CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / MERCATO PARMA KYLE STYLE
(Gianni Barone) – Il Parma, dalla sessione invernale di mercato, dovrebbe uscire obiettivamente rafforzato – almeno in assoluto, poi se si considerano le altre competitor per l’obiettivo ci si può ragionare su – anche se qualcuno, alle nostre latitudini, ha avuto l’ardire di storcere il naso perché quelli che sono arrivati non sono proprio ciò che si aspettavano. Graziano Pellè, ad esempio, che nella sua carriera ha fatto meglio all’estero che non in Italia, a Parma non aveva lasciato un gran ricordo, eppure si tratta di una prima punta con fiuto del goal dotato di discreta intelligenza tattica e di grande prestanza fisica-atletica: una sorta di Luca Toni de noantri che, in due anni di Premier con la maglia del Southampton, è sempre andato in doppia cifra e che in Olanda ha vinto un campionato con l’ AZ Alkmaar, e nelle due stagioni al Feyenoord ha segnato la bellezza di 50 reti: bottino veramente ragguardevole. Chi voleva vedere in Crociata Scamacca o Cutrone sarà prevenuto, ma entrambi non hanno mai segnato tanto quanto Pellè, attaccante dal pédigrée internazionale alla Kyle Style (età a parte, ma qui gioca anche l’esigenza di avere in organico non solo figliuoli di prospettiva, ma uomini già pronti per la dura lotta per la sopravvivenza di cui il tycoon americano, ipermetrope nelle vedute a lunga gittata, non sembrerebbe, secondo diversi tifosi da tastiera, tener in debito conto). Poi, ecco l’arrivo dell’altra prima punta, il giovanissimo olandese Zirkzee per consentire una certa
varietà di scelte da parte del tecnico D’Aversa il quale, non più di ventiquattr’ore prima aveva lamentato, a mezzo stampa, l’esiguo numero di attaccanti centrali a propria disposizione: si è così passati dal solo attaccante (Cornelius, dalle polveri costantemente bagnate) a quota 4 centravanti o punte (compreso l’imminente ritorno a disposizione del desaparecido Roberto Inglese, sul quale troppo a lungo han latitato info ufficiali a proposito delle reiterate mancate convocazioni a seguito di quella pel grave lutto famigliare che lo aveva colpito) che potevano addirittura diventare 5 se si fosse concretizzato il ventilato acquisto del giovane Bonazzoli, come ventilato nell’ultimo giorno di mercato e come confermato dallo stesso
DS Carli poi intervistato da Sportitalia, il quale ha parlato apertamente dell’idea di acquistare anche il giovane attaccante del Torino, poi tramontata proprio per le evidenti ragioni numeriche. Marcello Carli tra il serio e il faceto (dalla faccia mi sembrava più il primo, anche se poi mi dicono che a 12 Tv Parma lui stesso abbia arriso al secondo) ha candidamente ammesso di non aver, finora, meritato la fiducia del presidente, visti i risultati del girone d’andata. Su questo si potrebbe anche discutere e accettare la franchezza e riconoscergli rispetto per l’onestà intellettuale dimostrata, pur indulgendo un po’ troppo a fare il parafulmine attirando su di sé le saette di molti tifosi/stakeholders superficiali e poco avvezzi a prendersela coi datori di lavoro, di cui, il nostro segue, in modo aziendalmente corretto, le indicazioni, pur cercando, con educazione e modi non sgarbati, di proporre qualche suggerimento. Mi raccontano, ad esempio, che in alcuni incontri con individualità qualificate della tifoseria organizzata, svoltisi in momenti particolarmente caldi della stagione, egli avesse non taciuta la sua difficoltà nel far comprendere alla proprietà stranger l’impellenza di
