CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / AMLETO SIMY AL PARMA: TO BE OR NOT TO BE
(Gianni Barone) – Essere o non essere del Parma: risolto il dilemma Simy? Dopo giorni di conferme e smentite, il forte attaccante nigeriano – che a suon di gol si è affermato nel panorama di A e B, col Crotone – si è materializzato stamani a Parma, come documentato ad esempio da Forza Parma, dal cui video Facebook abbiamo estratto il fermo immagine di copertina), in attesa dell’ufficialità (notula d’annunzio) ancora non pervenuta. Il “to be or not to be”, amletico sulle pagine di giornali e siti web sembra destinato a dissolversi per lasciare il campo alla
realtà di un forte rinforzo per la compagine Crociata (chissà se lo scrittore Nori del Foglio sarà d’accordo con questa licenza di gergo) che potrà cercare di affidare al suo opportunismo sotto porta e fiuto del gol sottomisura (come avrebbe detto Sandro Ciotti, con scorno di Nori) le residue speranze d’inserimento nel lotto di squadre che puntano ai play off e in ultima analisi alla promozione in A. Un gigante di 198 centimetri, che tutti sperano sia “buono”, non d’animo, nel calcio serve a poco,
ma di piede in zona goal per una fase offensiva, del Parma, ancora tutto sommato esangue. Abbiamo fatto notare, durante Palla in Tribuna su Radio Parma (clicca qui per ascoltare la clip di Alex Bocelli con la registrazione dell’intervento), che la maggior parte delle segnature (Nori, va bene?), di Simy avvengono quasi sempre da tiri all’interno dell’area, il più delle volte quella piccola, quindi il problema (This is the question, direbbe Shakespeare in
altri ambiti) è e sarà quella di arrivare in area, e di arrivarci di continuo, e non come fatto finora. Sì, ma come arrivarci? Con il gioco, sostengono i “soloni”, della prima e dell’ultima ora. Sì, – ribattiamo – ma con che tipo di gioco, visto i chiari anzi gli “scuri”, per non dire le eclissi di luna e di gioco attuale? Verrebbe da dire: ma semplice, in contropiede; artificio, tuttavia, che non affascina e non entusiasma più nessun tifoso, giornalista o tecnico della “nouvelle vague”, ma a cui si potrebbe, in qualche maniera ricorrere, per cercare il modo più rapido e semplice per uscirne.
E tal proposito un dato: tutti hanno ricordato i 54 goal in tre anni di Simy al Crotone, 34 in B e 20 in A (attenzione: 20 e non 19 come qualcuno si ostina a dichiarare), ecco dei 20 segnati in A, lo scorso anno ben 13 sono stati siglati dalla venticinquesima fino alla fine con Serse Cosmi ( catenacciaro moderno, senza offesa) alla guida tecnica, quindi 13 in 14 giornate, media altissima, mentre appena 7 sono andati a segno nelle prime 24 gare con Giovanni
Stroppa, allenatore considerato da tutti propositivo e modernista. Ergo per innescare Simy goleador, non serve quel gran impianto di gioco, difficile da mettere in atto nella nuda e cruda serie B: basta imbastire azioni di contrattacco dopo la riconquista del pallone, in soldoni ripartenze. Non vi pare? Però, la realtà non sempre si rileva così facile e così semplice rispetto a quanto la si riesca sostenere con il comodo ausilio delle parole. Serve uno scatto in più per
poter sperare nel miracolo di una risalita, al momento, alquanto impervia. Con o senza Simy. Anche perché, nell’ultima gara con il Frosinone, i Crociati non hanno certo dato dimostrazione di sapere ripartire bene… Poi si apre anche un’altra questione, forse meno amletica, ma ugualmente di non scarso rilievo e cioè: chi, nell’attuale rosa, degli attaccanti sarebbe il partner ideale? Carlo Brugnoli, caposervizio della Gazzetta di Parma, si sente di escludere Inglese: allora la scelta sarebbe tra Beneck, Man e
Tutino (anche se quest’ultimo ce lo descrivono fuori dall’attuale progetto tecnico), viste le difficoltà di inserimento degli ultimi due, per motivi che sfuggono alla maggioranza: resterebbe, dunque, il giovane polacco. O no? Oppure chi altro? A Crotone Simy aveva al suo fianco, nel suo periodo più florido in fatto di marcature, Ounas, più simile a Mihaila, con l’attuale milanista Messias, nel ruolo d’interno, proprio come Il Vazquez odierno. Potrebbe ripetersi anche a Parma questo modello? Sempre che sia
veramente cosa fatta, dopo le troppe incertezze dei giorni scorsi. Perché se così non fosse, allora occorrerebbe chiedere lumi a chi, in queste ore, a Montecitorio, dopo sei votazioni, non riesce a trovare un nome per la massima carica dello Stato, forse sarebbe meglio che s’impegnassero a risolvere la grana «Parma» di sicuro , per loro, più facile e meno politicamente rilevante… Ma in questo caso meglio non farsi illusioni ulteriori ed attendere illuminazioni per riuscire finalmente a capire, cosa il Parma vuole effettivamente fare «da grande», perché pompieri, astronauti o scienziati, in questo periodo, non servono né per il campionato dei Crociati e né per designare il prossimo inquilino del Colle. Maratona Mentana, permettendo… Gianni Barone
Simy di per se andrebbe benone, il problema è il circo itinerante in cui viene catapultato
Finalmente il tanto anelato domatore di zebre per Davide, domani chiudono per la donna cannone under 18 dell’ulan bator, la juve della mongolia
Simy è un ottimo tiratore di RIGORI⚽
ma non entrando mai in area, i nostri come possono avere un rigore ?
L’ ultimo rigore tirato dal Parma
chi se lo ricorda ?
Correva l’ anno …..
tocchiamoci i cosidetti !! e ritocchiamoceli …….speriamo che non diventi brocco anche lui visto ormai la sfilza di attaccanti che qui hanno fallito a iniziare da ceravolo !! per continuare con bob inglisch e il reggiano siligardi con man la perla rumena e lo scugnizzo tutino che senza il mare non è più lui ………… Sarà la nebbia della val padana che annebbia le idee alle punte o il non gioco della squadra ?
Ma infatti se Simy non viene servito è praticamente inutile. Da solo non risolve i problemi. È una vecchia volpe d’area, non un attaccante totale.
Purtroppo questa società non ha ancora capito che ci vuole un centrocampista alla Sensi altrimenti potresti prendere anche Ronaldo ma se a CR7 non gli arrivano palle e se le vuole se le deve andare a prendere in difesa capirete che senza centrocampo anche lui s’ imbrocchisce.
Ferma ferma tut. Ecco Jayden Oosterwolde, longilineo terzino sinistro pescato nel campionato olandese.
Immagino che tutti voi ne abbiate già sentito parlare… eh si eh si.
E dagla… premesso che servivano un centrale difensivo e un centrocampista forte, e aspettiamo pure la mezzanotte del 31 per queste figure, eccoci intanto con l’ennesimo terzino che viene chissà da dove visionato chissà da chi.
Oh per la legge dei grandi numeri prima o poi uno discreto lo troveranno veh, però quanto hanno rotto i coglioni con questa politica qua.
Errare è umano, perseverare però…