D’AVERSA: “ESIGO CHE I CALCIATORI VADANO IN CAMPO CON L’AMORE NEI CONFRONTI DEI COLORI CHE INDOSSIAMO” (VIDEO CONFERENZA) / I CONVOCATI

(www.parmacalcio1913.com) – Alla vigilia di Torino-Parma, in programma domani alle 20.45 allo Stadio Olimpico Grande Torino, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti. Ecco le sue parole:

Ribadisco quello che ho detto prima della partita con il Crotone. Mi aspetto che la squadra vada in campo in maniera dignitosa, con la massima professionalità, con l’amore nei confronti dei colori che indossiamo. Questo lo esigo. Mancano cinque partite e lo pretendo in tutte le partite. A differenza della partita di Cagliari, che sotto l’aspetto del risultato è stata una mazzata devastante e in cui abbiamo commesso degli errori ma ho potuto rimproverare poco sull’impegno o sulla lotta, il primo tempo con il Crotone sembrava fosse un segnale di resa e questo, a prescindere dal risultato, non possiamo permettercelo. Voglio che si vada sempre in giro a testa alta. Poi si può discutere sugli errori, sui difetti, sulle capacità, ma non sul resto”. 

Il problema degli infortuni ce lo portiamo avanti da molto tempo. Non siamo mai stati abituati a crearci degli alibi o a cercare scuse. Purtroppo in questo momento il reparto più falcidiato è quello avanzato. Prenderemo dei provvedimenti utilizzando dei calciatori con caratteristiche offensive come già successo in passato. Quello che conta è l’interpretazione, è il modo di andare ad affrontare la partita di domani sera. Su questo tema, quest’anno, hanno inciso anche il non aver fatto la preparazione normale, il fatto che ci sono stati tre mesi di lockdown, il numero degli infortunati è aumentato dappertutto. E’ un discorso che abbiamo già affrontato e penso che, alla fine di una stagione, bisogna sedersi a tavolino e valutare tutte le problematiche che possono aver influenzato un numero così alto di infortuni. Ragionare, ognuno per la sua professione, su dove poter migliorare. Senza stare a discutere su metodologie d’allenamento, acquisizioni o quant’altro. Mi riferisco a tutto, perché per esempio abbiamo un nutrizionista quindi curiamo il peso, la massa muscolare, la massa magra: cerchiamo di analizzare tutto. In questo numero di infortuni sono inseriti anche calciatori, come Roberto Inglese, fermi da diverso tempo. A fine anno bisogna sempre fare delle valutazioni per fare tesoro delle esperienze passate e cercare di migliorare. Mihaila, per esempio, aveva un problema di pubalgia e se lo sta portando avanti. Poi si può discutere sul lavoro, sul valutare quando si acquista un calciatore. Queste situazioni devono servire per migliorare quest’aspetto”. 

Il Presidente sta dimostrando amore nell’allestire una Società importante, nel progettare, nel progettare il nuovo stadio. Per quanto riguarda me, per quanto riguarda noi, non dobbiamo pensare a programmare ma ad affrontare ogni singola partita facendo il massimo che si può fare. Per noi non deve cambiare nulla, anzi. E’ in questo momento che si vede lo spessore di un uomo e di un professionista. Il fatto di fare qualsiasi cosa anche per ridare una mentalità, abbiamo vinto poche partite quindi bisogna lavorare durante la settimana per ricostruire quello che abbiamo perso. Quello che dobbiamo fare adesso è terminare il campionato in maniera dignitosa. Alla fine di ogni anno, come sempre accade, l’allenatore si siederà a tavola con la Proprietà e lì dove ci dovessero essere interessi comuni si valuterà il caso. In questo momento l’unica cosa a cui si pensa è cercare di finire questa stagione migliorando qualche numero: gol subiti e, soprattutto, numero di punti da conquistare”. 

“Conosco abbastanza il Presidente, quando dice che mancano cinque partite e crede nella salvezza è perché lo pensa veramente. E’ una persona positiva, propositiva, quello di cui lui è sicuro – e ne sono certo anch’io – è che qualsiasi sia il risultato finale di questa stagione certamente non comprometterà i progetti e la programmazione che ha in testa. Il problema non penso che sia il futuro del Parma, perché quello sarà roseo. Noi preoccupiamoci di pensare al presente, ci sono delle partite da affrontare. La prima è quella di domani contro il Torino. Bisogna onorare il campionato, la maglia che indossiamo, la nostra professione. Bisogna ragionare su quest’aspetto. Anche dopo delle grandi batoste il Presidente è sempre stato positivo e ha cercato di tirare su la squadra. Il rammarico, da parte mia, da parte dei ragazzi, è non aver risposto con la stessa moneta a tutti i sacrifici che ha fatto il Presidente quest’anno”. 

