CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / NEMESI PARMA


(Gianni Barone) – Il Parma si deve inchinare, ancora una volta – era già successo anche col Frosinone all’inizio del campionato – alla giustizia riparatrice (nemesi) che rimette le cose a posto e punisce qualche atteggiamento, non tanto di sdegno, quanto di presunta superiorità in occasioni mancate o fallite o peggio ancora sciupate. Ancora un pareggio, anche se stavolta, dopo l’ 1-1 per noi contro il Pisa, si è passati ad un 2-2 per loro, intesi come quelli della Spal, squadra non irresistibile per settanta minuti, che veniva dipinta come creatura votata al gioco, bello o meno bello che sia e che sarà, per volontà del suo tecnico giochista, fuochista, catalano Clotet, azzarderei scienziato o apprendista tale. In effetti gli spallini non hanno certo incantato per bellezza fino al 2-0 per il Parma, salvo poi riscattarsi per praticità, quando hanno riaperto la gara e inseguito il risultato raggiungendolo, in extremis, per la gioia e il gaudio del pubblico e dello stesso tecnico Clotet, che dall’esilio della tribuna dopo l’espulsione rimediata per proteste, ha esultato quasi avesse raggiunto la vittoria anziché il pari. In pochi giorni, per parte Crociata, si sono assoporati i diversi gusti del pareggio e si sono conosciuti gli effetti a livello conscio e inconscio e morale delle diverse valenze che un risultato di parità può generare. Si va dal punto guadagnato ai due punti persi in men che non si dica con tutte le banalità e le ambiguità del caso. Però in questa sorta di nemesi che punisce il Parma, non sappiamo se oltremodo o con giustizia fatale o fatalistica, s’inseriscono molti problemi irrisolti legati ad un gioco che non decolla e un progetto che tarda a rivelarsi e a far scoprire il suo vero volto, il tutto condito da qualche contraddizione di troppo. Tipo di una squadra che quando agisce di rimessa è pericolosa e colpisce, ma che quasi vorrebbe nascondere questa sua qualità perché non consona a ciò che ci si è proposti di raggiungere in termini di progetto tecnico di gioco mai decollato finora. In altre parole si è forti in contropiede, però bisogna prendere le distanze da questa sorta di atteggiamento non propositivo e vergognarsene quasi. Eppure i numeri ci dicono che la maggior parte dei goal del Parma non avvengono su azioni manovrare o di palleggio continuato ed insistito, ma di rapide e logiche – in virtù di caratteristiche di determinati singoli, Mihaila su tutti, ma anche l’attuale assente Man non è da meno – azioni veloci di rimessa, contrattacco, ripartenza, contropiede, chiamiamolo come vogliamo tanto la sostanza non cambia. Qui non si tratta – come insistono fino allo sfinimento certi giornali e giornalisti sportivi – di avere o meno totem come Buffon o Vazquez che da soli fanno la differenza (nei titoli ti devono sempre infilare l’uno o l’altro o entrambi, come se non esistesse altro, e solo per ragioni di cassetto), qui si tratta di aver un pelino in più di carattere tutti perché, come visto e dimostrato, anche i totem hanno un’anima e all’occorrenza sbagliano, eccedono, subendo gol o facendosi espellere (con recidiva) per fallo di reazione. Qui a furia di non guardare la classifica, qualcuno va predicando, si rischia di compromettere tutto e di perdere contatto con la realtà, che ci racconta di una squadra che ha bisogno di legarsi e di riuscire a collegare le tante individualità (figurine) che da sole non possono sempre risolvere o rimediare alle situazioni di emergenza o di difficoltà. Anche contro avversari che sembrano mediocri, ma poi non lo sono del tutto, ecco che ci scappano giocate come quella di Viviani che, su calcio di punizione, complice una deviazione, spiazza Buffon, che qualcuno non vorrebbe esente da colpe, oppure il sinistro dal limite di Colombo che non lascia scampo (come direbbe ogni valido cronista d’antan). Invece nella serata di Ferrara c’è anche spazio per criticare tutti e tre telecronisti – siano essi di Sky, di Danz, e finanche della monopattica Helbiz – i quali, chi per un verso e chi per in altro, non soddisfano e non incantano e non scaldano la platea di sportivi e tifosi parmigiani che lamentano e ravvisano nei loro commenti e cronache errori, omissioni e disattenzioni sicuramente da evitare perché fastidiosi per l’uditorio sempre più raffinato dei teleutenti e spettatori paganti. Ad esempio il telecronista di Helbiz deve ancora capire che Bonny è entrato al posto di Coulibaly e non di Busi, tanto per intenderci. Ma tant’è: in serate come quelle di Ferrara, dove si visto di tutto e di più, questi particolari passano sicuramente in secondo piano. Però, il rammarico nei tifosi rimane e le dichiarazioni post partita rilasciate da tecnico e giocatori non dissolvono dubbi ed incertezze per il futuro prossimo venturo dopo la pausa per le nazionali. E’ un Parma troppo embrionale e troppo altalenante nell’intensità e nella determinazione per essere considerato vero o capace a questo punto di una pronta risalita o di una svolta, per lo meno sul piano dei risultati visto che sul piano del gioco ancora sciopera o latita alquanto. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

