TUTTO PARMA E… CHIESA / IL PEGGIOR MODO DI RETROCEDERE
(Carlo Chiesa) – La partita della malinconia fra due squadre ormai destinate alla retrocessione, si è trasformata, per parte Crociata, nella partita della vergogna. Ci sono annate che possono andare storte e può capitare di retrocedere. E’ lecito ed è parte integrante del mondo dello sport. Ma c’è modo e modo di farlo e il modo in cui lo sta facendo il Parma è il peggiore possibile. Inutile versare lacrime di coccodrillo a fine partita contro il Cagliari, scimmiottando un attaccamento alla maglia, peraltro mai esternato sul campo durante tutta la stagione, se poi, solo tre giorni dopo una bruciante sconfitta che sa di beffa, scendi in campo contro l’ultima in classifica, senza la minima voglia di dimostrare che non sei la squadra più scalcinata della serie A, senza quel minimo orgoglio e quella dignità che ogni giocatore che veste una maglia che trasuda storia, come quella Crociata, dovrebbe avere. E non c’è scusa che tenga. Puoi anche essere retrocesso mentalmente dopo Cagliari, ma rimane comunque l’obbligo di onorare chi ti paga lo stipendio e i tifosi, unica categoria, costantemente fedele e presente (quest’anno, purtroppo, soltanto da casa), da rispettare, sempre e comunque, versando sul campo fino all’ultima goccia di sudore possibile. Tifosi che, al contrario, alimentano ulteriormente la loro sofferenza nel vedere una squadra che sembra fare tutto il possibile, ed anche l’impossibile, per chiudere la stagione con un umiliante ultimo posto in classifica.
È innegabile che dei 27 sin qui disputati, l’attuale sia il campionato di Serie A peggiore in assoluto della storia del Parma Calcio (sì, peggiore anche di quello sciaguratissimo del fallimento) e che i suoi sgangherati protagonisti rimarranno per parecchio tempo nella mente di tutti i tifosi, non certo alla voce “idoli indiscussi”. Tutte le volte che il Parma è retrocesso in Serie B lo ha fatto comunque a testa alta. Quest’anno no. Nel 2007/2008 i Crociati rimasero in corsa, seppur con speranze limitate, fino all’ultima giornata, nella quale la pioggia battente e fitta che cadeva sul Tardini si fondeva con le lacrime di gioia dell’Inter Campione d’Italia e con quelle di disperazione dei tifosi di un Parma spedito in Serie B senza pietà da una doppietta di Ibrahimovic. Nel 2014/15, nonostante i tormenti di un dichiarato fallimento che pesò per tutta la stagione come un macigno nella testa e nelle gambe, la squadra nelle ultime 13 giornate, seppur virtualmente retrocessa, si batté sempre al massimo, dando tutto sul campo e ottenendo anche un’incredibile vittoria contro la Juventus, futura vincitrice dello Scudetto, che gli regalò la stima e gli onori di tutta Italia.
La pessima squadra di quest’anno, invece, ha dimenticato chissà dove attributi e grinta, incapace di vincere le partite anche quando segna tre goal o va in vantaggio al 90°, oppure di non riuscire praticamente mai a difendere il risultato da una situazione di doppio vantaggio. Una squadra che continua a subire goal nella medesima maniera (di testa con cross dalle fasce o da calci da fermo) senza riuscire a porvi rimedio ed ora anche sbeffeggiata dall’ultima in classifica, dalla quale, dopo avergli regalato fra andata e ritorno 6 goal e 6 dei 18 punti raccolti sino ad ora, dovrebbe imparare la voglia e l’orgoglio messo in campo al Tardini, con il misero, ma comunque nobile, intento di allontanare anche solo per una giornata la matematica retrocessione.
