PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / BUON PARMA E SOLITE AMNESIE: DOV’E’ LA NOVITA’?
(Luca Ampollini) – Alzi la mano chi si aspettava un Parma così organizzato, volitivo, con personalità nell’approccio con la Juventus all’Allianz Stadium. La squadra di Pirlo fatica a trovare spazi, i ragazzi di D’Aversa accorciano, fanno densità in mezzo e ripartono a pieno organico con disinvoltura e una serenità inaspettata, considerando l’agghiacciante epilogo di Cagliari. Il 4-3-3 “D’Aversiano” ripresenta Gervinho con Grassi interno di destra ad avvicendare l’infortunato Kucka, Colombi sostituisce il poco presentabile Sepe degli ultimi tempi. Il buon atteggiamento iniziale, atto a fare molta densità in fase di non possesso in mezzo, chiude tutte le linee di passaggio ad una Juventus che solo da palla inattiva sembra poter pareggiare un match sbloccato da una strepitosa punizione di Brugman, autore di un primo tempo da centromediano metodista di altissimo livello. E la palla inattiva, l’ennesima palla inattiva di questo campionato su cui i Crociati non difendono bene, arriva puntuale a mettere a posto le cose per una Juventus fino a quel momento bloccata e disinnescata a dovere: calcio d’angolo da destra, Pezzella non stringe adeguatamente su De Ligt, pallone per Alex Sandro dimenticato da Man e pallone scagliato alle spalle di Colombi. Il duello tra il giovane rumeno e l’esterno bianconero è una delle chiavi del match: Laurini stringe spesso verso il centro a coprire le incursioni di Mc Kennie, Man deve ripiegare su Alex Sandro con evidenti difficoltà, lui che è decisamente più bravo ad offendere che a marcare il diretto avversario. La Juventus lo percepisce e insiste a colpire con lo stesso esterno brasiliano, autore anche della seconda rete, bravo a raccogliere un pallone in area, ma ahinoi dimenticato ancora dallo stesso Man. La partita, in pratica, diventa quasi impossibile, segnata, come sempre, dagli episodi sebbene ci sia stata, fino a quel momento, una condotta assolutamente positiva e apprezzabile. C’è spazio anche per la 3^ rete con la solita marcatura soft in area su De Ligt da parte di Pezzella e Cornelius e la gara va in archivio. E crescono i rimpianti, considerando le occasioni sprecate: un colpo di testa di Grassi salvato sulla linea, un altro di Bani appena alto, e una grande opportunità capitata a Karamoh, poco cattivo ad un passo da Buffon. Peccato, i soliti episodi determinano risultato e valutazione della prestazione, che è stata, soprattutto nel primo tempo, positiva e brillante, ma è arrivata la solita, abituale sconfitta e la serie B è alle porte, poco da dire, purtroppo è giusto così. Luca Ampollini
La novità c è eccome !!!! Sepe in panca habemus papa speriamo che sia per scelta tecnica p non perché stava male poi make de chev
Nothing to say. That’s all folks.
Partita che ha riprodotto per l’ennesima volta le caratteristiche di questo Parma: inconsistenza, mancanza di carattere e totale assenza di cattiveria.
Una squadra di carta, dematerializzata fin quasi a l’evanescenza e pertanto incapace di conquistare nulla in campo contro avversari che, indipendentemente dal livello tecnico, lottano su ogni pallone e credono in quello che fanno, e quindi in ultimo vincono le partite contro di noi.
Perderemo anche col Crotone e le restanti gare, questo gruppo arriverà meritatamente ultimo in campionato perchè è senza dubbio la peggiore squadra del campionato. In assoluto la peggiore della storia del Parma in serie A.
D’Aversa ha messo in campo il massimo che poteva ieri, per una ventina di minuti si è visto anche un buon Parma, ma non conta niente perchè le partite durano 95 minuti e la prestazione va misurata all’intero arco della partita e commisurata alla capacità di portare a casa il risultato, altrimenti sono bravi tutti.
Un commento speciale però lo voglio dedicare, ancora una volta, alla società che nella sua totale assenza in tutti questi mesi, ha pensato bene di mandare Alessandro Lucarelli in tv a dire che la Superlega non è meritocratica e che Agnelli è un pessimo uomo oltre che un pessimo dirigente.
Concordiamo tutti nel suo pensiero, ma sinceramente ritengo ridicolo che un dirigente come Lucarelli che non ha mosso un dito e non ha mai messo la faccia nella situazione patetica in cui si trova la sua squadra, si metta a pontificare facendo il “Che Guevara de noantri” in una situazione che ormai non lo riguarda più visto che il Parma non sarà più in Serie A.
Pessimo tempismo e figura ridicola, stigmatizzata dal pessimo Paratici che lo ha sbeffeggiato con un poco simpatico: “adesso parlano anche le pulci”.
Dichiarazione arrogante, in pieno stile Juve che condanno fortemente, ma condanno altrettanto la posizione di Lucarelli che avrei preferito sentire in altri momenti e in altre circostanze parlare dello stato del Parma, della sua disgraziata stagione e della totale assenza di azioni correttive apportate dalla società che anche lui rappresenta.
Ridicolo Lucarelli come ridicolo questo Parma e chi lo guida.