IL COLUMNIST di Luca Russo / AVVICENDAMENTO NECESSARIO
(Luca Russo) – Nulla di personale contro Maresca, intendiamoci. Un avvicendamento in panchina era però necessario. Lo imponevano la nostra situazione di classifica e la ferma volontà di anteporre il bene del Parma davanti a tutto e tutti. Inizio questo articolo più o meno come ho chiuso quello precedente. E’ la cronaca a suggerirlo: Enzo Maresca è stato esonerato, al suo posto Giuseppe Iachini. Il tecnico originario di Pontecagnano, in provincia di Salerno, paga un avvio di stagione a dir poco deludente, quattordicesimo posto in B, quattro vittorie, cinque pareggi, quattro sconfitte, diciassette gol fatti, diciotto subiti, a quattro lunghezze dalla zona playoff e solo tre di vantaggio sui playout. Un ruolino di marcia per nulla allineato né alle ambizioni del club né ai costi che questo sta affrontando per sostenerle. Ricordiamolo: a quota 32,5 milioni, il monte ingaggi del Parma è il più alto della cadetteria, solo il Monza, con 21 milioni, ci si avvicina. Il cambio della guida tecnica era necessario per mettere in sicurezza un “investimento” di questa portata. E anche per tentare di restituire alla piazza una squadra in grado di assecondarne la voglia di riassaporare la Serie A. E infatti poco comprensibile che una corazzata come la nostra sia quattordicesima in classifica e soprattutto ancora priva di un’identità di gioco riconoscibile dopo tredici giornate. Se delle rivali possiamo elencare pregi e difetti, del Parma non si riesce a dire cosa non va (ma sappiamo che è tanto), cosa va (pochissimo, evidentemente), né cosa è né cosa potrà diventare. Un gruppo senza meta che, però, non ci dà nemmeno l’impressione di essere in viaggio, fermo al palo, inchiodato alla sua stessa “grandezza”, sproporzionata per la categoria, in virtù della quale probabilmente ha avuto la presunzione di potere imporsi sulla concorrenza senza sforzarsi troppo. Presunzione, appunto.
Che unita alla flemma, alla scarsa applicazione e alla concentrazione a targhe alterne “ammirate” in questo primo scorcio di stagione ci ha portati più vicini alla zona retrocessione che a quella promozione. Iachini dovrà rimediarvi, trasformare il gruppo di calciatori Crociati in una squadra in grado di reggere il confronto con le insidie della cadetteria e sfatare un tabù: dal 2018 chi è sceso in B ha impiegato due o più anni per risalire in A, l’ultimo a ritornare immediatamente in massima serie è stato il Verona nel 2018. Mister, ci pensi lei ad aggiornare questa statistica riportando immediatamente il Parma nel club dei grandi. Luca Russo
Caro sig. Russo, lo dico simpaticamente: io e lei non potremo mai andare d’accordo, ma perlomeno se ci troviamo in trattoria avremo tanti argomenti di cui discutere.
Noi saremmo una corazzata? Con Cobbaut e Osorio in difesa, un centrocampo composto da 2 persone (due) e l’attacco con Inglese e Beneckizxhiak o quel che è?
E come riserve Busi e Sohm attenzione.
Io mi accontenterei di tirare Gennaio in attesa di nuovi arrivi e soprattutto nuove partenze, almeno adesso, teoricamente, l’allenatore ce lo abbiamo. Mi basterebbe vederli correre, sarei già felice.
E non nascondo che se silurano anche DS e compagnia non sarebbe una cattiva idea.
Come on KK, convincimi!
Credo però che ci accomuna la passione per questa squadra, senò non saremmo qui!
Partendo dal fatto che non tutte le colpe siano di Maresca, ma che vadano divise in parti uguali tra Presidente depositario delle linee guida, General Manager e Direttore Sportivo come esecutori, pensando che il grave errore dell’allenatore, sia stato quello di avvallare una campagna acquisti pessima, dove scarseggiano centrocampisti bravi nelle due fasi e terzini di ruolo,indispensabili nella costruzione e credendo di sopperire a tale mancanza con cervellotiche interpretazioni dei ruoli più o meno avveniristiche, penso che Maresca con poca dignità, abbia accettato tutto questo facendosi forte dei tre anni di contratto, invece di andarsene sbattendo la porta, come altri suoi colleghi più c….ti hanno fatto. Ora il dilemma diventa, appurato che la squadra ha qualche deficit e che a Iachini sono stati promessi rinforzi nei punti nevralgici, perché lui da solo non basta, chi farà gli acquisti? Ho grossi dubbi ma spero di sbagliarmi……
Dopo quattordici giornate esoneri l’allenatore.
