IL COLUMNIST di Luca Russo / BATTERE IL PISA PER RECUPERARE PUNTI ED AUTOSTIMA

(Luca Russo) – Il fondo si pensava di averlo toccato in occasione della sconfitta interna subita dalla Cremonese, ma il Parma si è messo a scavare e si è spinto ancora più in basso. E così dopo la delusione rimediata al cospetto dei grigiorossi, di batosta ne è arrivata un’altra contro la Ternana, non la più irresistibile delle compagini di cadetteria. O meglio: una neopromossa, quale è la formazione umbra, raramente riesce a fare la voce grossa quando si trova di fronte una squadra fresca di retrocessione che ambisce a ritornare rapidamente in massima serie. La Ternana, protagonista di un avvio di campionato per niente soddisfacente e segnato da tre sconfitte, un pareggio, quattro reti realizzate e dieci subite, ci è riuscita contro un Parma che di fatto è stato il copiaincolla di quello, disarmante, “ammirato” domenica scorsa. Il solito Parma coi soliti difetti già palesati nelle precedenti uscite: fase difensiva senza capo né coda che ci ha portato a incassare tre reti che sarebbero state evitabilissime se i difendenti avessero opposto un minimo di resistenza, gioco offensivo limitato alle palle lunghe (così arriva la rete dell’1-2 subito dopo il raddoppio dei rossoverdi) oppure ai lanci sulle corsie esterne per i laterali che poi lanciavano un’occhiata verso l’area di rigore trovandola sistematicamente deserta, svuotata dai movimenti probabilmente un attimino complessi che Maresca richiede, telecomandandoli dalla panchina (ma non sarebbe il caso lasciare maggiore libertà all’estro di questo gruppo, ammesso che ne abbia?), a chi partecipa alle sortite offensive. Questione di equilibrio e di praticità che al Parma evidentemente mancano, come testimoniano i numeri del match perso meritatamente al Liberati. I Crociati hanno prodotto più possesso palla degli uomini di Cristiano Lucarelli, 58% a 42%, ma tirato, crossato e dribblato di meno rispetto ai padroni di casa, lo stesso dicasi per i calci d’angolo battuti e le volte in cui i gialloblù sono stati colti in fuorigioco: tenere la palla più dei rivali serve a poco se la si giostra sulla linea dei difensori o la si indirizza sulle ali quando si trovano a distanza significativa dalle zone nevralgiche del rettangolo verde. Proprio il dato relativo al numero di fuorigioco fischiati al Parma, cioè zero, è la diretta conseguenza del suo gioco povero di scambi palla a terra alla ricerca della profondità, situazione nella quale è facile cadere nella trappola dell’offside, ma ricco di lanci lunghissimi ad appoggiarsi sul “centroboa” nella speranza che riesca a spremerne qualcosa di buono per giungere al gol. Nel calcio di Guardiola, al quale Maresca in qualche modo si ispira, l’attaccante è lo spazio; in quello del tecnico Crociato al momento l’attaccante è il vuoto che la fa da padrone nell’area avversaria quando il Parma ha la palla tra i piedi. Un vuoto che il mister farebbe piene a riempire con trame di gioco semplici o comunque con manovre e geometrie che siano alla portata dei suoi uomini, non potendogli chiedere di trasformarsi negli Xavi, Iniesta e Busquets che ai tempi erano a disposizione dell’allenatore catalano, ma che per ora è un vuoto a perdere. E la classifica ne risente: il Pisa, che è in vetta, dista 8 punti, l’Ascoli, che lo segue, è lontano 5 punti col Parma che intanto è scivolato al dodicesimo posto. Questo resta sempre il tempo della fiduciosa attesa di progressi che devono arrivare, non quello dei processi. Ma se si vuole evitarli, e archiviare un inizio di stagione che adesso sì possiamo definire quasi da incubo, occorre cambiare marcia. Già da domenica prossima, quando al Tardini arriverà il Pisa che fin qui non ne ha steccata una. Per il Parma battere la capolista significherebbe frenarne il tentativo di fuga e, soprattutto, recuperare l’autostima e la consapevolezza nei propri mezzi perse strada facendo in questo primo scorcio di campionato. Coraggio Crociati, il momento della svolta è adesso. Luca Russo

8 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / BATTERE IL PISA PER RECUPERARE PUNTI ED AUTOSTIMA

  • 23 Settembre 2021 in 19:06
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    battere la ternana per recuperare punti e autostima ,si e’ incantato il disco ……o violino zigà o violino zigà o violino ziga’ (ma vat la tor in tel cul) …accompagnami tuuuuuuu

  • 23 Settembre 2021 in 19:38
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    Poi dopo la sconfitta con il Pisa diremo ancora che dovremo battere la squadra con cui giocheremo la settimana dopo per recuperare punti e autostima e dopo la nuova sconfitta con questo allenatore folle andremo verso la serie C con giocatori che perderanno il 90% del loro valore.

  • 23 Settembre 2021 in 20:32
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    Sisi, il momento della svolta. Domenica saremo a -11 dalla vetta.

  • 23 Settembre 2021 in 23:53
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    Torniamo ai commenti dei soliti commentatori copia e incolla di quello che scrivevano l’anno scorso fino a marzo. Che la partita dopo era sempre quella della svolta..finché la svolta è stata in una bella pila di bida. Che è esattamente la stessa su cui stiamo puntando dritti filati.

  • 24 Settembre 2021 in 07:46
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    Io non sono un disfattista ma su una cosa concordo.
    Vista la situazione stare a guardare quanti punti mancano alla vetta mi sembra un po’ ridicolo, è come stare chiusi in un sommergibile e pensare quanto è in alto un aereo.
    Ahimè adesso i valori in campo sono ben diversi da quelli sperati (io però non ho mai creduto che noi fossimo l’ammazza-campionato…), certi titoli mi sembrano da persone che vedono una realtà parallela.
    Ho solo una convinzione: non siamo così grami.

  • 24 Settembre 2021 in 09:22
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    D’ora in poi non chiamerò in più
    l’allenatore del Parma col suo cognome e cioè. Maresca ma lo chiamerò RELIQUIA SANTA visto che lui in società è come una RELIQUIA SANTA🙏

  • 24 Settembre 2021 in 11:02
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    Insomma, battere qualcuna per recuperare punti e autostima…

    • 25 Settembre 2021 in 10:52
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      a caso ,basta che respira 😀

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