IL COLUMNIST di Luca Russo / IL CALCIO DEL PISA ANTEPONE IL SENSO PRATICO ALL’ESTETICA FINE A SE’ STESSA

(Luca Russo) – Due vittorie nelle prime due giornate ai danni di Bologna e Lecce, un 2-0 rifilato al Torino, il pareggio a reti bianche in trasferta contro la Lazio, la vittoria esterna per 2-0 al cospetto della Roma, il pareggio casalingo per 1-1 col Napoli e il 2-3 inflitto al Parma al Tardini. Se vi sembra il ruolino di marcia di una squadra in corsa per un piazzamento europeo, siete completamente fuori strada. Si tratta, invece, di alcuni dei risultati ottenuti dal Pisa durante la Serie A 1990/1991. Per i nerazzurri quel campionato si concluse con 22 punti, la terz’ultima piazza e la retrocessione in B: da allora in A i toscani non si sono più visti e per loro è iniziato un lungo girovagare tra Serie B, C, Dilettanti, fallimenti e rinascite. L’ultima delle quali siglata da Alexander Knaster, 62 anni, imprenditore britannico naturalizzato statunitense che acquisendo il 75% della proprietà del Pisa gli ha garantito la liquidità e le risorse necessarie per partecipare alla B nelle vesti di vera e propria favorita, togliendogli di dosso l’etichetta un po’ riduttiva di outsider. E i risultati, almeno finora, sono visibili a tutti: i ragazzi allenati, in modo a quanto pare eccellente, da D’Angelo comandano la classifica dopo aver fatto strike nelle prime cinque giornate disputate, conquistando altrettante vittorie e mettendosi in tasca 15 punti. L’Ascoli, secondo, viaggia a tre lunghezze di distanza, il Brescia terzo a quattro, il Benevento quarto a cinque e via via tutte le altre. Un andamento da promozione che è la diretta conseguenza della solidità societaria, del gran lavoro compiuto dal tecnico, delle intuizioni dell’area sportiva, governata dal ds Claudio Chiellini, fratello di Giorgio Chiellini, bravissimo nell’assicurarsi elementi del calibro di Lucca, Nicolas, Cohen e Nagy e naturalmente di chi poi va in campo. È grazie a questo mix di competenze che il Pisa sta correndo ad una velocità doppia rispetto alla concorrenza. Compresa quella del Parma che invece procede a marce basse e che domenica pomeriggio ospiterà al Tardini proprio la capolista. Una sfida ad elevato coefficiente di difficoltà sia sul piano tecnico che sotto il profilo emotivo. Quella di D’Angelo è una squadra che non fa del possesso palla il suo cavallo di battaglia: preferisce andare in aggressione alta sugli avversari per sottrargli il pallone e poi catapultarsi rapidamente in proiezione offensiva. Poco tiki taka, per intenderci, e una spiccata propensione alle verticalizzazioni e in genere a un calcio che anteponga il senso pratico all’estetica fine a sé stessa. Filosofia, questa, assimilata alla perfezione pure dalla difesa, granitica come poche altre: 3 le reti subite dalla retroguardia toscana, il miglior rendimento della cadetteria, farle gol è sulla carta impresa ai limiti del proibitivo. Con tali premesse verrebbe da dire che il Pisa rischia di rivelarsi il peggior avversario possibile in un momento così delicato per il Parma, ed in parte è vero: se i Crociati dovessero replicare quanto di brutto ci hanno mostrato contro la Cremonese e la Ternana, e cioè una difesa statica e disordinata e un gioco d’attacco limitato alle palle alte, difficilmente riusciranno a impensierire i nerazzurri. Sarà, inoltre, un test indubbiamente significativo per verificarne la tenuta nervosa, perché consapevoli che un passo falso li allontanerebbe ulteriormente dalle prime due posizioni, i Ducali potrebbero non reggere il peso dello scontro diretto. Ma in fondo forse è esattamente per questo che il Pisa potrebbe tradursi, al contrario, nel miglior avversario possibile per i ragazzi di Maresca: è in partite del genere che da gruppo si diventa squadra e da favorita sulla carta ci si trasforma in seria candidata alla promozione. Se c’è un’opportunità per diventare grande, eccotela servita Parma. Luca Russo

12 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / IL CALCIO DEL PISA ANTEPONE IL SENSO PRATICO ALL’ESTETICA FINE A SE’ STESSA

  • 25 Settembre 2021 in 11:01
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    “Se c’è un’opportunità per diventare grande, eccotela servita Parma”

    niente fa gia’ ridere cosi’

    l’anno prossimo per diventare grandi seviamoci un bel parma carrarese e dico carrarese mica micio micio bau bau ,povera parma che brutta fine

    • 25 Settembre 2021 in 13:24
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      Fermo restando che ognuno è libero di pensare e dire ciò che vuole e ci mancherebbe altro, mi piacerebbe se almeno qui potesse nascere un dibattito costruttivo, senza che si arrivi a divisioni interne e avendo in testa sempre che il bene del Parma viene prima di ogni altra cosa. Anche delle nostre convinzioni. Se il fuoco nemico uno se lo aspetta, quello amico è disarmante.