La partita di domani è caricata durante la settimana. Con Nicola siamo molto amici, ci rispettiamo e lo faremo anche domani. Entrambe le squadre cercheranno di vincere la partita. Abbiamo di fronte una squadra forte, che sta lottando per un obiettivo e ha una posizione di classifica migliore della nostra. E’ una squadra che due anni fa – con la rosa quasi al completo – si è qualificata per l’Europa League. Loro possono magari pensare di trovare di fronte una squadra senza obiettivi ma noi non possiamo permettercelo. Dunque dobbiamo dare segnali importanti, a noi stessi ma anche al Torino. La volontà nostra deve essere quella di andare a fare risultato, è il miglior modo di portare rispetto al Torino e a tutto il resto del campionato“. 

“I ragazzi che ieri hanno giocato con la Primavera non sono disponibili per domani, avendo giocato ieri. Si è data una priorità alla partita, non posso dunque considerare i ragazzi che hanno giocato ieri. Sono giovani, non si può pensare di fargli giocare due partite in due giorni di questo livello”. 

DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI MISTER ROBERTO D’AVERSA ALLA VIGILIA DI TORINO-PARMA

TORINO-PARMA, I CONVOCATI

(www.parmacalcio1913.com) – Al termine della seduta di allenamento sostenuta oggi, Mister Roberto D’Aversa ha convocato per la gara contro il Torino, in programma domani alle 20.45 allo Stadio Olimpico Grande Torino e valida per la trentaquattresima giornata del campionato di Serie A 2020-2021, i seguenti 21 calciatori:

Portieri: Colombi, Rinaldi, Sepe;
Difensori: B. Alves, Bani, Busi, Dierckx, Gagliolo, Laurini, Osorio, Pezzella;
Centrocampisti: Brugman, Grassi, Hernani, Kucka, Kurtic, Sohm;
Attaccanti: Brunetta, Cornelius, Gervinho, Pellè.

Stadio Tardini

Stadio Tardini

15 pensieri riguardo “D’AVERSA: “ESIGO CHE I CALCIATORI VADANO IN CAMPO CON L’AMORE NEI CONFRONTI DEI COLORI CHE INDOSSIAMO” (VIDEO CONFERENZA) / I CONVOCATI

