NON C’E’ RIMEDIO, MALEDETTO FU IL COVID! di Tonino Raffa
Tonino Raffa (*) – Maledetto fu il Covid. Con un po’ di ironia (non troppa per carità) possiamo rispolverare Copernico e Pirandello per fotografare la situazione del bravo collega Rai Alberto Rimedio, costretto a dare forfait in vista della finale degli Europei di calcio, in programma domenica a Wembley contro l’Inghilterra. Salvo rovesciamento dell’esito del test, con un nuovo tampone molecolare al quale sarà sottoposto in queste ore, non sarà lui il telecronista del grande evento. Risultato positivo al contagio, insieme con altri due dipendenti dell’azienda di Stato, sarà probabilmente rimpiazzato con Stefano Bizzotto.
Si morderà le mani per questo prestigioso traguardo professionale del quale la sfortuna lo ha privato in extremis. Rimedio, un discreto passato da calciatore nelle giovanili della Sampdoria, non è comunque il primo commentatore Rai sostituito in extremis in vista di una finale.
Accadde, per ragioni nettamente diverse, al capostipite di tutti noi, il leggendario Nicolò Carosio, ai mondiali del 1970 in Messico. Se le edizioni del 1934 e del 1938 lo consacrarono come meraviglioso “cantore degli azzurri”, quella nella terra degli Aztechi ne decretò il declino per un brutto scivolone. Nel corso di Italia-Israele, apostrofò in maniera pesante (“cosa vuole questo negro”) uno degli assistenti dell’arbitro, l’etiope Torreken, reo di aver segnalato un fuorigioco di Domenghini, con conseguente annullamento del gol. Scoppiò allora un caso diplomatico in seguito alle proteste ufficiali dell’ambasciata di Etiopia a Roma. La Rai dovette intervenire e con un ordine di servizio invitò Carosio a rientrare in Italia. Gli altri inviati, Ameri, Martellini, Albertini e Pizzul reagirono compatti: “Se torna Carosio, torniamo tutti”. Fu così che la direzione generale ripiegò su una soluzione di compromesso: Carosio resta, ma non si occuperà dell’Italia. Martellini venne dirottato sulla storica semifinale Italia-Germania, e al mitico Nicolò toccò Brasile-Uruguay. Lui visse la vicenda come una pugnalata e una umiliazione immeritata. Al ritorno restò a testa bassa per tutta la durata del viaggio.
Su questo scivolone, aleggiò negli anni successivi (e aleggia ancora) molta incertezza. Massimo De Luca, che nel 1987 ereditò da Roberto Bortoluzzi il timone di “Tutto il calcio minuto per minuto”, fece una ricerca negli archivi Rai, senza riuscire a trovare tracce della brutta espressione di Carosio nei confronti dell’assistente dell’arbitro. Ricavò il convincimento che quel linciaggio era immotivato e gratuito, nel senso che l’invettiva non era mai stata pronunciata, almeno in quei termini così duri. Era insomma un falso. Di opinione diversa, Ezio Luzzi, altra storica voce della trasmissione, il quale nel suo ultimo libro autobiografico, sostiene di aver ascoltato la radiocronaca e di ricordare tutto perfettamente: “se la direzione dell’azienda intervenne fu perché immediatamente la percezione fu univoca e le giustificazioni di Nicolò sembrarono assai deboli”.
Più forte di ogni contrarietà, ma diversa nelle cause, fu invece l’esperienza di Sandro Ciotti, guarda caso sempre a Città del Messico, in occasione delle Olimpiadi del 1968. “The voice” fu colpito da un edema alle corde vocali dopo ben 14 ore di diretta sotto una pioggia torrenziale. Tuttavia le conseguenze riportate in seguito a quella resistenza eroica, invece di danneggiarlo nel suo lavoro, fecero la sua fortuna. Perché quella voce roca divenne il suo tratto caratteristico, rendendolo riconoscibile per sempre. Aggiungiamo che, secondo i maligni, quel “vocione” divenne tale anche a causa delle “tonnellate” di sigarette fumate da buon Sandro fino al suo ultimo giorno di vita.
Il caso Rimedio, se caso lo vogliamo chiamare, ha connotati diversi. Sta bene, non avverte sintomi, può solo imprecare alla sfortuna dato che si era regolarmente vaccinato. Beato lui che è ancora giovane e potrà presto rifarsi perché questa nazionale di Roberto Mancini non è una meteora e dà l’idea di poter durare a lungo. Tonino Raffa (*)
(*) già radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”
Beh, ora abbiamo Bizzotto, un ultras tedesco. Ci dovrebbe portare bene contro la perfida Albione!
Ed alla fine ci ha portato bene…..anche se cmq definirlo ultras tedesco sembra un po troopo!!!