TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / CON QUESTA ROSA IL 3-4-3 POTREBBE ESSERE LA SOLUZIONE MIGLIORE PER OVVIARE AI PROBLEMI DIFENSIVI NON DISDEGNANDO LA FASE OFFENSIVA
(Patrick Fava) – Dopo la sconfitta di Verona, il Parma, domani per il lunch match, torna al Tardini per affrontare l’Udinese di Mister Luca Gotti, un ex in quanto ricopriva il ruolo di allenatore in seconda a fianco di mister Roberto Donadoni. Per la squadra Crociata ormai sono tutte finali: da qui alla fine i tre punti sono di vitale importanza, in una stagione nella quale i gialloblù hanno raccolto soltanto due affermazioni contro Verona in casa e Genoa fuori. I friulani, dopo un periodo positivo, sono reduci dalla sconfitta dell’Olimpico con la Roma di Fonseca, un 3-0 netto che non ha lasciato scampo. I bianconeri si caratterizzano per una buona fase di non possesso, sono una squadra molto fisica, con il baricentro basso, abili nel gioco aereo e nella copertura dell’area di rigore. Il sistema di gioco è l’1-3-5-2 in fase di possesso che, in fase di non possesso, si trasforma in più ermetico 1-5-3-2 con i due esterni Stryger Larsen e Zeegalar che si posizionano sulla stessa linea dei tre difensori centrali formando una linea di 5 difensori che permette una buona occupazione del capo in ampiezza. La squadra di Gotti predilige fare giocare gli avversari arenandosi nella propria metà campo, lavorando sulle traiettorie di passaggio, cercando di schermare le giocate centrali, con il blocco 5+3 molto compresso, stando molto attenti nel non concedere spazi invitanti tra le linee per gli avversari. Con questo tipo di principi in fase di non possesso, i friulani ci fanno capire che amano attaccare in spazi ampi, invitando la linea difensiva avversaria a salire, per poi attaccare gli spazi, che si vengono a creare nella metà campo avversaria con giocatori abili nelle transizioni positive, ed in particolare con le mezzali De Paul e Pereyra, gli esterni Stryger Larsen e Zeegalar e con la punta Pussetto, quest’ultimo molto temibile quando ha molto campo davanti a sé. Sarà interessante capire con quale disposizione il Parma di D’Aversa si vorrà contrapporre: è chiaro che dopo 4 ko consecutivi l’allenatore deve cambiare qualcosa. Io continuo a sostenere che per riuscire ad avere qualche speranza di salvezza occorra trovare una soluzione per rendere più solido il reparto difensivo: i Crociati hanno in rosa 7 centrali: Bani, Bruno Alves, Osorio, Gagliolo, Iacoponi e Valenti ai quali si aggiunge anche il giovane Dierckx; ritengo, quindi, che la difesa con i 3 centrali sia più opportuna per la rosa a disposizione, oltre che per l’attuale momento in cui c’è bisogno di maggiore solidità. In rosa non c’è una grande abbondanza di “quinti” o tutta-fascia, ma è altrettanto vero che Busi e Pezzella si trovino più a proprio agio a 5 che non a 4, in quanto più abili in fase di proposizione piuttosto che a difendere. Conti, all’Atalanta, nella prima stagione di Gasperini nel 2015/2016, segnò 9 gol da quinto di destra, dando dimostrazione di essere abile nella confidenza con il gol nella chiusura delle azioni sul secondo palo: poi una serie di infortuni lo ha reso meno sicuro nei suoi mezzi, ma rimane il fatto che anche lui da il meglio di sé in una difesa a 5. Grassi, poi, ha già dimostrato di poter cimentarsi bene in quella posizione, mentre credo che se Karamoh vorrà giocare ancora a questi livelli dovrà cercare di arretrare la propria posizione, vista la sua poca confidenza con il gol: il giovane gialloblù in quella posizione potrebbe, invece, sfoderare le sue capacità fisiche e di velocità che, partendo da una posizione più avanzata, non gli verrebbero consentite. Un esperimento che ancora non è stato attuato e che credo possa essere l’unica arma che possa consentirgli di continuare ad avere un futuro roseo in questa categoria. E aggiungo pure che dovrebbe imparare a sacrificarsi in fase di non possesso. La mancanza di un vero regista, a parte Brugman, ci porta a dire che il centrocampo a 3 non sia forse la soluzione migliore, considerando anche che nel reparto avanzato sono stati presi giocatori con determinate caratteristiche. L’attacco del Parma composto da tre centravanti puri come Inglese, Cornelius e Pellè e senza una vera seconda punta – l’unico che potrebbe adattarsi è Gervinho – ci porta a dire che la disposizione di un attaccante centrale con due giocatori a supporto che possono essere larghi o stretti in base alle caratteristiche della prima punta, sia la soluzione migliore, ed eccoci arrivare alla conclusione che l’1-3-4-2-1/1-3-4-3 possa essere la soluzione migliore per cercare di ovviare ai problemi difensivi, non disdegnando comunque la fase offensiva rimanendo con i 3 attaccanti puri, più i due esterni di centrocampo pronti a sostenere l’azione. Non è un caso che la miglior prestazione offerta quest’anno sia stata al Mapei Stadium col Sassuolo e proprio in quell’occasione il Parma si schierò con l ‘1-3-4-2-1, soluzione offensiva adottata anche contro Lazio e Sampdoria e che ha portato benefici nella produzione di palle gol, anche se non sfruttate dagli attaccanti. D’Aversa, secondo me, aveva trovato le soluzioni giuste per curare i mali di questo Parma, ma la partita col Bologna ha indotto il tecnico a fare marcia indietro, tornando ad un 1-4-3-3 che contro l’Hellas ha prodotto poco. Quale soluzione adotterà domani? Lo scopriremo, convinti che il Mister sia l’unica persona in grado di poter fare le scelte migliori a patto che anche lui sia convinto al 100% di riuscire a raggiungere una salvezza che per il momento sembra pura utopia. Forza Mister, Forza Parma! Patrick Fava
È in arrivo fino a fine stagione
MARCO VERONESE
Si aspetta solo l,’ennesima prova vigliacca del Parma e l’arrivò a Parma di Krsuse per fare quello che va fatto e che da tempo scrivo, usare il LANCIAFIAMME
Si continua a parlare di tattica con una squadra che ormai è stanca, rassegnata e menefreghista. Sinceramente, io non ci credo più.
Ma sai che non si era capito?… Secondo me con questa tiritera hai fiaccato anche i tuoi amici. Cosa vai avanti a fare che ormai anche i sassi della Parma sanno che Luca si è dato per vinto?