IL GALLO DI CASTIONE / QUANTE MELE CI VOGLIONO PER TOGLIERE TUTTI DI TORNO?

(Il Gallo di Castione) – Le carote migliorano la vista, ma il vino la raddoppia: mentre il poeta si bea di divini versi, io mi beo di diversi vini. A Villa Bernarda abbiamo, perciò, deciso di risparmiare sul wi-fi e di investire in vino buono, così dopo due bicchieri navighi che è un piacere.

A Castione cerchiamo la verità nel vino, e se non la troviamo è perché si è nascosta in un altra bottiglia, ma non ci scappa… Stiamo cercando di capire la crisi del Parma con la dieta del vino. Non ci abbiamo capito un cazzo, ma verso la fine della seconda bottiglia ti dimentichi della crisi. Ormai è un orgia bulimica per rasserenare le delusioni sportive, dolci, salumi, pizzette, grigliate, lasagne, un’abbuffata per tamponare i quattro gol presi da un attacco scarsissimo, dalla squadra fanalino di coda del campionato alla prima vittoria in trasferta, e se sul campo le disfatte si susseguono sempre più eclatanti sulla tavola le battaglie diventano più cruente.

Ormai pensare di insegnare ai giocatori del Parma a difendere sui calci d’angolo è accanimento terapeutico, anche Marocchi, il commentatore della partita di Sky, se ne è uscito con “un Parma che sta provando a giocare a calcio”, senza specificare se ci sarebbe riuscito finalmente o no. Poi di nuovo Busi in area, marcatore di Cerri col Cagliari e anche marcatore del goleador del Crotone sul primo gol. DirectX che viene buttato in campo per dimostrare che i giovani non devono giocare, miracolosamente abbiamo fatto fare prime reti a tutti i novizi della serie A, poi vediamo Hernani che tampona Gjgì e segna il pareggio, il Parma che gioca per salvare il risultato sul 3 a 3 e per salvare così il penultimo posto, ultimo traguardo di stagione. A fine partita Cosmi dichiara “per il Crotone è stata la partita della dignità”, per il Parma è stata, di conseguenza, la partita della vergogna. Dichiarazioni in ordine sparso del Mister Crociato: “La matematica ancora non ci condanna, problematiche di personalità di squadra, ci sono aspetti che non puoi allenare e i tifosi devono essere bravi, ci ha fin detto. Ma il falso buonismo è il lato viscido della cattiveria. Eh si, i tifosi devono essere bravi, per andare a Collecchio serve calma, sangue freddo, motosega, pala, un sacco e un alibi… All’inizio dell’era D’Aversa pensavamo che fosse un “periodo no”, poi ci siamo accorti che fosse un “no periodico”.

Mi è passata la voglia, e poi ho provato a guardare lo stesso la partita del Parma, in fondo, mi son detto, non giocheranno mica sempre a ciapanò, giocano con l’ultima in classifica, alla fine una partita la vincerà pure quel tipo in panchina, che ha visto vincere solo dalla tribuna, vero che sono scoraggianti ma… Ho tentato. Nuoce. Non so se riuscirò a continuare con la visione delle partite: molti giocatori, allenatori, massaggiatori, fisiatri, DS mi hanno leggermente contrariato. Li vedo respirare e mi incazzo, voglio sapere quante mele al giorno servono per togliere tutti di torno. Altre cinque partite sono una sofferenza che i tifosi non si meritano, ormai i giocatori sono per metà infortunati e vien da pensare (anche se non è vero) che si diano tutti malati per non giocare in questa squadra che infila brutte figure una dietro l’altra.

Oltre tutto la pandemia e la clausura forzata hanno portato a un ingrasso medio della popolazione dovuto alle troppe frequenti visite al frigor con le palestre chiuse. Le palestre, quei luoghi di espiazione che di solito cercano di riparare i danni in vista della bella stagione e dei conseguenti abiti leggeri che coprono poco ventri e culi fuori forma, per non parlare dell’ormai celeberrima prova costume, che ci vedrà in piscine e spiagge con sagome ergonomiche, ma lontano dai canoni estetici dominanti. Cominceranno le diete e i fioretti per tardivi pentimenti di stagione. La strada per dimagrire è tutta insalata: tu va dove ti porta il cuore, io ti aspetto al pub che da oggi, finalmente, riapre. Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

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6 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / QUANTE MELE CI VOGLIONO PER TOGLIERE TUTTI DI TORNO?

  • 26 Aprile 2021 in 16:28
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    Se servono mele allora ne compro un container se vuoi, ma volevo chiedere cosa centra Busi sul gol di Magallan? sul cross si avventano 3 giocatori del Parma Hernani e Kurtic e si, che cera anche Busi a saltare (era piu a destra) ma tutti hanno bucato il pallone e credo proprio non fosse lui deputato alla marcatura del centrale saltatore , ero curioso e sono andato a vedere le immagini . Povero ragazzo dargli colpe quando anche non ne ha…pero’ se posso…fa dei cross quando gli lasciano i spazi che sembrano quelli di Beckham….ridi pure…ma è vero, allora usiamolo piu avanti no? come Darmian all’Inter dove da noi giocava da terzinaccio col mister testardo, invece Conte lo impiega quasi da ala…
    Poi volevo puntualizzare, se ha messo Dierckx per far vedere che i giovani non li fa giocare perchè presunti scarsi, allora poteva benissimo senza farci soffrire molto, far giocare Valenti….mica ha 40 anni..ne ha 22…diamine ma allora lo fa apposta ?
    saluti

  • 26 Aprile 2021 in 16:33
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    Bere per dimenticare. Mi piace!

  • 26 Aprile 2021 in 21:59
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    Allora, DirectX doveva essere inserito in un contesto più consono per fargli maturare esperienza, non mandato allo sbaraglio con due terzini più abili nella spinta che non nell’interdizione, oltretutto spostando Bani a sinistra. Per quanto riguarda Bani, io avrei giocato, con in campo Busi e Pezzella, con una difesa a tre, coi due terzini di spinta meno dediti ai compiti difensivi. Delle volte ho l’impressione che lo faccia apposta per dimostrare il suo “credo calcistico” su giovani e modulo.

  • 27 Aprile 2021 in 12:03
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    Resta misteriosa, almeno per me, la cessione di Dermaku. Di testa le prendeva quasi tutte, non faceva mai cose complicate e sarebbe stato indiscutibilmente migliore di Bani, Osorio, Dierckx e Valenti.
    In prospettiva il centrale più talentuoso è Balogh.

    • 27 Aprile 2021 in 19:13
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      Io “denunciai” la strana cessione di Dermaku sin dell’inizio, un giocatore con 260 partite da professionista in Italia (di cui 21 col Parma l’anno scorso) in carriera era una sicurezza rispetto ai nuovi arrivi dall’estero senza nessuna esperienza nel calcio Italiano e per alcuni senza esperienza proprio. Poi la cessione non ha fruttato entroiti, credo che ci sia un obbligo di acquisto in caso di promozione del Lecce, nel caso ce lo ritroviamo l’anno prossimo in serie B.

  • 29 Aprile 2021 in 22:10
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    Hai ragione al mille per cento !

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