglio prendere.
Penso sia sicuramente la politica del Presidente quella di acquistare giovani, coadiuvato da Carli, secondo me c’è un gran casino, con D’aversa che vuole gente pronta, e questi che vanno per la loro strada, non vedo niente di buono.
Ma non pensavo di prendere un regista in mezzo al campo??
Bravo Simone anche io sono perplesso perchè ceduto Scozzarella la priorità era ed è un regista con i piedi buoni ma soprattutto pronto! Su questo tema non capisco la società, ma soprattutto i tempi poichè ogni partita è come un’ultima spiaggia e occorre raschiare il barile e portare punti.
Intanto oggi è arrivato Man che va a coprire il buco lasciato da Kulusevski nel ruolo. Sul regista concordo che ci vorrebbe un giocatore di livello alto (che sulla carta doveva essere Cyprien) però c’è anche il tema liste per cui se non esce qualcuno poi si fa fatica ad inserire giocatori over. Personalmente mi piacerebbe provare ad impostare Brunetta come regista, fossimo in estate sarebbe un esperimento interessante, farlo oggi è rischioso ma penso che D’Aversa abbia le capacità per far crescere il ragazzo.
Sempre e solo forza Parma
” impostare Brunetta come regista,” …bravo LG ….. penso uguale
Giovinco