innesti utili alla bisogna di salvarsi, ergo quegli elementi pronti all’uso di cui parla ripetutamente anche lo stesso allenatore, che molti, anche tra i frequentatori del nostro spazio commenti, assai superficialmente, ritengono ostile nei confronti del dirigente. Ora, comunque, si spera che la situazione migliori e che i nuovi innesti – un mix di esperienza e gioventù, che stamani la Gazzetta dello Sport ha premiato con un 7 in classifica, lontano parente della netta insufficienza dopo la sessione estiva (quando in effetti erano state prese solo acerbe primizie e non frutta già matura, anche se nel giudizio della Rosea il colpo sarebbe Dennis Man, anni 22, prelevato dallo Steaua Bucarest) – riescano a colmare quelle lacune che sono emerse in maniera molto evidente in questa tribolata prima parte di stagione. Adesso la rosa, quantitativamente, è ricchissima: 6 difensori centrali più due giovani, 5 difensori laterali, 8 centrocampisti, 6 attaccanti esterni e 4 centravanti appunto. È arrivato in difesa Bani mentre molti avrebbero voluto che arrivasse anche Rugani acquistato poi dal concorrente alla salvezza Cagliari e non ritenuto da me il profilo ideale proprio per la sua scarsa grinta. Invece nessun volto nuovo a centrocampo dove i tifosi – in primis il nostro Morosky, che prosegue il suo personale sciopero e silenzio stampa, ma che speriamo presto torni a ciclostilarci appassionati dispacci pregni di amore per il Parma –
avrebbero voluto qualche innesto, dopo la partenza, non surrogata di Matteo Scozzarella: evidentemente la società, prima ancora che il tecnico, crede ancora nei fedelissimi della scorsa stagione e spera nell’inserimento graduale ed efficace, ma in tempo per la bisogna, di coloro che sono giunti in estate come Sohm e Cyprien. È difficile stabilire se con questa squadra si riuscirà ad invertire la tendenza, per trovare, finalmente, quelle soluzioni tattiche offensive che finora sono mancate. Non sappiamo di preciso se i nuovi arrivi siano ciò che D’Aversa, in effetti, si aspettava, ma ormai è tempo di ragionare su quello che occorre fare per recuperare fiducia e autostima al fine di lottare con grinta e determinazione su ogni pallone, come dichiarato dallo stesso tecnico nel dopo partita di Napoli. La stagione degli alibi è finita per sempre e gli sforzi della società (i movimenti complessivi in entrata, documentati dal sito specializzato Transfermarkt relativi alle ultime due sessioni – talmente qualificato da essere fonte persino per la pubblica accusa nel procedimento penale a seguito del fallimento del Parma F.C. – sarebbero addirittura 76, numeri da far invidia a quelli dello specialista della pesca a strascico Pietro Leonardi, con il Parma Calcio 1913 al non posto assoluto nel continente e sul podio in Italia, terzo dopo Juventus, 3^, ed Inter, 7^, con investiti ben 95,79 milioni di euro ed entrate solo per 4,30) dovranno essere accompagnati dal desiderio di ottenere un pronto riscatto dopo le ultime opache prestazioni, senza scuse, alibi, personalismi. Gianni Barone
Tuttosport: “7 a Parma e Milan, le migliori del mercato”
Forza Parma
Diventa difficile mediare quando un Presidente ha delle idee che vuole perseguire ad ogni costo, Carli non penso sia uno sprovveduto è da anni nel mondo del calcio tra A e B, e sa benissimo cosa occorre per salvarsi, investimenti ne sono stati fatti anche ingenti che siano buoni o no a questo punto testa bassa e pedalare tutti nella stessa direzione.
sembra anche a me che in questa societa’, ognuno remi per conto proprio. Il Presidente batte la propria strada, D’Aversa rilascia una dichiarazione che avrebbe dovuto portare all’esonero immediato e il D.S. che palesemente non prende decisioni di alcun tipo e col cilicio si percuote la schiena ( ma non si dimette).
In tutto questo, alcuni calciatori ( leggi kurtic) giocano in modo da costringere (inutilmente) la societa’ a cederli, altri marcano visita e il piu’ costoso di tutti sparisce dai radar (problemi personali sicuramente seri e gravi ma che dubito gli impediscano di continuare da due anni a prendere lo stipendio altissimo senza mai giocare e dopo aver chiesto la cessione – cosi dicevano i giornali almeno- ).
