LA SCOMPARSA DEL TIFOSO STORICO PAOLO BORELLI E IL RICORDO DI QUELLA BICICLETTATA A BRESCELLO L’ANNO DELLA D

(Gmajo) – Il sito ufficiale del Parma, assieme alle proprie condoglianze a famigliari e Comunità Crociata (cui ci stringiamo nel dolore pure noi), ha comunicato oggi la ferale notizia della scomparsa di Paolo Borelli, tifoso storico, in tutte le accezioni, essendo una delle anime della Fondazione Parma Museum, che tramandava, quando possibile, la tradizione del club attraverso racconti appassionati e non certo poveri di parole, con l’abilità oratoria di chi – stimato insegnante, ma anche apprezzato scrittore – sapeva come attirare l’attenzione soprattutto dei più giovani. Era anche una firma della Gazzetta di Parma che a propria volta lo ha ricordato sulla propria testata web e immaginiamo sarà così anche domani sulla versione cartacea su cui in anni recenti aveva riproposto con penna felice pagine gloriose della nostra squadra di pallone. La sua morte non è giunta improvvisa: era stata di fatto preannunziata già tre anni fa circa allorché gli venne diagnosticata la SLA: da allora i suoi tanti amici su Facebook erano informati direttamente da lui sull’evolversi di questa terribile malattia degenerativa e non era stato certo un bel segnale quando, con l’aggravarsi della medesima, aveva dovuto smettere di farlo. Tra le sue passioni anche il ciclismo: per cui in questo triste momento vorrei ricordarlo con un paio di foto e un video dal nostro archivio: immagini che lo mostrano con tutti i suoi amori sportivi: lo Stadio Ennio Tardini, la bicicletta e la bandiera dei Danè, primo embrione della tifoseria organizzata da Curva, fondato nel lontano 1973. L’occasione era stato il ciclo-tour che alcuni appassionati – nell’anno della D come Domodossola, con la benedizione della rinata società pane e salame molto sensibile al legame col territorio, in quei tempi ristrettosi nell’orgoglio della rinascita da araba fenice – avevano organizzato per andare in modo alternativo a Brescello a seguire lo strano derby con il Lentigione del 25 ottobre 2015. Momenti indelebili come la memoria per Paolo e tutto quello che ha fatto per il mondo Crociato. Gabriele Majo

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

3 pensieri riguardo “LA SCOMPARSA DEL TIFOSO STORICO PAOLO BORELLI E IL RICORDO DI QUELLA BICICLETTATA A BRESCELLO L’ANNO DELLA D

  • 16 Settembre 2021 in 15:47
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    Ciao Paolo,
    sarai sempre nei nostri cuori e al nostro fianco come già fatto in mille partite all’Ennio e in trasferta.
    Ci siamo divertiti con il nostro modo genuino di tifare e con il nostro cuore sempre a battere per quella maglia, dal lontano 73 fino a quando le forze te lo hanno permesso.
    Non ti dimenticheremo mai
    I tuoi Danè

  • 16 Settembre 2021 in 23:29
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    R.I.P. cuore crociato 🙁

  • 20 Settembre 2021 in 18:03
    Permalink

    Caro Paolo, ricordo con affetto quella sera in cui, durante una riunione della nostra associazione, fosti invitato ad entrare nelle nostre fila e tu lo facesti in punta di piedi, senza ostentare il tuo immenso sapere sulle vicende della maglia crociata, nonostante tu ne avessi tutti i titoli: dicevi di essere immensamente entusiasta di poter darci una mano nel divulgare ed esaltare la storia del nostro amato Parma Calcio e sorridevi felice, lasciando trasparire l’entusiasmo che ti animava e che ben presto avremmo conosciuto.
    Ed iniziammo subito ad apprezzare la tua dovizia e la tua meticolosità nel raccogliere dati, così come l’enorme capacità di relazionarti con il prossimo mentre ci stavamo rendendo conto che stavi diventando una delle colonne portanti del nostro gruppo, nonostante fossi l’ultimo arrivato.
    Che bello era restare ore ad ascoltare gli aneddoti sulla nascita del tifo organizzato a Parma, dopo i nostri incontri, e quanto mi mancano il resoconto delle tue interminabili ricerche o le lunghe dissertazioni sulle date, sui risultati e sugli ex giocatori che imbastivi con l’altro nostro “faro”, il compianto Massimo Zannoni.
    Ma il destino ti ha riservato un epilogo crudele, oltre che troppo prematuro e noi restiamo qui a farci cruccio di quello che avremmo potuto realizzare insieme e di ciò che avresti potuto godere nel farlo.
    Ed allora, che la terra ti sia lieve caro Paolo.
    Riservati un posto di prima fila su quella “ramata” dove sono assiepati tutti i nostri fratelli crociati che troppo presto ci hanno lasciato e abbraccia Massimo da parte nostra.
    Ci vediamo là!

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