  • 3 Maggio 2021 in 11:39
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    Speriamo che stasera arrivi il colpo di grazia, che in casi come questo è un’opera di carità, in modo da chiudere definitivamente questo vergognoso “spettacolo”. Ora prima che si inizi a parlare di chi arriverà vorrei parlare di chi a parere mio, costi quel che costi e senza se e senza ma NON deve più varcare i cancelli di Collecchio. Per seminare un nuovo prato devi prima estirpare quello vecchio, soprattutto se è malato.
    1) Carli (ça va sans dire, ma vorrei motivarlo in modo inequivocabile, al di là dell’antipatia personale che trasmette). Non sto nemmeno ora ad approfondire perché è arrivato, etc., tema questo che riguarda la “gestione” Nuovo Inizio da marzo 2020 in avanti e su cui spero si andrà a scavare, ma mi limito a giudicarne l’operato da agosto 2021. Il toscano ha più volte sottolineato come sua intenzione fosse confermare D’Aversa, ma lo stesso gli fosse sembrato non motivato, etc.. Orbene e prendendo questo racconto per vero fino a prova contraria, dovendo fare di necessità virtù e dovendo trovare un nuovo allenatore in poco tempo un Ds minimamente capace avrebbe dovuto intuire le difficoltà di mercato, l’impossibilità a vendere certi ex calciatori, le difficoltà connesse all’assenza di ritiro “classico”, etc.. e avrebbe optato per un “clone” di D’Aversa, per rendere meno sanguinoso il tutto. Il Nostro, con la sicumera che lo caratterizza fa invece il primo e già decisivo errore della stagione. Prende Liverani (l’opposto di D’Aversa) , gli fa fare le poche settimane di preparazione con la vecchia squadra (sapendo anche un cane che non era compatibile con i suoi schemi) e fa il così detto mercato a 8 giorni dalla scadenza imbarcando a caso “giovani” di cui almeno 4 rotti e nessun uomo richiesto da Liverani (Falco, Saponara, etc.). Le cose vanno male e si dimostra anche incapace di essere uomo guida e di farsi sentire nello spogliatoio (ricordiamo litigi vari e comportamenti poco professionali che solo con il ritorno di D’Aversa sono stati bene o male sedati), fa interviste ridicole, salvo poi smentirsi quando ormai i buoi sono scappati richiamando il vecchio allenatore. E qui cosa fa?Ripete quanto fatto in estate ma al contrario. Canna il secondo mercato di fila non prendendo a D’Aversa nulla di quanto richiesto (peggior difesa della serie A “puntellata” con Bani, un greco che non sa nemmeno lui chi è, etc.). Non vado oltre, penso ce ne sia abbastanza, ma quando un Ds prende in mano una squadra finita l’anno prima decima e la fa retrocedere da penultima deve levarsi dai piedi e anche alla veloce. Gradirei però sentirlo parlare in modo articolato, perché dopo l’intervista di dicembre a parte ammettere di stare facendo malissimo non ha mai esposto nulla.
    1bis) Inglese. Non ne posso più dopo tre anni di leggere settimanalmente bollettini con ogni malattia presente sui testi di medicina generale. Basta davvero. Se ha problemi personali o altro auguri, ma una squadra professionistica non è il luogo in cui stare, ci sono strutture adatte, ma davvero fuori da maroni, non se ne può più.
    2) Sepe. Arrivato a carriera finita, dopo 10 partite decenti (grazie alla difesa di D’Aversa) era già a prendere il caffè napoletani al Tardini dopo una prestazione indegna. Indegno nel comportamento lo scorso anno, campionato questo giocato in modo vergognoso (una della cause della retrocessione), gestito da un agente che basta googlare per capire chi è, prima ce lo leviamo di torno meglio è per tutti.
    2 bis) Tutti gli assistiti dal procuratore di cui sopra.
    3) Alves. Annata indegna, bizze da ragazzino, infortunio diplomatico per evitarsi la gogna di queste ultime giornate, non è ammissibile che dopo tre anni più uno a Cagliari il cosiddetto capitano non abbia mai dico mai detto tre parole in italiano. Toccava a lui fare quello che Carli non è stato in grado di fare, ovvero mettere ordine nello spogliatoio, ha preferito chiamarsi fuori già in autunno. Via!
    4) Gervinho. Idem come sopra. Un Ds capace lo avrebbe cioccato via e sostituito in modo degno in estate.
    5) Karamoh. Basta. Abbiamo già avuto Ciaramitaro e infatti come oggi eravamo retrocessi.
    6) Grassi. Basta vederlo giocare e non serve aggiungere altro.
    7) Iacoponi. Mai visto nessuno peggiorare così in un mese, da luglio a settembre. Finito, grazie mille e via.
    8) Cyprien, Sohm, Brunetta, Busi. Non dico nulla, non sparo sulla croce rossa.

    senza numero) Lucarelli. Mistero assoluto. C’è?Cosa fa? a parte una inutile intervista ferale post “Coviddi” ci siamo dimenticati della sua esistenza quando mai come quest’anno sarebbe servito per trasmettere almeno un briciolo di integrità a un’accozzaglia senza dignità e orgoglio. Ha perso lo spirito del 2015? Se non serve a nulla farebbe bene a levarsi dai piedi anche lui.