Dopo quattordici giornate ti rendi conto che il famoso “progetto tecnico” non è partito.
Quindi cambio di allenatore.
Cambia anche il progetto tecnico?
Per i comuni mortali qual’è questo progetto tecnico?
E ora con Iachini resta uguale?
La poca trasparenza da quando la nuova guardia sta tenendo le redini di questa squadra non cambia forma…
Molto probabilmente le priorità societarie sono altre…
Va beh aspettiamo altre quattordici giornate, o fotocopia di decisioni viste in precedenza… solo il tempo darà le opportune risposte.
Il vocabolo “progetto”, abusato insieme al “cronoprogramma” di contiana adozione, serve solo a giustificare il fallimento presente, acquistando tempo, nella speranza di un risultato futuro.
L’unico progetto qui è la costruzione del nuovo stadio.
Per il resto il calcio è fatto di risultati presenti, non di progetti futuri.
L’esonero di quello la’, è figlio di malumori della città in tutte le componenti e della necessità della proprietà di avere almeno un minimo di credibilità sportiva per arrivare al risultato extra sportivo.
Il prossimo scarificato sarà inevitabilmente Ribalta con il suo costosissimo contratto.
Io continuo a chiedermi come sia possibile mantenere la squadra e la società con questi costi abnormi, con fuori rosa dalla serie A a libro paga, allenatori esonerati e giocatori comprati a peso d’oro.
Speriamo bene.
Infatti… il famoso “progetto” quale sarebbe???
Lo stadio?
La squadra sembra abbandonata a se stessa ma già dal campionato precedente…
Sono cambiate diverse pedine senza apportare risultati di sorta alcuna, continuare a non comunicare, all’assenza di relazione tra società e tifoseria ( se i tifosi contano ancora qualcosa …) tra società e squadra? Non so ma nutro forti dubbi ( parere personale).
Aspettiamo di vedere se cambia qualcosa, magari mi sbaglio visto che sono una semplice tifosa che sta assistendo a un crollo indegno di una squadra che pur navigando nel mare nero continua ad amare e sostenere…
E’ ridicolo il fondo di Brugnoli di oggi sulla Rudarola. Premio “bec ad fer”. Mentre noi dal giorno zero si diceva che la scelta di Maresca era una follia allo stato puro lo strisciato bianco e nero non più tardi della settimana scorsa scriveva che “per il progetto bisogna dare tempo a Maresca”. Oggi ha il coraggio di chiosare “decisione ormai inevitabile”. Ecco se siamo messi male come siamo la colpa è anche di questi personaggi
Adesso calcio nel deretano a giovani stranieri di belle speranze e un mercato non di riparazione, ma di costruzione fatto di mestieranti italiani esperti, brutti, sporchi e cattivi. La B la vinci così, poi in A devi rifare la squadra. Punto. L’augurio è che dopo Maresca tocchi anche allo spagnolo fare armi e bagagli o almeno gli sia affiancato un Perinetti o un Sabatini che faccia lui però il mestiere.
Iachini è una brava persona e un grande professionista con grandissima esperienza in serie B.
Eppure non condivido affatto tutta questa soddisfazione nell’esonero di Maresca perchè ritenere lui l’unico responsabile di questa situazione significa continuare a non voler guardare in faccia la realtà.
Sento ancora parlare di corazzata, ma al massimo questo Parma potrebbe essere assimilato alla celebre “corazzata Potemkin” (nel senso di cagata pazzesca). Stabilire il valore di una squadra solo da prezzo dei cartellini è purtroppo un errore da principianti, specie se l’incompetenza della propria dirigenza ha gonfiato esageratamente con valutazioni erronee, i cartellini ed i relativi stipendi di gente grama come appunto i vari Busi, Valenti, Brunetta, Man, Mihaila, Sohm, etc.
Iachini è un allenatore esperto ma siamo sicuri riuscirà a trasformare il metallo in oro?
Sarà sufficiente la sua presenza a trasformare una banda di scarsi solisti in una vera squadra di calcio?