“D’ora in avanti metteremo in campo solo quei ragazzi che vorranno onorare la maglia che indossano” così si è espresso D’Aversa a fine gara. Tutto facile a parole, se non fosse così difficile individuarli e metterne insieme undici da schierare. L’unica ricetta applicabile, per queste ultime cinque giornate di agonia, è quindi quella di comporre la formazione unicamente con giocatori di proprietà, vada come vada, al fine di far capire davvero al nuovo responsabile dell’Area Tecnica Javier Ribalta se meritano la riconferma e se hanno l’atteggiamento giusto per dare il loro contributo in una serie inferiore. Di sicuro chi si merita tanta comprensione è il Presidente Krause, non esente da errori dettati prevalentemente dall’inesperienza (non certo imprenditoriale, ma di settore), ma con un intatto entusiasmo anche dopo così tanto scempio da parte dei suoi dipendenti. Speriamo che, se non i risultati della squadra, almeno il progetto stadio lo tenga vincolato a Parma ancora per tanti anni, nonostante le delusioni patite, perché passione, positività e disponibilità economiche non sono poi così facili da trovare tutte insieme in una sola persona. E anche perché, ne siamo certi, prima o poi riuscirà a trasferire anche solo una piccola parte dei successi raggiunti come imprenditore alla sua squadra la quale, mai come quest’anno, di successi gliene ha regalati davvero pochi. Carlo Chiesa
Sono perfettamente d’accordo con Chiesa, Kurtic rappresenta il prototipo del giocatore mercenario senza cuore e senza anima emblema di questa maledetta annata, arrivato a Parma nel gennaio 2020, per dare qualità ad un reparto più portato alla fase difensiva, dove nel suo ruolo spesso era impiegato con tutti i limiti tecnici che aveva un certo Antonino Barillà, ma che faceva della corsa e della grinta e caparbietà nell’affrontare l’avversario, la sua arma migliore, prototipo di giocatore che una squadra dovrebbe avere sempre tra le sue fila a prescindere e magari con maggiori doti tecniche. Scappato da Ferrara alle prime avvisaglie di serie B e dopo appena un anno stesso tentativo a Parma, con fatidico errore nel fermarlo e non rimpiazzarlo, ma d’altronde se andiamo a vedere il suo continuo peregrinare per le squadre di A alla ricerca di un migliore ingaggio, si rende l’idea dell’attaccamento alla maglia di questo giocatore. Quello che fa specie è il suo costante impiego da parte dell’allenatore, come se i suoi difetti li vedessimo solo noi tifosi, ma d’altronde quando punti su di un uomo e come lui Sepe, Gervinho, ci vai fino in fondo e ne paghi le conseguenze.
Adesso D’Aversa vuole schierare solo chi merita! Un po’ tardi.
Oppure semplicemente gli verrà imposto come ieri chi dovrà schierare per ragioni ovvie.
Altrimenti credo che Conti e c non mancherebbero mai.
È incredibile che un allenatore dica che adesso schiererà solo chi merita……perché finora ha fatto dei favoritismi?
Condivido tutto,bravo Chiesa,sui giovani non fa ciò critiche,sono i senatoriGervinho su tutti,che fino alla fine molti lo vogliono.incampo come salvatore della patria
Abbiano anche una tifoseria di pensionati nell’animo ormai nel mood dello stareincasa.Basta vedere oggi cos’hanno fatto i nostri amici di Bordeaux e il confronto è imbarazzante.
A dire il vero. Il confronto tra Bordeaux e Otello è proprio imbarazzante…
Ma anche l’Amarone non scherza
Ma scusate ..d’aversa non ha ancora dato le dimissioni ? E lucarelli non dice nulla ?
Ma tutto questo politicamente corretto lo capite che fi pirta in B per tanti anni ? ( vedi il Monza che praticamente era gia in A …nei sogni ) siamo circondati da
” incompetenti specifici “..anche il presidente che stimo , se fosse competente avrebbe gia’ fatto pulizia della corte a sbafo che ha intorno …ma possibile che solo noi da fuori lo vediamo ? Ma siamo tutti r.i.m.b.a.m.b.i.t.i. ?
Al Monza non mi sembra vi siano incompetenti specifici……..
Tutti dalla società ai tifosi sembrano fare finta di niente, è una cosa veramente imbarazzante
Mi chiedo al giorno d’oggi come sia possibile leggere ancora certi commenti, passatemi il termine da veri “provincialoni” che vanno ad offendere questo e quello a giorni alterni senza avere chiare le idee.
