UN’OTTIMA ANNATA di Luca Tegoni / BALUGINANO FIAMMATE IN ATTACCO E FUOCHERELLI A CENTROCAMPO

(Luca Tegoni) – Il pallone divenne così leggero che, nella sua condizione di insostenibilità, cadde. In serie B. Qui lo ritroviamo che rotola e rimbalza come gli compete. Forse più a suo agio, ma con l’ambizione che diventi “Un’ottima annata”.

Per ritrovare il nostro “Coin Perdu” abbiamo bisogno di un terroir fortemente caratterizzato e di un appassionato e scaltro vigneron. Prediligo la Provenza alle Langhe, ma vediamo se il prodotto riuscirà ad essere eccellente.

L’inizio di stagione è stato deficitario tanto in aspettative quanto in risultati. Il gioco da sviluppare è tutto nella testa di Pep Maresca (Enzo), ma per ora si sono solo visti brandelli di D’Aversa. Non lo citerò più e gli faccio tanti auguri.

La squadra che vince i campionati, in qualsiasi categoria, è dotata di grande difesa. Intendo di grande organizzazione difensiva che comprende il reparto interessato, e, almeno, il centrocampo. Evidentemente, le capacità individuali sono imprescindibili per coprire la posizione in campo, per anticipare e marcare l’avversario per proteggere il compagno e per recuperare gli errori. A volte ad impostare.

La squadra che vince i campionati è forte in tutti i reparti, (applausi da Max Catalano) e ha validi sostituti ai titolari (standing ovation di Max Catalano).

A che punto siamo della notte? Dal buio del Tardini contro il Lecce baluginano fiammate in attacco e fuocherelli a centrocampo. La difesa, nonostante il ritorno di Buffon ancora troppo ricorda quella intollerabile della passata stagione.

La condizione fisica è ancora molto precaria e nessuno dei “nostri” dispone più di sessanta, settanta minuti nelle gambe. Siamo, quindi, messi abbastanza male. Visto che questa rubrica si chiama “Un’ottima annata”, non possiamo che migliorare. Ottimisticamente dobbiamo considerare che tutti miglioreranno la loro condizione atletica, che arriveranno un paio di difensori e un paio di centrocampisti. Forse a Gennaio un altro centravanti, speriamo di no con profusione di gesti e riti apotropaici.

Dal momento che ieri, prima dell’inizio, non sapevo che aspettarmi, temendo il peggio, tutto sommato un punto ravanato a Frosinone farà comodo. Sembrano due punti persi però la partita l’ha fatta il Frosinone e a tratti ha dominato il campo di gioco impedendoci i contropiede e azioni palla al piede.

Felice quel controllo di Brunetta, anzi esemplare, che dopo aver protetto la caduta del pallone con il corpo tocca a seguire escludendo l’intervento dell’avversario per poi correre e invitare Man a segnare con un passaggio calibratissimo. Alcuni minuti più tardi, intorno al cinquantacinquesimo, altro e ultimo contropiede del Parma concluso con un tiro fuori di poco. Poi solo Frosinone e un po’ di Buffon. Inutile stare a dar giudizi per quel volo, o caduta, contro il palo al novantesimo.

Comunque se un Canotto o uno Zerbin prima e un Tribuzzi e uno Charpentier fanno ciò che vogliono sarà bene riflettere sulle scelte da fare. Forse è stata la partita della vita, intanto l’hanno fatta contro il Parma.

Domenica che viene sarà bellissimo …

Va in vantaggio il Frosinone con Zerbin, pareggia Tutino, vantaggio di Man, pareggio di Charpentier.

Frosinone Parma due a due. Luca Tegoni