IL GALLO DI CASTIONE / NON SOLO IL SOFFRITTO: ANCHE LE PARTITE DEL PARMA SONO MIGLIORI SE LE SFUMI COL VINO…

(Il Gallo di Castione) – I poeti mi hanno sempre fatto credere, fin da piccolo, che per essere felici basta l’amore; poi ho assaggiato il vino e da bambino sceglievo sempre il fiaschetto come segnaposto del Monopoli. Il cuore ha le sue ragioni e il fegato le conosce tutte. Non solo il soffritto, ma anche le partite del Parma sono migliori se le sfumi col vino, e a Castione libiamo, quindi, con opulenza, per avere ancora motivazioni a seguire le gare di un campionato finito troppo presto.

Il finale di partita ci ha fatto andare di traverso l’impepata di cozze: le parole oscene che ho sentito proferire ad ogni gol subito e ad ogni cambio “azzeccato” del mister avrebbero scandalizzato anche i portuali di Marsiglia; ora, serenamente, ci siamo pentiti, né l’allenatore, né i giocatori si meritano di essere insultati così dai tifosi: però è umano che succeda perché, cari giocatori e caro mister, la partita col Cagliari è stata condita da un susseguirsi di accadimenti irritanti che se si passasse da Collecchio si farebbe fatica a mantenere la fedina penale pulita (immagine metaforica di incazzatura sportiva, beninteso: si sa mai ci legga qualche amante del politically correct seminatore di zizzania). E abbiate il coraggio di dissentire! La dissenteria è un vostro diritto.

Incazzarsi senza dire parolacce è, peraltro, come scopare senza fare rumore: se volete vi faccio un riassunto delle colorite esclamazioni dopo il quarto gol subito (ma da Roma, poi, mi scomunicano…) e ci è successo come con la pandemia. Siam passati dall’“andrà tutto bene” al “speriamo che non vada tutto a puttane”... Io i palloncini che all’improvviso scoppiano, un po’ li capisco: da tifoso Crociato sono convinto che se un allenatore e/o un portiere entrano in una sala bigliardi il fenomeno paranormale dell’auto-deflagrazione delle biglie si compie, boccino compreso. Non dico il pudore, che è un sentimento antico, ma una pragmatica idea di aver rotto il cazzo dovreste averla. Ieri mattina mi sono svegliato incazzato e mentre intingevo con rabbia i frollini nel latte e li tenevo sotto finché non facevano più bollicine pensavo al portiere del Cagliari, un Vicario, che ha fatto la parata decisiva e al nostro, Titolare a prescindere, che le ha guardate tutte entrare senza muoversi. Ora, visto che lo fan giocare, Sepe ha tutto il diritto di guardare da vicino 4 palloni 4 che vanno in rete, e chi sostiene che doveva uscire o provare l’intervento si vede che non ha mai giocato a carambola. E poi non è giusto criticarlo così aspramente sul web perché poi a Castellamare di Stabia la signora si indigna. Sabato sera la difesa del Parma ha funzionato come la striscia “adesiva” che sta sulle confezioni dei biscotti: il nostro allenatore, durante la partita, non ci capisce più niente. I meloni hanno tutti i semi al centro: cosa non ha capito l’anguria? Prepara bene la tattica, entriamo in campo e spesso dominiamo, poi come al solito l’allenatore avversario fa due cambi e D’Aversa va in panico: non solo prende decisioni sbagliate, ma poi le difende. Eclatante l’azione del quarto gol: dopo aver stravolto la difesa ci ritroviamo con Valenti, terzino, che perde l’uomo e Busi, stopper, a marcare Cerri che la infila. Qualcosa di sbagliato ci deve essere stato… Mi piace D’Aversa perché riesce a cogliere il lato positivo della vita. Se rotolasse dalle scale direbbe: meno male che sono già giù, abbiamo dominato per 90 minuti, peccato che una partita ne duri 95… E quando ci spiega quali sono i problemi, che sono sempre gli stessi irrisolti problemi, è come se ci spiegasse che esistono i draghi. Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini già lo sanno. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi. Ma le storture del Parma non hanno soluzione, si ripetono all’infinito come un sortilegio nefasto dove le occasioni sprecate sono ormai infinite. Comunque è ora di dimenticare gli errori del passato e iniziare a fare quelli del futuro: dai, facciamo come nei film dove compare la scritta “6 mesi dopo” e tutti i problemi si sono risolti. In futuro, ricordando pandemia, clausura e crisi economica, il detto “dalla padella nelle braci” si tramuterà in “dal 2020 al 2021” ma per i tifosi del Parma più semplicemente da Liverani a D’Aversa, e in un ambito cognitivo e non contemplativo mi sento di aggiungere pimpiritettenusa, pimpiripettepà… Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

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6 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / NON SOLO IL SOFFRITTO: ANCHE LE PARTITE DEL PARMA SONO MIGLIORI SE LE SFUMI COL VINO…

  • 19 Aprile 2021 in 18:59
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    Ma il vino ti fa credere che Sepe sia come Ederson?

    • 19 Aprile 2021 in 22:40
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      No, la partita resta brutta, ma il vino che ho imbottigliato (comprato da un contadino sito fra Belluno e Treviso, zona Valdobiadene) comincia a frizzare, almeno una gioia lasciamela….

  • 20 Aprile 2021 in 00:15
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    La comicità condita di sano dramma calcistico tocca l’apice coi frollini nel latte …ma seriamente, non posso che darti ragione al molle …scusa, mille per cento.
    Cosa abbia visto il mister quando il Cagliari crossava cento volte dalla nostra sinistra..?? Conclusione, ci mettiamo Valentiiiii!! Mai giocato li…ma non ti pare sarebbe stato più logico mettere Osorio a dx (ci aveva già giocato e bene..) Valenti in mezzo e il povero Busi (e’ anke sfiga’) a sinistra ? Almeno avrebbe avuto gamba per rincorrere quei sardi invasati che buttavano palloni come massi di continuo?…magari su Cerri poi ci sarebbe stato uno un po’ più alto…

    • 20 Aprile 2021 in 09:16
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      Confusione, ci è andato in confusione, il nostro povero allenatore…..

  • 20 Aprile 2021 in 12:13
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    Visto che arrivavano di continuo cross penso si dovesse provare a marcare chi li spediva…
    come visto che non doveva correre, mettere Brunone fisso al centro area o non riesce nemmeno a fare qualche salto…???

    • 20 Aprile 2021 in 12:56
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      Tutto giusto, ma il nostro mister è andato nel pallone… a saltare con Cerri alla fine si è trovato Busi…

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