PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / UNA VITTORIA STRAORDINARIA, MA NON SORPRENDENTE
(Luca Ampollini) – Finalmente il pomeriggio che sognavamo, la giornata perfetta, la rinascita definitiva, dopo un mese di partite positive sul piano del gioco e dell’identità, ma deludenti per il risultato. Parma-Roma, invece, certifica il buono stato di salute della squadra che riesce a coniugare una gestione perfetta del match ad un risultato esaltante. D’Aversa, che prepara la partita come meglio non potrebbe, mette in campo la formazione migliore, considerando, tra le altre, la grave assenza di Kucka, proponendo Bani e Osorio coppia centrale dietro e Pellè, fulcro offensivo con Man e Mihaila sugli esterni. L’approccio è favoloso: l’1-0 confezionato da Man e Mihaila bellissimo; il risultato sbloccato dopo soli 10 minuti non disorienta la squadra, che gestisce il match senza paure e apprensioni. Le uniche difficolta arrivano dagli esterni offensivi giallorossi, Peres e Spinazzola sui quali i due terzini Crociati, Conti e Pezzella, hanno difficoltà dovendo controllare anche gli inserimenti dei due rifinitori Pedro e El Sharaawi che agiscono a stretto contatto con Dzeko. La squadra difende, però, in modo armonico e organizzato: Bani ed Osorio non sbagliano nulla, aiutati da un Brugman sontuoso, autore a mio parere della più bella partita da quando gioca a Parma, capace di intercettare decine di palloni che gravitano dalle sue parti. E un aiuto fondamentale, in chiave difensiva, lo dà Pellè, autore di una grande prova, svettando su tanti palloni provenienti da palla inattiva. Ma l’attaccante pugliese è splendido anche a inizio secondo tempo, ad energie quasi esaurite, a recuperare un gran pallone prima di guadagnarsi il rigore da cui nasce il 2-0 siglato da Hernani. Pellè è stata una lietissima sorpresa: sebbene ancora con un minutaggio limitato, ha dimostrato personalità, ha lavorato splendidamente per la squadra, dimostrando di essere un attaccante decisamente cresciuto rispetto alla sua prima esperienza Crociata. La Roma, pur a ritmi compassati, attacca a testa bassa anche nella ripresa, ma oggi, da parte dei Crociati non ci sono paure, errori o ingenuità. La squadra è integra, competitiva e attenta per 94 minuti e porta a casa una vittoria bellissima e legittima. Unica nota stonata, a parer mio, Zirkzee: è entrato al posto di uno splendido Pellè svogliato, passeggiando per il campo senza quel carattere che era necessario per lottare nell’ultima infuocata parte di gara. E’ giovane, ma ancora acerbo, soprattutto caratterialmente, per poter imporsi in un campionato selettivo come il nostro. Man e Mihaila, invece, benissimo: oltre al gol hanno giocato con qualità e sacrificio e la gestione di D’Aversa per ambientarli al meglio al campionato italiano è stata un capolavoro; se ora giocano a questi livelli è perché hanno capito come “muoversi” adeguatamente nella serie A. Buttarli nella mischia senza un’adeguata preparazione avrebbe potuto bruciarli: ora invece stanno bene, uniscono alle oggettive capacità tecniche di cui sono in possesso, requisiti morali indispensabili per il nostro campionato. La vittoria di oggi è quindi esaltante, ma a parer mio non così sorprendente. E’ già da diverso tempo che la squadra dimostra di “stare bene”, di avere una sua reale fisionomia, ma serviva una vittoria per allontanare paure e tensioni e per avviare la tanto auspicata svolta. Il successo è arrivato, la strada è ancora lunga, ripida e tortuosa, ma dopo oggi c’è un’altra autostima rispetto al recente passato. Confermo ciò che ho detto domenica scorsa: attualmente stiamo meglio di parecchie squadre che ci precedono, quindi perché non sognare? Luca Ampollini
Ieri abbiamo finalmente coniugato testa e piedi. Si è visto che la squadra, anche quando è stata “assediata” dalla Roma, è sempre stata convinta di farcela.
Spero di non vedere più in campo Gervinho