PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / RITROVATI CARATTERE, IDENTITA’ E GOL, MA L’ENNESIMA BOTTA SUBITA E’ PESANTE…
(Luca Ampollini) – Incredibile! Come si può esordire con questo commento se non così, considerato l’epilogo di Fiorentina-Parma? Una partita che ha concentrato tutto quello che stiamo assistendo in questo anno disgraziato: le abituali incredibili ingenuità difensive, carattere, l’illusione e la solita botta finale che rigetta la squadra nello sconforto. E’ sembrata, per certi versi, un po’ la partita di Reggio Emilia col Sassuolo, per altri, invece, un po’ la sfida in casa col Bologna. La partita di Reggio per una vittoria già in tasca, sfumata negli ultimi secondi; la partita al Tardini col Bologna per un primo tempo chiuso in svantaggio, nel quale, oggi come allora, l’avversario è andato al riposo quasi nemmeno accorgersi del vantaggio acquisito, con il minimo sforzo, solo per macroscopiche amnesie difensive dei nostri. A differenza della gara coi felsinei, pero, si è visto un carattere in quel frangente assente, che ha portato la squadra a ribaltare un risultato difficile, sebbene nemmeno questo sia bastato per portare a casa il match. Si è giocato 2 giorni e mezzo dopo la gara con l’Inter, le scelte di D’Aversa sono obbligate: recuperare pienamente chi ha giocato in quella sfida non è semplice, tornano perciò Gervinho, Laurini, Iacoponi e Pezzella dall’inizio e l’approccio al match è positivo: il Parma tiene il campo senza problemi, manca, ma non è una novità, la punta centrale e si cerca sistematicamente la giocata verticale dietro la linea difensiva avversaria per Karamoh e Gervinho. La squadra non soffre, o meglio latita, come sempre, sulle palle inattive. In occasione del primo gol, prima Brugman, molto ingenuamente, non si mette davanti a Borja Valero, sulla battuta della punizione da cui nasce l’angolo sul quale Pezzella si dimentica di Martinez Quarta, nella seconda rete, arrivata dopo il parziale pareggio di Kucka su rigore, Sepe smanaccia come peggio non potrebbe (siamo sicuri che Colombi adesso farebbe peggio di lui?) un pallone scaraventato in gol da Milenkovic.
Nel 2° tempo D’Aversa si affida a Brunetta, Man e Inglese nel finale: la squadra, senza frenesia, ma con razionalità, ribalta il match, con carattere e voglia e si porta sul 2-3 con un’ azione strepitosa, orchestrata da Man, Inglese e conclusa da Mihaila, prima del patatrac finale con l’ennesimo gol che la squadra si fa da sola. E siamo qui, perciò, a commentare l’ennesima delusione: una prestazione, come sovente accade negli ultimi tempi, positiva e incoraggiante e un risultato che come sempre amareggia.
Personalmente non sono troppo preoccupato per i punti persi oggi, ma per gli strascichi che questa nuova delusione possano provocare. In quanti abbiamo detto che se a Reggio col Sassuolo si fosse vinto e non subito il rigore causato da Busi al 95’ adesso probabilmente saremmo fuori dalla melma della zona retrocessione? Credo in tanti. Proviamo ad andare avanti, quindi, con le certezze attuali, un miraggio fino a non troppo tempo fa: carattere, identità ritrovata e facilità nell’andate a rete, sperando che ci si rialzi da questa nuova botta, ma anche stavolta non sarà semplice… Luca Ampollini
Caro Ampollini,
non concordo sul discorso “scelte obbligate dopo Parma-Inter”. Gervinho andava tenuto giù, punto.
Abbiamo gente che gioca meglio adesso, non sono dei campioni, ma stanno dando quel qualcosa in più che ci serviva fin da subito. E sono giovani, mica 30enni alla frutta.
Perchè dobbiamo insistere su quelli che ormai hanno fatto intendere che se ne sbattono e che non hanno più nulla da dare?
Se siamo d’accordo su Sepe che ormai “l’ha fàt la sò campagna” lo dobbiamo essere anche su altri.
Il finale di articolo è basato su due verbi: provare e sperare. Però mi sa che invece bisognerebbe usare i verbi “programmare” e “licenziare”.
Io son tra quelli che pensano che il prossimo campionato dovrebbe cominciare già da ora, le basi andrebbero messe adesso. Ah già, ma bisogna attendere la matematica… e allora aspettiamo.
Le colpe di D’Aversa non vengono mai sottolineate da Ampollini… Direi che Man non poteva essere stanco dalla partita con l’Inter… Si poteva schierare dall’inzio. La stessa cosa forse anche per Mihaila che mi è sembrato molto in forma e riposato. Un primo tempo buttato via da D’aversa e il risultato finale quindi è colpa del capitano della nave anche stavolta!
Aggiungo anche che finalmente corriamo fino al ’90 (il terzo gol non sarebbe stato possibile con Liverani e fino a un mese fa), ma purtroppo la testa non funziona per niente.
Se non avessimo perso dei punti ora ne avremmo di più…
Le critiche mosse a Liverani si sprecavano, D’Aversa è sempre trattato con un occhio di riguardo nonostante le sue scelte moooolto discutibili che ogni partita lasciano il segno.
Ma la colpa è di Liverani.
Adesso leggo anche dello sfogo di lady Sepe. Dichiarazioni che mi fanno ridere per no piangere….Cara Acampora, hai un marito che definire scarso è poco. Hai anche il coraggio di incazzarti con i tifosi che lo criticano? Ma abbi il buon gusto di posare il telefono o il pc e se proprio senti il bisogno di andare sui social fallo per le tue stories da influencer senza fare la paladina di uno dei portieri più scarsi mai visti a Parma…e vargognot