IL COLUMNIST, di Luca Russo / CLOTET E’ UN TIPO DA PREMIER LEAGUE, MARESCA DA LIGA
(Luca Russo) – Da una parte la voglia di sorpassare “quelli da battere”, dall’altra il desiderio di non perdere contatto col sogno della promozione diretta e di ritornare al successo dopo tre gare di vacche magre. La sfida tra la Spal, che vorrebbe fare lo sgambetto alla big della cadetteria, e il Parma, chiamato a riscattarsi da un avvio di stagione poco promettente, in programma tra ventiquattro ore sarà anche questo. Ce lo indica la classifica: estensi quattordicesimi a 7 punti, Crociati appena avanti con 8, a due punti dalla zona play off e addirittura a sei lunghezze dalla seconda piazza. Al momento si tratta di uno scontro diretto a tutti gli effetti, alla vigilia della stagione non lo avremmo definito in questi termini. I biancoazzurri non hanno l’assillo della promozione e possono giocare con la testa e le gambe libere dal peso di un obiettivo così grande che l’anno scorso gli ha impedito di brillare come ci si aspettava. I risultati si vedono sul campo e nelle prestazioni di alcuni singoli. La sorpresa è Colombo, attaccante di proprietà del Milan, autore già di tre reti, diventato in poco tempo uno dei calciatori più apprezzati, se non il più apprezzato in assoluto, della tifoseria spallina. Gli fa concorrenza Federico Viviani, timoniere e play della linea mediana, specializzato nei calci da fermo e in ottimi rapporti col gol: a 29 anni in Emilia potrebbe aver trovato la sua collocazione ideale. Non sugli stessi livelli Seck, centravanti abile a saltare l’uomo, molto performante negli strappi e negli allunghi, ma poco preciso al tiro. Nel complesso la Spal è una squadra che il suo lo sta facendo. Cosa che evidentemente riesce difficile dire del Parma. In queste prime sei giornate di B ai Crociati sono mancati ordine, equilibrio, compattezza e concentrazione: spesso li abbiamo visti lunghi, sfilacciati e in balia della partita più che in gestione o controllo della stessa. Tra una fase difensiva con troppi passaggi a vuoto, un centrocampo poco fluido in quella di costruzione e un reparto d’attacco che l’area avversaria tende a svuotarla invece che a riempirla, i gialloblù hanno messo in mostra dei limiti inattesi: da chi ambisce alla massima serie è giusto attendersi un rendimento diverso. Gli estensi interpretano bene la filosofia di gioco del proprio allenatore Clotet, che predica pressing, velocità, inserimenti e verticalizzazioni. Maresca preferisce comandare l’incontro col possesso palla e un calcio ragionato, ma le sue idee non hanno ancora fatto presa sul gruppo. Volendo azzardare dei paragoni, Clotet è un tipo da Premier League, Maresca un tecnico da Liga. Quali che siano i modelli a cui si ispirano, la sensazione è che al Mazza si assisterà ad una match di potenziale alta classifica di B che il Parma dovrà far suo se vorrà uscire dagli equivoci di questo primo scorcio di torneo. Luca Russo
Che dire, un partitone 🤭 immagino lo share
Praticamente due tecnici sbagliati per la B.
Clotet non lo so ma avendolo scelto Cellino di sicuro sarà meglio di quello scelto da KK. Maresca è perfetto a casa sua, o dovunque lontano da qui. E intanto oggi altro sabato col mal di stomaco e l’incazzatura prima di cena.