IL COLUMNIST di Luca Russo / SIA D’ESEMPIO IL PARMA DI CARMIGNANI

(Luca Russo) – Metti un bar sulle Rive di Trieste a due passi dall’Adriatico. Un caffè, che da queste parti si può chiamare anche Capo in B e in qualche altro modo. Quattro tavoli più avanti due uomini sulla cinquantina “grattano” senza sosta alla ricerca della vincita istantanea che può cambiare la vita o perlomeno renderla più leggera. Fuori il freddo che non t’aspetti, nemmeno se sei qui nel profondo NordEst (che in realtà non è Nord e nemmeno Est) ad inizio dicembre, la pioggia che bagna la calma olimpica di una serata interlocutoria in attesa degli schiamazzi natalizi e il mare che col suo movimento compassato concede un ballo alle barche in marina che lo assecondano. Alla tv parte una canzone: è “Sometimes you can’t make it on your own” degli U2. E la mente non può che correre al ricordo di quel video che realizzai nel 2005 pochi giorni dopo lo spareggio di Bologna per celebrare l’impresa del Parma di Carmignani, capace di guadagnarsi la permanenza in Serie A al termine di una stagione a dir poco tribolata che iniziò con auspici ed obiettivi di tenore assai diverso. No, non sto pronosticando che questa annata ci costringa a lottare per non retrocedere come quella annata. Ma quella annata può essere d’esempio ai ragazzi di Iachini perché questa annata ne assuma le sembianze per quanto accadde in coda, ovvero nella capacità di centrare un obiettivo che via via diventava sempre più difficile da mettere nel mirino. Allora i Crociati dovettero rendersi conto ben presto che i piani della vigilia non potevano essere rispettati ed ebbero la maturità, la saggezza e la forza per accettare l’idea di competere per un traguardo differente da quello per il quale si erano preparati. I Crociati di oggi sono chiamati ad un compito simile: il raggiungimento della massima serie non sarà la cavalcata trionfale che in tanti immaginavano ai nastri di partenza, ma una lunga rimonta che inevitabilmente presenterà insidie e passaggi a vuoto da neutralizzare con filotti di vittorie e prestazioni convincenti. Ce lo impone la classifica. Il primo posto dista dodici punti, la seconda piazza undici, la zona playoff cinque e il nostro prossimo avversario, l’Ascoli, ci precede addirittura di sette lunghezze. Altro che promozione diretta, per il momento. A proposito di Ascoli, il rendimento dei marchigiani ci racconta di una formazione che potrebbe togliersi lo sfizio di restare in corsa per la massima serie fino al termine della stagione: sette vittorie, quattro pareggi, quattro sconfitte, un reparto offensivo ispirato che fin qui ha realizzato 21 reti e una difesa non propriamente ermetica che di gol ne ha subiti 18, ma che più o meno ricalca lo score delle migliori squadre della categoria. Nelle ultime cinque gare, tre vittorie e due pareggi per gli uomini di Sottil. Numeri, questi, che non lasciano spazio a dubbi: per ottenere l’intera posta in palio contro i bianconeri servirà il miglior Parma possibile, un Parma di carattere, personalità, gamba e tecnica che sia in grado di superare i propri limiti e giocare con profitto sui difetti dell’avversario. Esattamente come sapevano fare i Crociati del 2005. Ecco, il piglio garibaldino e la voglia di non darsi mai per vinti (ricordate Capitan Cardone sotto la Nord a caricarci con quel “noi ci crediamo” al fischio finale dello spareggio d’andata?) che permisero al Parma di Carmignani di evitare la retrocessione servirebbero al Parma di Iachini per conquistare la promozione. La qualità non è la stessa, ci mancherebbe. Ma la personalità di Buffon, Danilo, Schiattarella, Vazquez, Tutino e Inglese può aiutarci a seguire le orme di quella squadra che fece sognare ed esplodere di gioia Parma e i parmigiani.

