EURO 2020, E’ GRANDE ITALIA, di Riccardo Amato
(Riccardo Amato, da riccardoamato.it) – Una prestazione eccellente, un nuovo step verso la finale di Wembley. L’Italia si conferma assoluta protagonista di Euro 2020, battendo l’insidioso Belgio e aspettando così la Spagna in semifinale. Un’altra dimostrazione di forza, un collettivo che sa soffrire e leggere i momenti della partita, una forza mentale che iscrive di diritto gli Azzurri tra le favorite della competizione.
Eravamo rimasti ai 120 minuti di cuore e sofferenza contro l’Austria, consapevoli che il match contro De Bruyne e Lukaku ci avrebbe quasi agevolato. Questioni tattiche, grande rispetto (reciproco, forse più da parte degli uomini di Martinez) e tanta consapevolezza delle proprie qualità. L’Italia corre e gioca sulle ali dell’entusiasmo. Vietato fermarsi proprio ora. Spinazzola conferma il suo stato di grazia e si arrende nel finale di fronte all’ennesimo infortunio della sua tribolata stagione, Immobile è tanto generoso quanto impreciso e Insigne indossa il mantello del Magnifico.
Il Belgio saluta la competizione. Gli equilibri si sono rimescolati in novanta minuti: i Red Devils sono da anni in cima al Ranking, gli Azzurri di Mancini dimostrano con i fatti di essere pronti alle sfide da dentro o fuori. Era forse soltanto questo il dubbio della vigilia. Questa Nazionale ci piace, ci fa emozionare e ci rende orgogliosi. Un intero popolo che urla a squarciagola dalle case e dai balconi, non più per festeggiare la fine del Covid ma per celebrare un pallone in rete.
I meriti di Roberto Mancini sono evidenti. La sua squadra è moderna, sa quello che deve fare, soffre dopo aver dominato per lunghi tratti la partita. Non dimentichiamoci che si è appena conclusa una delle stagioni più estenuanti degli ultimi anni. A prescindere dagli interpreti la squadra è gruppo, è famiglia. L’exploit di Spinazzola è lì a dimostrarlo, così come “le seconde linee” pronte a fornire il loro contributo.
E ora la Spagna. Con fiducia e determinazione, grazie a quella mentalità tipica di una grande squadra. L’Italia dovrà essere in grado di gestire la pressione e continuare a giocare per il piacere di farlo. Per piacere e per piacersi, esaltandosi nelle difficoltà ed esprimendo tutta la sua classe e creatività. Le stelle sembrano allineate per regalare a un’intera Nazione una nuova esaltante impresa. Riccardo Amato (da riccardoamato.it)
Andiamo a Wembley a dare una lezione di calcio a quei boriosi degli inglesi!
Ma Cataplano nella vicenda Lotito o Otitol Salernitana non spara titoloni come faceva con il caso Cazzein?O forse il nasone Cairo non vuole rompere troppo gli zebedei all’amico romano?
Avendo scampato le terribili e bibliche grandinate e inondazioni che erano previste a gran voce per il fine settimana (dopo pandemie ed epidemie, varianti delte ed epsilon) e preparandoci alle ondate di caldo africano che la rudarola (ormai un florilegio di disgrazie e catastrofi ad uso e consumo del popolino) strilla oggi a pagina 14 (oltre alla prescrizioni su mascherina, distanziamento sociale e lavaggio delle mani serve aggiungere di non uscire nelle ore centrali, indossare abiti chiari e leggeri, bere molta acqua e alimentarsi con cibi di agevole digeribilità – in sostanza non andare alle 14 in piazza della steccata in giacca a vento dopo aver mangiato un prete con i radicchi conciati col lardo pesto), ci accingiamo a entrare nella settimana che prelude al ritiro. Con la fascia sinistra completamente sguarnita (gerogatos a parte), senza una punta centrale di categoria e con ancora in rosa: Sepe, Gagliolo, Iacoponi, Karamoh, Pezzella, Grassi, Inglese, Kurtic, Ricci. Ormai sta iniziando anche l’ora delle tomacche, direi che è ora che chi di dovere si svegli.