TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / MILAN, IL FATTORE THEO HERNANDEZ

(Patrick Fava) – Il Parma di D’Aversa affronta il Milan di Stefano Pioli al Tardini nell’anticipo delle 18 del sabato. I Crociati, per poter nutrire ancora speranze di raggiungere l’obiettivo salvezza, dovranno conquistare punti non solo negli scontri diretti, ma anche contro formazioni di alto livello e i rossoneri cadono a pennello. La squadra milanese è reduce da una stagione molto positiva e al di sopra delle attese, anche se nelle ultime apparizioni ha ottenuto risultati altalenanti, complice un calendario ricco di impegni, che fino a quindici giorni vedeva i rossoneri in lizza anche in Europa League ed ê stato anche falcidiato anche dal virus Covid-19 oltre che da una serie d’infortuni, su tutti quello di Bennacer, che ha inciso notevolmente sull’andamento degli ultimi tempi. I rossoneri danno il meglio di sé quando lasciano il pallino in mano agli avversari: infatti si sono contraddistinti per l’ottima difesa posizionale e per la grande capacità nelle transizioni offensive, con Rebic, Chalanoglu e Saalemeekers molto abili in questo frangente. Ma il Milan non si caratterizza solo per la fase di difesa posizionale bassa e per le brucianti ripartenze, ma anche per una fase offensiva varia e politematica: si può tranquillamente sostenere che la presenza di Ibrahimovic sul terreno di gioco consente ai rossoneri di risalire il campo più velocemente, con lo svedese abile nei duelli corpo a corpo e a ripulire i palloni sporchi provenienti dalle retrovie; la presenza di Ibra consente ai rossoneri di essere temibili nel gioco aereo negli ultimi 16 metri. Un giocatore molto temibile in chiave offensiva sarà Theo Hernandez: l’esterno basso rossonero è un giocatore dalle grandi capacità condizionali e la sua conduzione in velocità palla al piede ê sicuramente una delle più efficaci in Europa, in particolare quella che lo porta ad accentrarsi e successivamente ad attaccare la linea difensiva avversaria, avvalendosi anche di una giocata a muro con un compagno; il francese, poi, ha grandi capacità offensive, ma non sempre è attento in fase di non possesso, ed è proprio nella zona alle sue spalle che possono verificarsi i pericoli principali per la difesa rossonera: sarà quindi importante capire con quanti giocatori il Parma deciderà di stare sopra la linea della palla per sfruttare le rapide transizioni offensive. Le partite delle ultime giornate ci dicono che il Milan sembra fare molta fatica contro squadre che attuano un baricentro basso: i pareggi casalinghi a stento contro Udinese e Sampdoria ci fanno capire che la squadra rossonera pare avere dei limiti quando è costretta a giocare in spazi stretti e a prendere decisioni molto velocemente: la sola presenza di Ibra all’interno degli ultimi 16 metri contro squadre aventi difensori centrali abili nel gioco aereo, sembra non dare sufficienti garanzie con squadre che attuano un pressing difensivo. I Crociati, a parte nella partita casalinga con la Roma, hanno sempre avuto difficoltà nel saper resistere a lunghe fasi di difesa posizionale: bisognerà capire in fretta quale sarà il male minore. Certo è che se si dovesse optare per una difesa posizionale bassa saranno determinanti le prove dei due centrali difensivi Bani e Osorio i quali dovranno essere semplicemente perfetti come contro la Roma di Edin Dzeko. Mi aspetto, quindi, un Parma concentrato abile nel togliere profondità agli avversari in modo da fare emergere i difetti dei rossoneri, pronto a ripartire velocemente sfruttando lo spazio che può crearsi alle spalle dei due esterni bassi e in particolare alle spalle di Theo Hernandez. Sarà importante mettere a nudo gli elementi negativi dei rossoneri che, anche nel Derby perso per 0-3, ci han fatto capire come la squadra di Pioli sia vulnerabile nelle transizioni negative, con la coppia Lautaro e Lukaku che ha fatto il bello e cattivo tempo con una squadra che sembra soffrire quando costretta a dominare il gioco. Sarà la partita di Gervinho? Per le caratteristiche pensiamo di si, come prevediamo che il Parma possa dare parecchio fastidio a questo Milan. Forza Parma! Patrick Fava

Patrick Fava

Patrick Fava, 37 anni, di professione impiegato ed allenatore di calcio (UEFA B) come hobby, attualmente è in forza al Fiorano (Campionato di Promozione Girone C. Appassionato di match-analysis e di tattica calcistica è sempre pronto a studiare i principi di gioco dei grandi allenatori italiani ed europei, ma soprattutto è un grande tifoso del Parma

2 pensieri riguardo “TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / MILAN, IL FATTORE THEO HERNANDEZ

  • 10 Aprile 2021 in 00:37
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    Ancora a sperare in quel cadavere di Gervinho? Mah…

  • 10 Aprile 2021 in 14:47
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    Altro sabato da passare di m…a.
    Non se ne può più quando finisce questo strazio che anche i cani sapevano come sarebbe andata a finire

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