CARMINA PARMA di Luca Savarese / LA MONTAGNA INCANTATA DI MAN CHE TRAVOLGE I CROCIATI
(Luca Savarese) – La prima mezzora aveva regalato al Parma la partita che nemmeno nei sogni più rosei: vantaggio lampo di Pezzella, possibile rigore per il Cagliari poi rettificato dal Var, doppio vantaggio firmato da Kucka: qui molte squadre, avrebbero benedetto gli istanti successivi, dopo aver fatto il segno della croce col gomito sinistro. Ma il Parma, questo Parma, adesso non è una squadra, ma una pallina, una specie di monade leibniziana senza porte né finestre, che scivola inesorabilmente verso il suo amaro destino. Pavoletti, il puntero, quello che non ha mai avuto il Parma in questo campionato, salta più un alto dell’iniziale paura che aveva attanagliato il Cagliari, quando incoccia la palla, è tutta Cagliari che si aggrappa al lungagnone livornese: ecco la medicina per gli isolani, ecco il primo segnale storto per i Crociati.
Ma la serata voleva essere ancora generosa con D’Aversa e i suoi pargoli, infatti, in avvio di ripresa ecco Man che indovina un gol tanto bello quanto prezioso. Se il suo quasi omonimo Tomas Mann, scrisse la Montagna incantata, la montagna della Sardegna Arena, sembra davvero incantata per il Parma: ma invece che usare questa bellezza per gettare le basi per l’ottenimento dei tre punti, vitali non come il pane ma come il lievito nel pane, si fa travolgere da questa montagna incantata e la, sindrome di Stoccolma, che si era già intravista qua e là in vari passi della stagione, travolge totalmente, mentalmente, fisicamente, spiritualmente i Crociati. Così il Parma quasi fiabesco d’inizio gara, da principe azzurro che bacia la regina da tre punti, diventa improvvisamente il cane dentro all’abbondanza di latte, che potendo scegliere tra due grosse tazze, non sa quale prendere e così alla fine muore. Il Cagliari, al contrario, da senza tetto del primo tempo, sdraiato malconcio in un angolo di campo, si trasforma in Aladino e sale sul suo tappeto volante: Marin trova la rete della speranza, Pereiro il gol della certezza e l’ex Cerri lo squillo che scatena l’orbita: 4 a 3, non c’è Riva anche se siamo a Casteddu, non è Italia-Germania del 70 ma Cagliari-Parma del 2021, non è la partita del secolo ma resterà, a lungo, come la partita del suicidio Crociato. Valcareggi ed i suoi prodi, di ritorno dal Messico, ricevettero i pomodori. I Crociati di ritorno dall’isola, non riceveranno certo carezze e fragole con panna. Questa partita è stata la summa di una stagione non da zona rossa, ma da codice rosso, da spaventare persino un professionista del genere come Dario Argento.
P.S.: Pavoletti, una punta, segna il primo gol, Cerri, un’altra punta, segna l’ultimo gol del Cagliari. Già le punte, le grandi assenti di questo annus horribilis per il Parma, quelle che segnano, come i predicatori che parlano e le lavandaie che lavano i panni. Quelli Crociati, sono abiti sgualciti, impauriti, da ieri sera più vicini al lavatoio della serie B che alla fontana della serie A. Luca Savarese
Il guaio che il Cagliari era totalmente allo sbando. Non credo riescano a salvarsi così. Ma giustamente D’Aversa ha pensato bene di aiutarli.