15 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / NEMESI PARMA

  • 3 Ottobre 2021 in 10:15
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    Signor barone non è un fatto di nemesi, è un fatto di demoni interiori di allenatore, giocatori e società.
    La semplicità porta a serenità e risultati ma qui abbiamo uno che deve passare alla storia come innovatore del calcio, giocatori che sono in punizione ( vedi i rumeni), altri che hanno diritti quesiti da carriere passate e altri che sono in cerca d’autore e un Presidente che ritiene di aver diritto divino di vincere con le sue idee e prende dirigenti incapaci.
    Spiace dirlo ma serve un uomo forte, un allenatore di personalità, credibile per tutte le componenti, che metta ordine nel disordine assoluto. Ma tutti devono fare un passo indietro.
    In fondo per queste categorie menzionate si tratta solo di soldi e i soldi oggi vanno, domani vengono.
    Per i tifosi è qualcosa di diverso

  • 3 Ottobre 2021 in 12:14
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    “Giudicatemi in aprile” [cit.].

    C’è tempo…per andare in C.

  • 3 Ottobre 2021 in 12:21
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    Macchè è colpa del fuoco amico di russiana concezione,l’importante è che lui abbia l’accredito e gli altri paghino e cantino l’inno della gloria al diversamente americano, che se non ci fosse chissà dove saremmo

  • 3 Ottobre 2021 in 12:32
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    Oggi vorrei come Presidente Zamparini, Cellino o preziosi.
    I debiti li abbiamo già, ma almeno loro cambiavano allenatore molto velocemente, senza sfogliare la margherita.
    Nauseata da questa proprietà.

  • 3 Ottobre 2021 in 12:39
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    Una società che vince numero 4 partite in 14 mesi solari contando una retrocessione con 20 punti da ultimo posto e una eliminazione col Lecce in coppa Italia in casa è una barzelletta (in inglese ovviamente) poi se a loro piace essere presi per il culo da tutti a noi questo non va più giù. È ora di cambiare a iniziare da quel totale incompetente in panchina o fuori da maroni e andate a piantare il circo altrove.

  • 3 Ottobre 2021 in 12:42
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    Ad ogni buon conto, sull’espulsione di Vazquez vorrei far notare il fallo di Esposito. Non so, se sia stato nemmeno ammonito ma ricordo perfettamente il fallo nel primo tempo su schiattarellada giallo scuro nemmeno sanzionato.
    In altre parole doveva essere espulso anche il mediano della SPAL e invece zero.
    Gli arbitri stanno danneggiando la squadra ( il rigore di domenica scorsa e altre amenità) ma anche qui il fessaccchiotto spagnolo e i suoi adepti mica si fanno sentire. Si bevono le decisioni e le desgnazioni senza battere ciglio. Loro lo chiamano stile, io coglionaggine

  • 3 Ottobre 2021 in 13:40
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    Sono dieci anni che il cittadella gioca con contropiede e attacco delle seconde palle, lasciando il gioco in mano agli avversari.
    Sono diversi anni che vanno ai play off e sfiorano l’impresa con giocatori che prendono al massimo 40000 euro netti l’anno. Domanda : ha ragione il cittadella o il cialtrone che viene a insegnare teoria del calcio e ottiene risultati deludenti?