12 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / SIA D’ESEMPIO IL PARMA DI CARMIGNANI

  • 3 Dicembre 2021 in 11:07
    Permalink

    Carmignani????Ma il “progetto” giovani baldi e stranieri da “valorizzare” con un allenatore “giovane” e innovativo che parla bene inglese?Adesso parliamo di Carmignani?Magari di Beretta e il suo catenaccio (che però si salvò a differenza di KK). Suvvia. Puntiamo a gennaio su qualche altro “prospetto” scoperto con le app (in particolare proveniente da squadre che giocano dal basso, ovviamente straniere) e magari ripetiamo fino alla noia che Busì “va aspettato”, come Sohm che cavoli in teoria con la app doveva essere Anguissa…..

  • 3 Dicembre 2021 in 13:01
    Permalink

    Ahahah, ma spol dér un lavor compani?, guerda mi tireris a ma al perma ed sereni elore, ahahah, co dit luméghe

  • 3 Dicembre 2021 in 13:28
    Permalink

    Va bene, ok, ammettiamo pure il paragone e la speranza.
    Ma quel Parma era ben diverso. I giocatori erano sicuramente “meno bravi” degli altri, la classifica lo dimostrò, ma Carmignani fu talmente bravo a compensare la pochezza tecnica con la grinta e la “ferocia” agonistica”.
    Qui sig. Russo si tratta di INSEGNARE A GIOCARE A CALCIO a determinati elementi, che mancano completamente dei fondamentali per affrontare questo sport.
    Occorre imparare a passare la palla, a crossare, a tirare i corner, a marcare, e occorre farlo da zero.
    Tutti noi ci auguriamo che Iachini ci faccia un miracolo, ma se in rosa 5 o 6 elementi sono di categoria e gli altri non hanno le basi è ben dura, perchè anche se ci metti la grinta diversamente da 15 anni fa non basterebbe perchè manca la sostanza.
    Io giocavo negli amatori. Ero oltre il balordo. E c’era poco da fare: non ero capace! Qualche volta ho giocato bene, ma si vedeva che ero troppo al di sotto degli altri per competere. E da noi di Gaio74 in campo ne vedo almeno 8… tanti, troppi.
    Oltre a quelli a cui palesemente non frega più nulla di questa maglia, ma questo è un altro discorso.

    Ultima cosa: nel 2005 alle spalle c’era una dirigenza seria, forse provvisoria, forse con pochi soldi, ma seria. E non è secondario.

  • 3 Dicembre 2021 in 13:54
    Permalink

    Quindi ci salviamo allo spareggio con la Spal?

    • 3 Dicembre 2021 in 19:20
      Permalink

      Al momento io parlo di retrocessione diretta.

    • 3 Dicembre 2021 in 21:36
      Permalink

      Secondo me andiamo giù come una fucilata, è la fotocopia del campionato scorso

  • 3 Dicembre 2021 in 14:51
    Permalink

    Con Lazzari e Stefrezza ci mandano in D non in C.

  • 4 Dicembre 2021 in 02:20
    Permalink

    Sarà durissima salvarsi

  • 4 Dicembre 2021 in 03:14
    Permalink

    Obiettivo deve essere solo la salvezza mai creduto alla promozione diretta al massimo credevo ad una qualificazione playoff sofferta ma dopo aver guadagnato la permanenza in b

  • 4 Dicembre 2021 in 07:13
    Permalink

    Ma ci sta….Russo ha romanzato un po’( Trieste, il bar sul mare, gli U2) e poi un pizzico di nostalgia col Parma di Carmignani. Lo ricordo bene quel campionato. Inguardabili nel gioco. Tartassati dagli arbitri (Lecce..?!) e società provvisoria che per forza doveva essere seria. Abbiamo avuto culo. I due gol nello spareggio( ginocchio e stinco) lo confermano. Opinione personale , ci mancherebbe.

  • 5 Dicembre 2021 in 00:08
    Permalink

    Andiamo giù secchi come un chiodo, non ci sarà neppure bisogno dei play out. Giù diretti… è troppo grande il divario fisico e di corsa con tutte le altre squadre

    • 5 Dicembre 2021 in 02:09
      Permalink

      Lo temo anch’io

I commenti sono chiusi.