    • 3 Maggio 2021 in 12:48
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      Ho letto finalmente un tuo commento articolato ed esaustivo su questa scellerata stagione. In fin dei conti quasi mi stavo affezionando alle Cronache dell’Upi e dei cosiddetti Dottoroni.
      Ma tant’è, pertanto mi sento di condividere diverse tue esternazioni su quelli che devono essere i principali movimenti in uscita della società, primo tra tutti quello di Carli, veramente un pesce fuor d’acqua rispetto al contesto della città e della tifoseria. Non starò a parlare del carattere e delle sue esternazioni a mezzo stampa ma certamente ha toppato clamorosamente in diversi punti. Occorre però capire cosa gli sia stato detto inizialmente, ossia pre era Krause e come doveva comportarsi. Sta di fatto che subito dopo la nuova proprietà ha inanellato una sequenza di errori davvero grossolani. Il primo è stato quello della gestione dello spogliatoio. Qui davvero c’è stata la svolta negativa della stagione perchè NESSUNO ha sedato definitivamente questi problemi se non D’Aversa nell’ultimo periodo. Da qui deriva la maggior parte di questa annata disgraziata perchè un gruppo coeso, seppur non eccellente tatticamente e mancante in alcuni ruoli (gravissimo non acquistare un centrocampista ed un regista quando richiesti a più voci) avrebbe sicuramente gestito meglio la pressione e le difficoltà. Invece siamo andati in caduta libera su diversi fronti.
      Capitolo giocatori, il caso Inglese parla da sè, il problema però è che nessuno dice nulla della cosa e sembra che alla società stia bene così. Io non vorrei che andasse via da qui, ma vorrei che le cose le dicessero chiare e che da parte del giocatore ci sia un passo indietro nei confronti di quella società che fino ad ora bene o male lo ha aiutato (vedesi ad esempio decurtazione di una parte salariale).
      Sepe credo anche io che debba andarsene, non lo reputo così scarso, ma sicuramente non è motivato a stare qui. Lo aveva già fatto intendere ed è stato pessimo trattenerlo durante questa annata. Ma occorre un portiere titolare, qualcuno a cui affidarsi seriamente.
      Della rosa attuale tratterrei solo pochi elementi, Mihaila, Cornelius, Osorio e Colombi come secondo. Forse anche Man mentre Il resto può anche andare in altri lidi.
      Capitolo Società, i nuovi innesti spero abbiano oltre che le capacità anche la pazienza di portare a termine gli obiettivi prefissati. A mio avviso le parole di Ribalta sul tipo di gioco che dovrà essere adottato dal Parma (gioco offensivo) cozzano con quello che dovrebbe essere l’obiettivo di questa squadra, ossia una pronta risalita. Si devono cercare di ottenere i risultati non solo tramite il bel gioco. Non vorrei che questa potesse diventare una pericolosa interpretazione poichè è sempre il risultato finale a farti gioire e ad essere determinante perchè come dice il vecchio adagio se vinci 4 partite 1-0 invece che una sola 4-0 è decisamente meglio. Con il bel gioco non abbinato ai risultati si va poco lontano. Mi auguro che i profili ricercati siano prima di tutto figure di spessore umano e poi successivamente calciatori. Occorre definire un impronta chiara su chi sono giocatori da Parma e chi no. Su questo Arrigo Sacchi prima e Nevio Scala e Gedeone poi potrebbero insegnare a dovere.
      Spero che arrivi un DS capace di gestire le richieste di Ribalta e che possa tener testa alle richieste del tecnico sul quale io non disprezzerei comunque una conferma di D’Aversa, perchè sta dimostrando ora di tenerci e parecchio a questa piazza e la sua incazzatura tangibile è segno di come nemmeno lui stia gioendo di questo sfacelo.
      Infine chiedo al Presidente Krause di mantenere quanto promesso, ossia presenza in società ma cambio deciso di passo in tutta la gestione. Questa città e questa tifoseria lo merita. Speriamo non siano parole al vento le sue ma che si possano tramutare in realtà.
      FORZA PARMA.

  • 3 Maggio 2021 in 13:40
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    è D’Aversa si fida di questo gruppo di ragazzine senza mordente? 😀

  • 3 Maggio 2021 in 14:04
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    Dopo la matematica retrocessione di stasera spero che la società inizi ad operare già per il prossimo anno, la si potrà giudicare solo a mercato concluso. Intanto gira voce che carli dovrebbe essere confermato, partiamo già malissimo….

    • 3 Maggio 2021 in 15:10
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      Potresti citarmi la fonte che indica la conferma di Carli cortesemente? e se si tratta di una notizia di questi giorni?
      Grazie.

  • 3 Maggio 2021 in 14:58
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    Carli , D’Aversa e Liverani hanno il contratto in scadenza nel 2022. Regalone della vecchia societa’ vhr non ha badato a spese, quando si trattava di soldi di altri o ( peggio ancora) quando sapeva di non averne ( leggasi il mercato BLOCCATO dalla lega per mancato pagamento dei riscatti, gia’ garantiti dalla camera di compensazione). I soci di minoranza dovrebbero essere mandati via. Gli altri, cambia davvero poco.
    La retrocessione ignobile parte da come noi nessuno mai e dalle loro scelte.

    Avanti tutta con Renzo Arbore e Nino Frassica

  • 3 Maggio 2021 in 15:12
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    Se e dico se dovessero davvero far te questa follia a cui non riesco davvero a credere sarebbe palese che il così detto progetto di lunga durata è una gigantesca cannella.

