PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / GRAN PRIMO TEMPO, MA SEGUITO DA UNA RIPRESA SULLE GAMBE E CON PAURA DI VINCERE
(Luca Ampollini) – Parma-Udinese era stata definita la partita decisiva per tentare una difficilissima risalita e, per 60 minuti, si è vista la squadra che sempre avremmo voluto ammirare in questo difficilissimo campionato: approccio giusto, grande determinazione, attenzione e lucidità in entrambi le fasi e un doppio vantaggio consequenziale e legittimo. Sono riaffiorati, poi, gli abituali annosi problemi che attanagliano i Crociati che, in 30 minuti, gettano al vento una vittoria che sarebbe stata importante quanto meritata. D’Aversa decide di cambiare: lascia fuori Gervinho e Kurtic e lancia Mihaila in avanti, con Hernani mezzala sinistra e Brugman e Kucka a completare il centrocampo. Il primo tempo, come detto, è perfetto: squadra corta, compatta, organizzata, attenta a ripartire e lucida sulle iniziative offensive avversarie. Cornelius lotta come un leone, finalmente difende palla come nei giorni migliori, riesce a far salire la squadra e suggella il match col suo primo gol in campionato. Mihaila, finché la condizione fisica lo sorregge, gioca un gran primo tempo: sul centro sinistra è una furia, guadagna un penalty e, in collaborazione con Hernani e Pezzella, da quella parte crea problemi in successione per l’Udinese. Ma è tutto il Parma a girare: Karamoh convince a destra; a centrocampo, in fase di possesso, spesso Hernani si allarga sulla sinistra, lasciando sguarnita la sua originaria zona di competenza, permettendo a De Paul, suo alter ego in quella porzione di campo, spesso di ripartire senza un’adeguata opposizione.
Nel primo tempo, solo nel primo tempo, la squadra non ne risente e va al riposo forte del doppio vantaggio e un po’di rabbia giustificata nei confronti dell’arbitro Irrati, davvero scadente, reo di non aver ravvisato due falli da rigore nell’area friulana, oltre ad un’assurda gestione di cartellini gialli, esibiti a random ai giocatori Crociati.
Nella ripresa, purtroppo, riemergono tutti i limiti della squadra gialloblù: i ritmi calano vistosamente e con essi la lucidità, a conferma di una condizione fisica sempre terribilmente precaria con la conseguenza che ritornano paure e insicurezze. Arrivano in successione il 2-1 di Okaka, con Sepe e la linea difensiva incerti sul da farsi e il 2-2 di Nuytinck, subito, per l’ennesima volta, da un calcio piazzato letto male dalla retroguardia ducale. Il calo dei gialloblù, nel secondo tempo, coincide con l’ascesa di De Paul, controllato con troppa superficialità da un Parma stanco e poco lucido. L’orgogliosa reazione finale si traduce con una grande occasione capitata sui piedi di Gagliolo che, sottomisura, mette fuori un pallone davvero invitante. Sarebbe stato un gol che avrebbe cambiato la valutazione generale del match e, soprattutto, regalato 3 punti pesantissimi per continuare a sperare. La giornata odierna, invece, si chiude con una nuova delusione: l’aspetto positivo è la reazione di una squadra apparsa finalmente viva dopo un periodo terribile, ma la salvezza, e questo è l’aspetto più negativo, è sempre lontanissima. Luca Ampollini
Paura o non paura purtroppo D’aversa ha perso il tocco magico
a ghere vo cal zugheve a balo’ clere csi gram csi gram mo csi gram che al so lenedor putost che ferol zugher al mandeve a let con so moiere.
am piesa col spasi chi di barzlèti d’ampole’ ve
Sei con l’acqua alla gola, ti giochi tutto in una gara. è ovvio che sei più portato a commettere errori banali.
Un certo Mihaijlovic pochi giorni fa dopo aver quasi passeggiato contro i nostri, dice ” in serie A contano i dettagli..” attenzione ! Non mi pare che abbiamo capito bene…perché non sono stati prontamente sostituiti chi era in debito?
Poi numero 2, perché sempre sostituzioni a difendere e abbassarci ?(antico vizio)
Eppoi Number three…perché mi chiedo, De Paul unico in campo nel secondo tempo che fa quello che vuole? forse una marcatura dedicata e ..FORTE magari faceva effetto…
Se sono i dettagli a salvarci qui e oggi mica tanto li abbiamo perseguiti…oggi passava una certa serie ..A !
Caro Ampollini,quando inizierà a capire che la mazzata finale per il parma è stata il ritorno di d’aversa forse saremo in C. Anche oggi grandi cambi del mago di stoccarda, speriamo che a fine anno lo chiami la juve che almeno ce ne liberiamo un anno prima…