IL COLUMNIST di Luca Russo / POCHI I GOL REALIZZATI, MOLTI QUELLI SUBITI
(Luca Russo) – L’attuale posizione di classifica, una quindicesima piazza distante anni luce dalle aspettative dichiarate ai nastri di partenza della stagione, il Parma la deve a due fattori che sono la diretta conseguenza di quello che ci ha mostrato finora. Il riferimento è ai pochi gol realizzati e al numero leggermente alto di reti subite. Nulla di sorprendente se si parla di una squadra che ha un approccio soft alle partite, che risponde con un atteggiamento flemmatico agli episodi che le fanno svoltare in senso negativo e che ad oggi non è riuscita ad esprimere nulla di meglio che un calcio lento, prevedibile e inconcludente poco adatto alle battaglie senza quartiere che normalmente fanno della cadetteria una rassegna per gente disposta a gettarsi oltre ogni ostacolo e difficoltà pur di centrare gli obiettivi prefissati. Tra i due problemi, però, quello che incide di più sulla graduatoria, pessima, che ci ritroviamo è la scarsa precisione quando c’è da indirizzare la sfera alle spalle del portiere rivale. I 20 gol incassati restano tanti, troppi per chi aspira ad essere la squadra da battere della categoria, ma non sono molti di più rispetto ai 19 presi dal Brescia terzo, ai 16 del Benevento quarto e ai 18 dell’Ascoli sesto. I 18 segnati, invece, sono piuttosto pochini e lontani dai 23 del Pisa, dai 29 del Lecce (che a noi ha rifilato un poker che non abbiamo ancora metabolizzato) e dai 27 di Brescia e Benevento. Il motivo? In relazione ai volumi di gioco modesti prodotti, il Parma crea un numero sufficientemente accettabile di occasioni per trovare la rete, il fatto è che concretizza meno di quello che dovrebbe. Viene da chiedersi se sia più allenabile la capacità di costruire palle gol o il senso del gol. Nel primo caso, detto che si può sempre fare meglio, i Crociati se la cavano. Ciò in cui difettano è la seconda specialità. Al momento nessuno dei centravanti in rosa ha dimostrato di avere una gran confidenza con la porta avversaria. Ce lo conferma il numero totale di marcature realizzate dalla linea mediana, laterali compresi, che risulta maggiore rispetto al bottino messo insieme dalle punte che compongono il reparto offensivo. Mentre Bonny, Benedyczak, Inglese e Tutino hanno raggiunto quota 7, Man, Mihaila, Juric e Vazquez sono già in doppia cifra a 10. Un pacchetto avanzato così poco profilico non fa rima con promozione, che sia diretta o ai playoff. Ma un mercato invernale coerente con le indicazioni giunte dal campo può correggere la nostra mira e garantirci le vittorie indispensabili per recuperare lo svantaggio accumulato e arrivare allo striscione del traguardo a braccia alzate. Luca Russo
Possiamo smetterla di considerarci la squadra da battere? Lo ha spiegato bene Danilo perchè.
Che scoperte che state facendo!!!!