  • 3 Ottobre 2021 in 14:56
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    Ranieri dovrebbe andare al Watford. Il migliore è andato.
    Ho riletto le dichiarazioni di Maresca. Come direbbe Samuele Bersani troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane.
    La chiudo qui. Krause in un anno è riuscito a togliermi il gusto di seguire la squadra che seguo dal 1977.
    Grazie di tutto. Spero che abbia uguali risultati con le industrie americane e con le attività italiane. Di cuore.

  • 3 Ottobre 2021 in 15:25
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    Signor barone le sarei grato se mi rispondesse a questa domanda.
    Cerri ci starebbe in questa squadra?
    Davide Adorni, castagnetti, Dessena, pisseri ( in luogo di colombi), dell’Orco e la finisco qui sono peggio dei vari stranieri che kk e figlio hanno scelto su FIFA 21 e 22?
    Sono tutti di Parma o cresciuti qui magari costavano meno e ci tenevano di più.
    Gradirei una sua risposta

  • 3 Ottobre 2021 in 16:40
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    E il manager spagnolo ex Novara, con lo sguardo stanco sosia di Ampollini?

  • 3 Ottobre 2021 in 16:50
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    Meno male che la Rudarola imperterrita tiene alta l’attenzione aggiornando ragionieristicamente in modo zelante il “numero dei contagi” e i “dati in peggioramento”. Così facendo, il terrore della variante Delta e Mau mi fa dimenticare almeno per qualche minuto lo schifo che ci propina KK.

    • 3 Ottobre 2021 in 20:19
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      Ieri nella versione on-line era apparso un pietoso titolo “il Pisa ora è a -11” corretto poi velocemente con un altrettanto patetico “il Pisa si allontana”.
      Il Pisa… questi qua guardano il Pisa… ma ci rendiamo conto?

      Sono incazzatissimo: perchè questa è l’ennesima stagione di nervoso e tribolazioni che ci porteranno di questo passo a una complessa salvezza, sempre che qualcuno si renda conto in tempo del fatto che non abbiamo riserve degne di questo nome e che comincio a nutrire dubbi anche su qualcuno dell’11 titolare.
      Caro KK, l’anno scorso potevo perdonartela per vari motivi, quest’anno no. La bida la stai pestando tutta tu.
      Domenica c’è il Monza, messo male quanto noi. Spero che non cambino allenatore in settimana senò ci asfaltano. E poi sì che si ride…

  • 3 Ottobre 2021 in 21:15
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    Assumiamo Preziosi adesso che è “libero” almeno non vedremmo questo scempio. 4 vittorie in 14 mesi va ripetuto all’infinito perché fa impressione.

  • 4 Ottobre 2021 in 01:40
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    per fortuna che mi si criticavate ( andta a leggere i miei commenti ) quando in giugno dicevo che maresca non era un allenatore per una squadra che punta alla seie A ma un allucinante scommessa , che era il re degli esoneri sempre esonerato sia come primo ( ascoli camuffato ma primo ) che come secondo allenatore tranne nelle giovanili del city ma valore zero ……………mi sono preso del reggiano dai soliti c…ni che ci adesso sono spariti ………..improvvisamente ve ne siete accorti tutti, ancora non vi siete accorti di RIBALTA …………… non avete compreso il suo vero valore altro che carli !! .spero che ci arriviate presto ribalta vi ricordo e’ colui che disse che sa come si vince in serie B lo disse alla prima conferenza stampa per cui kalma ( un etor bon ) ragazzi ad aprile saremo primi !!!!!………..e poi guardate loro hanno sempre detto che a parma vedreremo del bel gioco mica hanno detto di chi per cui anche della cremonese pisa benevento ecc mica hanno detto del parma

    • 4 Ottobre 2021 in 09:19
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      tranki i soliti coglioni che ti davano del reggiano li ho visti ai petali a mangiar lo gnocco fritto ,previdenti !

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