IL GALLO DI CASTIONE / BUFFON, UN LUNGO FILM IN BIANCONERO SFUMATO CON UN FINALE A COLORI

(Il Gallo di Castione) – Per Buffon la carriera è stato un lungo film in bianco e nero, sfumato con un finale a colori, quei colori proustiani della gioventù che ritornano nostalgici sul finire dell’esistenza calcistica. Come disse il prete dal pulpito: “Fratelli, la doccia non vi cancella il battesimo.” Così mi è sembrato il Gigi che ci ha parlato dal Tardini, dopo vent’anni durante i quali vi ha messo piede solo da avversario, ma nel quale ha esordito e vinto da giovane. Del resto, dopo un’annata di traversie, in cui i disastri sportivi sono stati nel nostro destino e dei quali non si Sepe mai uscirne, ogni giocatore da mettere in mezzo ai pali poteva essere un sollievo e anche un arzillo vecchietto ci solleva da un recente passato scritto con inchiostro poco simpatico, ma comunque da cancellare alla svelta. Per via che – come argomentavo stamani con un curioso interlocutore – il tifoso del Parma non è abituato a vincere sempre, ma nemmeno al contrario, ovverosia a perdere sempre e senza orgoglio e dignità. Visto da lontano il Campionato del Parma è stato triste per i tifosi, ma quando sei triste non contare sino a dieci, perché piangi a dir otto e anche nei tempi di recupero c’è stato poco da ridere. Il portiere della Nazionale Campione del Mondo, della squadra spesso Campione d’Italia e mai campione (con lui) d’Europa di sicuro non è abituato a perdere, men che meno a perdere senza incazzarsi. E già qui un cambiamento importante si dovrebbe prospettare sulle sorti future della squadra Crociata che vogliamo assolutamente vedere tornare a giocare e a combattere.
Ma torniamo all’inizio, perché se è vero che non bisogna piangere sul latte versato, è anche vero che noi ci incazziamo quando si rovescia il prosecco, e che dopo un anno e mezzo abbiamo abbandonato Villa Bernarda per tornare al Petitot per bere la bottiglia e al Tardini per goderci lo spettacolo. Ora speriamo di vaccinarci tutti ed avere il green pass, anche se a Castione daranno il pork pass, il passaporco, insomma. Non c’è niente da fare: il mare ti mette appetito, sia che sei a Castione che al Petitot (pare che funzioni sino ai duecento km), così dei tre kg che dovevo perdere per la prova costume, me ne mancano undici. Siamo tornati, dicevo, su un terrazzino musicale nel casino da caccia della Maria Luigia, con vista Stadio che ci ha regalato una serata rilassante ed emozionante, fra musica jazz e tifo calcistico in una commistione aperitivo e ce ne avevamo proprio di bisogno dopo troppo tempo lontano dai nostri colori e dalle nostre bandiere. Poi abbiamo goduto un Presidente americano che trasmette entusiasmo e il ritorno di un grande personaggio sportivo che se ha lasciato dubbi quando se ne è andato, stasera ci ha convinto dell’entusiasmo con cui è tornato. Ha indossato una maglia storica e vincente del vecchio Parma Calcio per farci dimenticare quella invisa maglia che ha indossato per tanti anni, si è fatto affiancare da due giovani portieri per riportarci al suo esordio in gialloblù, ha tributato un affettuoso saluto alla curva Nord (quasi vuota per via dei mille di capienza) per farsi perdonare i peccati di gioventù.
Siamo usciti dallo Stadio con una bella sensazione addosso, con un poco di sano ottimismo che ci ha trasmesso Buffon, con l’impressione che si sia costruendo una squadra motivata ed importante all’interno di un progetto che ha una sua logica, contrapposto a quello senza capo ne coda dell’anno scorso, rimasto sospeso fra il passato abbandonico e un futuro poco orchestrato, senza una struttura di squadra o di azienda, ma tutto un po’ pasticciato. Ora si è posto rimedio a quei limiti e si costruisce un – si spera – solido futuro. Ero talmente contento della serata che volevo bere il bicchiere della staffa, così ho fatto l’ultima sosta al pub con la cagnetta, due chiacchiere garbate con un birreggiatore come me, interrotte dal tavolo a fianco, dove due milf, o stagionate ragazze che dire si voglia, hanno attaccato un pippone sociologico cazzulento contro governo, immigrati ed affini. Per non sclerare continuavo a ripetermi “Maurizio, ti piace la fuga e ce l’hanno loro, tieni duro, ce la puoi fare”. Purtroppo la mia cagnetta aveva sonno e sono scappato, non ho più il fisico di una volta... Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

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5 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / BUFFON, UN LUNGO FILM IN BIANCONERO SFUMATO CON UN FINALE A COLORI

  • 23 Giugno 2021 in 19:57
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    Intanto Cyprien raus! Ed è una bella notizia. Ne restano ancora tanti purtroppo.

  • 24 Giugno 2021 in 14:59
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    Kurtic e Sepe quando fanno le valigie?

    • 27 Giugno 2021 in 12:39
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      Sepe è così forte che nemmeno il Genoa lo vuole. Hanno preferito prendere il secondo del Cagliari. Questo lo teniamo fino alla fine dei tempi. In B in panchina. Suggerirei di mandarlo in vacanza all’aeroporto di San pietroburgo e fargli degustare i famosi the di Putin.

  • 25 Giugno 2021 in 21:07
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    Il racconto del Parma iniziato neanche un’anno fa, (ad Agosto)? è stato scritto troppo frettolosamente, mancavano persino le punteggiature…a gennaio poi si è cercato di ricucire ma il protagonista è morto e se muore il protagonista, il libro diventa un vero bidone…
    Quest’anno almeno fino ad ora, con la giusta calma hanno trovato vari co-protagonisti e il protagonista principale, il super eroe.
    Il finale però è tutto da scrivere,ma saliremo!..Kryptonite permettendo..

  • 27 Giugno 2021 in 18:36
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    Non voglio essere negativo a priori o essere disfattista ma a me pare che si, stiano ripetendo gli errori dello scorso anno. Stranieri giovani, che devono ambientarsi un allenatore che mette l’email, avanti dicendo vinco in due anni. Qui serve concretezza e calciatori pronti per vincere. In due sessioni di mercato solo Pellè e Buffon sono italiani ( molto attempati). Credo ne esistano anche di più giovani e in grado di far vincere la Serie B se veramente si vuole vincere.

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