IL COLUMNIST di Luca Russo / TUTTO E’ POSSIBILE. IN UN SENSO O NELL’ALTRO…

(Luca Russo) – Dieci i punti che ci separano dalla vetta, sette quelli dalla promozione diretta e otto il margine di vantaggio sul Pordenone fanalino di coda. La sconfitta per 2-1 rimediata allo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria ci consegna una situazione di classifica in virtù della quale si può affermare che tutto è ancora possibile, in un senso come nell’altro. Il Parma è ancora in corsa per la promozione diretta, ma a dispetto delle ambizioni di inizio stagione deve anche dare un’occhiata allo specchietto retrovisore, perché è un attimo ritrovarsi a lottare contro qualcosa che non si era messo in preventivo. La terza sconfitta in campionato racconta molto di più di quel che potrebbe emergere analizzando la graduatoria. La Reggina ha meritato i tre punti, però non le abbiamo reso la gara difficile, insomma per limiti di gioco e caratteriali nostri non se l’è sudata e ha quindi ottenuto il massimo col più classico dei minimi sforzi. La sconfitta subita per mano dei ragazzi allenati dal bravo Aglietti non è l’ennesimo incidente di percorso di questo primo scorcio di annata, ma esattamente figlia del percorso fin qui compiuto dai Crociati. A due mesi dal via alle danze il Parma stenta a capire e a farci capire quale squadra potrà essere. Per adesso regnano confusione e imprecisione, si vedano il disordine tattico col quale ci difendiamo dagli assalti avversari e l’assoluta mancanza di idee quando si prova a creare qualche occasione buona nell’altra metà del campo. A vedere giocare i nostri si ha la sensazione di essere catapultati in una dimensione senza tempo, governata dall’attesa di qualcosa che assomiglia a un miraggio. I gialloblu attendono, direi quasi passivamente, la scintilla che li faccia entrare finalmente dentro questo campionato. Noi, semplicemente, che diventino una squadra nella quale riconoscersi, sia quando si vince che quando si perde. È questo l’aspetto più frustrante delle prime nove giornate di campionato: nessuno di noi può trovare in questo gruppo qualcosa in cui si può identificare, nemmeno a margine di una sconfitta. Al Parma mancano un’identità e una personalità che gli permettano di non subire l’andamento delle partite, di indirizzarlo nei limiti delle proprie possibilità e di raddrizzarlo qualora si mettessero nel verso sbagliato. Ora come ora la Serie A è un pensiero proibito. Questo, tuttavia, è pure il momento di mettere in cantina le parole, rimboccarsi le maniche, lasciare spazio ai fatti e iniziare seriamente a credere che ciò che vorremmo è ancora realizzabile. Luca Russo

2 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / TUTTO E’ POSSIBILE. IN UN SENSO O NELL’ALTRO…

  • 25 Ottobre 2021 in 00:39
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    Perchè non si ha il coraggio di dire che l’allenatore è sbagliato, dato che non conosce la B, e che la squadra è assolutamente inadeguata per la promozione e pure per i playoffs? Siamo senza centrocampo, con un attacco che si regge sui chiari di luna dei due rumeni e una difesa che è rimasta praticamente la stessa nei centrali del sciagurato anno scorso.

  • 25 Ottobre 2021 in 08:59
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    Perché non avete i maroni di dire ESONERO?????
    Tutti a nascondersi dietro questo abominio della pazienza, dei giovani, della scintilla. Cosa deve andare peggio per mandare via a CALCI questo circo di incompetenti che da 18 mesi ci stanno portando in serie C?

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