  • 3 Maggio 2021 in 15:16
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    Ma dovrebbe essere lo stesso Carli che fra lo Stirone e l’Enza non vuole più vedere nessuno neanche in fotografia a fare un passo indietro. Anzi una corsa indietro e almeno dimostrare un po’ di dignità visto che come Ds ha fatto schifo.

  • 3 Maggio 2021 in 15:25
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    Potresti citarmi la fonte che indica la conferma di Carli cortesemente? e se si tratta di una notizia di questi giorni?
    Grazie.

    • 3 Maggio 2021 in 18:24
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      Sono notizie giornalistiche apparse su qualche sito internet già diversi giorni fa, spero comunque anch’io che non sia vero….

  • 3 Maggio 2021 in 17:40
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    Nello sport professionistico, parlo a livello generale non solo del Parma, la dignità non sanno cosa sia, se lo sapessero dopo l’ultima giornata di campionato i sigg. Carli, D’Aversa, Liverani e tutti i loro collaboratori dovrebbero presentarsi in sede e rassegnare le dimissioni, magari non tutti insieme per evitare assembramenti.

    • 3 Maggio 2021 in 21:15
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      😄😁

  • 3 Maggio 2021 in 17:49
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    Aldo, quell’argomento li (mercato bloccato, camera di compensazione etc.) andrà sicuramente approfondito bene e hai colto in pieno il bersaglio grosso (che è a monte del mio discorso su Carli e giocatori). Ma non aspettarti nulla dagli organi di informazione ovviamente. Speriamo che, in un modo o nell’altro, dai boffi colti in giro si riescano a ricostruire quei ferali mesi da locdaun ad Al Mana.

  • 3 Maggio 2021 in 19:58
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    Ripercorro alcune dichiarazioni rese in intervista e alcuni dati di bilancio, riportati soprattutto dal dr. Massari nello spazio commenti.
    Dopo una prima salvezza raggiunta, con costi contenuti e tanti prestiti, durante il mercato ante secondo campionato, ricordo il ds uscire con una frase del tipo. Quest’anno dobbiamo accrescere il patrimonio del Parma e dunque acquistiamo i calciatori. Mercato sontuoso, pagamenti da effettuare l’estate successiva con i riscatti obbligatori da pagare.
    Ancora a gennaio 2020, in pre pandemia, prestito oneroso di Caprari , acquisto oneroso di Kurtic e l’operazione Laraspata e vari del Pescara sconosciuti, riportata dal dr. Massari in uno dei precedenti commenti, per oltre 8 milioni di euro.
    A posteriori, mi pare chiaro che nell’estate 2019, il Parma abbia giocato l’all-in. Compriamo giocatori, li valorizziamo e poi li vendiamo cosi’ i riscatti ci portano addirittura plusvalenze. Qualcosa va storto , arriva il covid e nessuno compra i virgulti locali, anzi in alcuni casi si devono valorizzare e pagare soldi a terzi soggetti ( solo per Cheddira al Mantova il Parma deve versare parecchi soldi – sui 100 mila- per valorizzazione e bonus gol assist e rigori) e il Mantova ha un diritto di riscatto per una somma che pareggia circa il debito del Parma. Dimenticavo il ds precedente ha previsto un diritto di controriscatto a favore del Parma per circa 500 mila euro, il che …. Poi arriva l’estate scorsa, uno dei soci rappresentativi della maggioranza in conferenza stampa dichiara che nuovo inizio non puo’ permettersi il Parma in serie A, viene bloccato il mercato, se ne va Faggiano e dopo pochi giorni spunta il nuovo proprietario che si trova sto giochino da gestire. Lo fa in modo meritorio dal punto di vista finanziario, sana il sanabile e prova una campagna acquisti che non da’ i risultati sperati ( semmai bisognerebbe chiedersi perche’ tanta amicizia con il gruppo Moggi nel fare campagna ma ognuno ha i propri amici nel calcio – c’erano foto con alcuni giocatori sul sito del signor Alessandro).
    Adesso siamo qui. Personalmente ritengo il nuovo proprietario serio e credo abbia anche un progetto vero ( a differenza di prima). Spero di non sbagliare e che i fatti dimostrino che da qui si possa risalire. Certo che la retrocessione , per come sono state fatte le cose e usando il senno di poi, era comunque scritta

  • 3 Maggio 2021 in 21:35
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    Aldo hai ragione da vendere. È da quella funerea conferenza stampa (oltre che dal kit di maglie) che la B come Benevento (Pippone il peggior allenatore della Serie A ci farà compagnia nella discesa) era scritta nella roccia.

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