Game over..il ciclo dei “vecchi” fedelissimi di D’Aversa è finito e quello dei nuovi chissà mai quando inizierà….se il DS riteneva che la linea green non era da condividere doveva convincere il suo principe e non scusarsi di aver comprato un mazzo di di schiappe in estate, di aver scelto un allenatore scarso e di averlo difeso sino a pregiudicare ogni possibilità di salvezza…..ora da avvocato d’ufficio si appella alla clemenza della corte …dei tifosi…….ma mi faccia il piacereee….
A Bologna i tifosi sono tutti incazzatissimi perché il Presidente non caccia i soldi e non hanno neanche un centravanti, forse dovremmo fare cambio così sentiremmo il mister lamentarsi per qualcosa di reale
Magari Pelle’ fa un gol di la Victoria di Parma …come ha fatto Gilardino anni anni fa e Parma prende tre punti …
Forza Crociati
Imparare dai tifosi del Marsiglia.
Certo che senza regista è davvero dura. Non abbiamo un giocatore che sia lontalmente vicino a quel ruolo come intelligenza ed interpretazione tattica.
Ma Pellé Carli si è dimenticato di fargli avere un biglietto aereo?O ha sbagliato anno e l’ha tesserato per la prossima serie B pensando a uno squadrone in stile Monza?
Mi sa che il regime dei rigoristi e dello stareincasismo duro e puro anti stadi e sport ha le ore contate…
Ancora qualche mese e la movida riprenderà i suoi diritti.
Ma va’!!! Non ci sono dubbi in proposito quando saremo tutti vaccinati.
Quando i rigoristi ci faranno tornare all’Ennio (con sedute distanziate di 1 metro e plexigass tra una e l’altra) verosimilmente tra due anni quindi si spera in serie A dopo l’anno di B, per accedere ai tornelli sarà obbligatorio passaporto vaccinale, esame di feci e orine, misurazione della temperatura e certificato di buona salute. La bella notizia è che il vecchio davanti a me che sfumazza il cigallo, scaracchia e sputa per 100 minuti non avrà accesso a meno che non porti esami falsi.
Dovrebbe far ridere? Hai proprio tempo da perdere
Luca il regista lo cercavano già Minotti, Galassi e il Presidente coltivatore diretto senza successo, poi Faggiano, poi il numero uno di tutti Carli. A questo punto mi viene da dire che il regista basso sia una figura mitica, una chimera a cui non conviene pensare più. La cosa strana è che le altre Verona in testa ce l’hanno…Mah..misteri della vita.
Per quel ruolo, il Mister, nell’intervista prepartita di Sabato ha fatto il nome di Cyprien, che dopo la lunga inattività per il Covid, si stava allenando seriamente, lo aveva visto in grande crescita, e stava valutando la possibilità di farlo giocare dal primo minuto. Aggiungendo che quella di Cyprien era una figura che era stata presa già in seria considerazione anche con Faggiano per quel ruolo. Quindi abbiate fede, di Cyprien siamo noi tifosi che non abbiamo capito le grandi potenzialità e sono sicuro che per il prossimo campionato di B, se sarà ancora con noi sarà al top.
Cyprien ce lo invidiano tutti. Anche Guardiola lo vorrebbe al City per alternarlo con “Debruign”. Penso anch’io che in B o ancora meglio in C sarebbe un gran colpo. Si sa che il Covid è una brutta bestia anche Ronaldo e Ibra (che hanno il doppio degli anni del francese) stanno infatti ancora giocando male causa precedente infezione (per dirla alla Galli).
Inanzi tutto Cyprien non sta giocando nel suo ruolo, ma sia Liverani che D’Aversa lo stanno “adattando” a fare il regista di vertice basso (quando in realtà è centrale puro di centrocampo) visto in realtà non abbiamo nessuno in quel ruolo.
Lo stesso Kucka giocando fuori ruolo non è il massimo
serie BKT , krause tanner, ah mi sembrava ,lovisa stiamo arrivando ,prepara il burrai