IL GALLO DI CASTIONE / ANGURIE DEPRESSE, IL PEGGIO E’ BASTATO!
(Il Gallo di Castione) – Dopo la partita di mercoledì coi Gobbi a Villa Bernarda si è scatenata una discussione enciclica per ricercare qualche certezza dopo l’ennesima disfatta, e alla fine ci siamo trovati d’accordo su alcuni concetti basilari, per i quali è inutile cercare nuove strade. La scienza ci ha dimostrato che l’universo è fatto da protoni, elettroni e neuroni, ma si sono dimenticati i minchioni, ché il corpo umano è fatto al 90% di acqua e di conseguenza noi tifosi del Parma siamo angurie depresse; il melone sta bene con il prosciutto, le pere col formaggio e le fragole con la panna. Perché a Villa Bernarda abbiamo tanta pazienza verso la squadra Crociata, ma un solo fegato a testa e saremmo intenzionati a rovinarcelo solo col vino… Perché a Castione crediamo nell’amore sopra ogni cosa: sopra al letto, il divano, il tavolo, la lavatrice in centrifuga.
Per quanto riguarda le partite, il peggio è bastato, non sappiamo cosa ci aspettiamo, ma sappiamo da chi non ci aspettiamo più niente: qualcuno ha in mente di avercela data a bere. E noi brindiamo. Tutte le volte che guardiamo una partita del Parma speriamo che non sia piena di merdità, e spesso ci illudiamo, ma finisce sempre ad minchiam, come nelle peggiori tradizioni. Quella sottile linea fra “mi trucco un po’” e Moira Orfei è quel che passa fra una “disattenzione” e le 17 partite in cui ci hanno recuperato e superato. D’Aversa, intanto che ti arrampichi sugli specchi, dacci una passata col Vetril, che la colpa sia dei sedici gol presi su calcio piazzato o la trentina di gol presi dall’area piccola non saprei dire, ma che un allenatore non sia stato capace di trovare soluzioni avrebbe fatto girare i maroni anche a San Francesco…
Più lungo di “5 minuti e sono pronta” di una donna c’è solo “resti in linea per non perdere la priorità acquisita” e D’Aversa per fare le sostituzioni quando servono. La cosa strana è che, dopo aver dominato il primo tempo e subiti recupero e sorpasso, non ci siano stati delusione e rabbia, ma quella forma di rassegnazione di fronte all’ineluttabilità del destino e alle debolezze del Parma. Ma è ora di dire basta! Ridate le palle ai giocatori del Parma! Accetto prediche, ma seleziono i pulpiti: D’Aversa è arrivato dicendo che siamo tutti sulla stessa barca, ma l’impressione è che in pochi remino e che gli altri si godano il panorama. Ci sono giocatori che con la faccia che hanno dovrebbero mangiare supposte, non solo per come giocano, ma per come si atteggiano superdivi anche in mezzo al totale disastro sportivo della stagione.
Ma tornando a una prudente e pacata analisi della partita, che se smettessimo di guardarle sarebbe un ottimo gastroprotettore, sono finite le speranze di salvezza, ma, come succede a Castione, chiusa una porta si apre una vaschetta di gelato al whisky. Ho incontrato un ragazzino, ieri, che mi ha urlato forza Juve. Poverino. Aveva tutta la vita davanti: la camicia di forza la posso avere hawaiana? Ma devo, però, sforzarmi di tornare alla dura realtà di questo campionato di calcio dissestato dal Covid, privato dei tifosi al Tardini e di allenatori in panchina, giocato per motivi economici e per dare il “circenses” al popolo che già in difficoltà economiche e privazioni sociali bisognava pur tenere buono. Ogni cosa ha il suo tempo. Bisogna solo avere la forza e la pazienza di aspettare. Bisogna pulirsi in casa, credo partendo dai tutelati Giuffredi, quel procuratore (sotto processo per una truffa fiscale) che ci ha rifilato i giocatori rotti o spompati (sei) che insieme agli altri ci hanno trascinato al disastro sportivo di quest’anno. Delle volte ristrutturare è più complicato e costoso che ricostruire, quindi prendiamola come una ripartenza, l’ennesima rinascita che il Parma è sempre riuscito a vivere fra trionfi e gioie sportive. Ma di questo avremo il tempo di parlare, bisogna guardare avanti perché il passato non torna, non si cambia, credo che andrò a sfogare la mia rabbia alle riunioni di condominio, credetemi, funziona, almeno fino a che non si accorgono che non abito lì… Il Gallo di Castione
speriamo solo che KK obblighi a non vedere in campo sepe, conti, bani, kurtic, cervigno ma i giovani in modo che i prossimi addetti ai lavori possano valutarli.
di questi tempi sarebbe già una soddisfazione
Parlano del figlio di lucescu come nuovo allenatore, con lui serie c sicura
Parlano, parlano…. vedremo che succede.
Ci sono giocatori che con la faccia che hanno dovrebbero mangiare supposte, non solo per come giocano, ma per come si atteggiano superdivi anche in mezzo al totale disastro sportivo della stagione.
Kurtic e Gervinho senza fare nomi.