L’annata è andata nel peggiore dei modi per una svariata serie di motivi e stiamo giustamente scendendo in serie B con demerito. Ciò non toglie che le colpe siano da distribuirsi a tutto l’ambiente Parma, giocatori e società in primis. Il Presidente Krause, si è dimostrato un’ottima persona dal punto di vista dell’entusiasmo e della voglia di fare, ma assolutamente è stato mal consigliato ed ha egli stesso commesso diversi errori, se vogliamo di inesperienza. A qualsiasi imprenditore da fastidio perdere dei soldi propri e lui non farà certo eccezione. Penso abbia capito e si stia attrezzando inserendo in società componenti a lui fidate che dovranno operare senza indugi ed errori. Alcuni dicono che Ribalta sia inadeguato per il campionato di Serie B, io sinceramente vorrei capire perchè. La visione del prossimo DS (poichè mi auguro che si pensi ad un distacco dall’attuale Carli) ed il team di osservatori farà capo a lui ed i rapporti sui giocatori da acquistare o da cedere verranno da lui validati come diretta emanazione del Presidente. Credo invece sia un lavoro molto difficile quello che attenderà Kalma: Dover rigenerare l’appeal del Parma dopo questa stagione sarà molto complicato. Io mi auguro si parta da cose semplici per poi evolversi via via. Dobbiamo metterci in testa che il nostro “zoccolo duro” di tifosi raggiunge appena le 10000 unità se va bene, e pertanto dobbiamo giocoforza investire in comunicazione per risultare appetibili a nuovi potenziali tifosi.
Capitolo allenatore, io credo che D’Aversa abbia fatto tanti errori, il primo forse è stato quello di riprendere questa sgangherata baracca, ma d’altro canto se lo ha fatto è perchè davvero ci credeva nel poterla risollevare. Lui solo va in conferenza stampa e lui solo ci sta mettendo davvero la faccia. Si arrabbia, sbotta e sbraita e pertanto credo lo stia facendo perchè arrabbiatissimo della stagione e di quello che è stato il suo progetto. Io ci penserei due volte prima di esonerarlo o cacciarlo. Lo dico non per provocazione ma perchè la sua voglia di rivalsa potrebbe essere un’arma per la prossima stagione dove la fame di risultati e la capacità di riemergere saranno fondamentali. Ovviamente è un condizionale perchè non so quanto la nuova linea societaria voglia trattenere un allenatore che ha ricordiamo un carattere molto forte (spesso fumantino) e che potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio, ma ho espresso una mia opinione sulle ragioni di una riconferma. Alternativa valida direi davvero Luca Gotti, che oltre ad essere una persona molto garbata e posata sa ottenere il massimo dalle sue squadre. Sarebbe ottimo anche come scelta progettuale a medio lungo termine. Escluderei invece categoricamente scelte esotiche o estere che nulla hanno a che vedere con il tipo di campionato che andremo ad affrontare.
Capitolo “squadra”: Non ho molto da dire se non che oramai oltre ai limiti caratteriali, tattici ed atletici comincio ad intravedere anche fortissimi limiti comunicativi. Sembra non si parlino in campo, sembra facciano ognuno un proprio moto casuale sul rettangolo verde. Ogni azione non ha coralità ma spesso sembra frutto del caso. Su questo l’allenatore ha purtroppo avuto poca presa in questo frangente. Dei singoli non vorrei parlare, non mi pare il caso. Ci vorrà però un gruppo sparuto di giocatori da confermare per la serie cadetta. Dei quali io salverei solamente Colombi, Pezzella, Brugman, Man Mihaila e Cornelius. Dubito fortemente per Pezzella e forse per Man poiché sicuramente avranno mercato e non saranno dei nostri quasi sicuramente ma gli altri dovranno essere trattenuti seppur con sforzi economici per avere un minimo di ossatura.
La partita nemmeno la commento, è la summa di quanto non si dovrebbe fare in campo.
Vedremo se ora in campo ci andranno davvero i meritevoli, rimangono poche partite e poi tutto, finalmente finirà. Si dovrà ricominciare immediatamente a ricostruire, mi auguro stavolta con raziocinio e soprattutto con le idee molto chiare di una pronta risalita.
FORZA PARMA!