Io temo di no. Servirà tempo per plasmare una nuova idea di calcio, per trasformare la rosa in un nuovo progetto sportivo che dovrà puntare su altri calciatori, magari pescando inizialmente sugli esclusi eccellenti presenti in rosa (Iacoponi, Sprocati, Siligardi, Laurini) che potrebbero fare molto bene in serie B.
Ma soprattutto con questa scelta si è deciso di bocciare il progetto sportivo estivo avallato con tanto impegno dal nuovo DS Ribalta che a questo punto dovrebbe essere allontanato insieme a Maresca perchè quanto meno corresponsabile del mancato decollo del progetto.
Ora in buona sostanza partirà con Iachini il progetto che avrebbe dovuto essere intrapreso in estate da una società che voleva subito puntare alla promozione.
Ma partirà con diversi mesi di ritardo, con una costruzione dell’organico da gestire in una finestra di mercato debole come quella invernale con la pressione del risultato a tutti i costi e con i rischio di alimentare nuove spaccature nel gruppo dirigenziale come avvenne lo scorso anno con D’Aversa.
Non c’è molto da stare allegri caro Luca Russo, facciamoci il segno della croce e speriamo bene.
Mettiamola così. Se Iachini mantiene la propria media punti in Serie B (1, 61 a partita) chiudiamo a quota 57/58 e centriamo i play off come 5/6 in classifica.
Questo dicono le statistiche storiche.
La storia è maestra di vita, già ma solo per chi è in grado di intendere la lezione, in soldoni la lezione sportiva crociata recente racconta che la rilevanza dell’investimento finanziario è purtroppo inversamente proporzionale al risultato sportivo, il progetto Atalanta è miseramente naufragato ma rimangono in gioco tutti i suoi sostenitori, in un continuo oscillare fra Scilla (nuovi prospetti) e Cariddi (gente di categoria) questi ultimi pare che li abbiano promessi a Iachini ma …D’Aversa docet…
Si cambia capitano ma sarà arduo navigare verso la serie A e tenere la rotta con una barca che fa acqua da tutte le parte cui mancano due centrocampisti, un centravanti ed almeno due difensori e fanno cinque….titolari ) forse se i fuori rosa sono allenati e con la sessione di gennaio (non sempre agevole) si può in parte rimediare….forza Parma,
Il progetto tecnico è evidente sia cambiato, il calcio che maresca ha in testa (e che probabilmente può esistere solo li) è molto diverso da quello proposto con alterne fortune (per essere generosi) da Iachini. Probabilmente non se ne sono neppure resi conto, hanno deciso di cambiare e hanno scelto uno dei più noti tra quelli a casa, il casino organizzato continua.
A parere mio la rosa non è completa soprattutto per aver seguito i deliri di maresca che gioca con 1 centrocampista vero e proprio ma al di là di qualche acquisto sbagliato (come capita a tutti) è competitiva per la promozione, ci sono 5-6 giocatori che potrebbero giocare in squadre di serie a che lottano per salvarsi
Condivido l’analisi di Gabriele. Aggiungo che il contratto di un anno e mezzo mi sembra già proiettato alla seconda stagione di B. Come a dire, se quest’anno non va, sono pronto per l’anno prossimo.
A riprova di quello che dice, oggi i primi rumours di mercato parlano di interesse per behrami. ( a me interessa più sua moglie). A prescindere che ciò sia vero, è però chiaro che avremo una netta inversione di rotta. Con costi in calo.
La Rudarola rosa spiega bene chi ha “scelto” Maresca…
Oliver uno che di calcio se ne intende
A mio parere una squadra non la fanno i nomi e se l’anno scorso siamo retrocessi di brutto forse un motivo ci sarà….quanto poi ai giocatori di serie superiore se togliamo Buffon e forse se ben allenato Vasquez non ne vedo proprio, ma il calcio è bello perchè non è matematica e quindi ognuno la pensa come meglio crede…i due rumeni se la cantano e se la suonano da soli ma non si integrano facilmente per cui non sarei così certo del loro alto valore d’altronde se D’Aversa Man lo panchinava pur esssendo il PARMA in caduta verticale un motivo ci sarà, comunque sempre forza Parma e speriamo che il duro Jachini sfoderi la bacchetta magica.
Come si cambia idea rapidamente, eh? Eppure fino a un mese fa l’articolista scriveva peste e corna sul “fuoco amico” contro Maresca. Meglio tardi che mai.
Comunque non abbiamo una squadra schiacciasassi perchè il problema non era solo Maresca. Semplicemente ora c’è un tecnico famoso per cavare il sangue dalle rape.