      • 25 Settembre 2021 in 15:35
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        Stai parlando del fuoco amico dei due americani ovviamente, se no fat curer, ti dico quelli che penso se è divisivo non lo so secondo me é fattoriale

    • 25 Settembre 2021 in 18:15
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      Siamo attualmente quattordicesimi
      Il Brescia ha vinto in casa dell’Ascoli e anche Inzaghi saluta la nostra
      ARMATA BRANCALEONE
      con il gesto dell’ ombrello.
      Se non si vince domani con
      FARSESCA ( lo chiamerò così )
      la farsa è servita.
      Arrivederci al prossimo anno
      ovviamente con
      FARSESCA
      RIBALTA e
      KRAUSE
      Il trio meravigliao
      sempre però se saremo ancora in 🅱️

  • 25 Settembre 2021 in 13:17
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    Spero che domani sera Maresca non sia più l’allenatore del Parma.
    Uno il cui credo è sempre stato “il calcio si deve adattare a me e non io al calcio” deve essere spedito a pedate.
    A lui del Parma non interessa nulla vuole solo dimostrare al mondo di essere un innovatore e un genio del calcio. Siccome non lo è, via lui e le sue canelle e valorizziamo i calciatori in rosa che sono il patrimonio del Parma. Presidente pensi ai suoi acquisti e valuti se questo omuncolo tutela il suo patrimonio oppure lo svilisce. La risposta segna il timing del licenziamento di questo sedicente allenatore.

  • 25 Settembre 2021 in 15:12
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    Ma a Krause piace fare Karakiri
    Ditemi un giocatore che con questo allenatore è aumentato di valore rispetto al prezzo pagato.
    Presumo nessunissimo anzi il prezzo dei giocatori e’ sceso in picchiata
    Più rimane questo allenatore con schemi folli e più il prezzo dei giocatori diminuirà
    con il Parma che più che pensare alla serie 🅰️ dovrai guardarsi di non scivolare in C
    A Krause si vede piace così.
    A Krause si vede piace il karakiri

  • 25 Settembre 2021 in 16:45
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    Siamo l’unica squadra di tutta la B con positivi al Covid, in una settimana abbiamo fatto fuori Man e Danilo. Non poteva beccarlo che so Correia o Valenti?No due titolari.Assumano la Meschi dal Barbieri come “Covid consulant” tanto un dirigente in più cosa cambia. Almeno ce ne liberiamo dal palinsesto della Rudarola.

  • 25 Settembre 2021 in 16:48
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    La zona retrocessione è a 3 punti. Quella promozione a 8 è potenzialmente 11. Lascio a Ribalta, ai “softuer” e algoritmi che usano per decidere acquisti e formazioni una risposta a questa banale considerazione.

    • 25 Settembre 2021 in 20:15
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      E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò.
      Quando la donna cannone d’oro e d’argento diventerà,
      Senza passare dalla stazione l’ultimo treno prenderà,avanti siore e siori american circus is our pink future

  • 25 Settembre 2021 in 17:42
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    Strano, eppure pensavo che il calcio “pane e salame” non fosse di successo, vero Maresca?

  • 25 Settembre 2021 in 19:29
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    Ascoltate le conferenze stampa di Maresca dopo
    Cremonese
    Ternana
    e rimarrete allibiti
    Dice le stesse identiche cose in fotocopia.
    Sono le stesse tali e quali conferenze stampa e dopo le sconfitte con il Pisa e la Spal saranno conferenze stampa ancora in fotocopia e non riuscirete a distinguere una conferenza stampa dall’altra.
    TUTTE UGUALI
    dove dirà le stesse identiche cose dette dopo Cremonese Ternana e dirà dopo Pisa e Spal.

  • 25 Settembre 2021 in 22:26
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    Maresca ha un curriculum di tutto rispetto:
    vice allenatore all’Ascoli,
    consulente di Montella
    allenatore dell’under 23 del manchester united.

    E’ una garanzia. chi lo critica è un disfattista, nemico della patria e causa delle sconfitte passate e future, ma siete orbi non le vedete che credenziali mostra e poi scusate si può esonerare il genio da Nobel per la Fisica che ha esperimentato con (in)successo la quantistica applicata al calcio: fai l’esterno destro e nel contempo il centrocampista ma nessuno sa dove sei nel momento in cui ti osserva …..e ne manco tu lo sai vero sohm????
    Comunque coraggio ed ottimismo: la palla è rotonda, la scintilla non è ancora scoccata, ci manca il guizzo, gli episodi ci hanno condannato, ci sono ancora tantissime partite da giocare (domanda ma solo per noi o anche per quelli che ci precedono e/o ci seguono?), il Parma tremare il mondo fa, è già promosso, noi dobbiamoo dominare il gioco… e via discorrendo….ma mi faccia il piacere SILENZIO E PEDALARE.
    Scherzi a parte l’allenatore va esonerato perchè è confuso ed inesperto ma la squadra è sopravvalutata e va rinforzata; manca un centravanti (inglese ha bisogno di tempo) mancano due centrocampisti ed un difensore ed i due esterni d’attacco non possono fare i solisti, ma mancano principalmente l’amalgama e l’alchimia ed il………GIOCO…..che non si comprano con i dollari e gli algoritimi ma che solo un allenatore rodato può dare e non un principiante volenteroso ma inesperto, meditate dirigenti meditate e… decidete asap.
    Come diceva Andreotti “ve la siete cercata”ma siete in tempo per rimediare.
    forza parma sempre.

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