CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / VADE RETRO ALGORITMO

(Gianni Barone) – Nell’intervista del direttore della Gazzetta di Parma Claudio Rinaldi al direttore dell’Area Tecnica del Parma Calcio 1913 Javier Ribalta abbiamo saputo, conosciuto, ma soprattutto imparato molte cose, talmente tante che riesce difficile ricordarle tutte. Di sicuro gli sportivi, i tifosi e giornalisti locali, hanno dovuto incassare la notizia che ciò per cui molti protestavano, all’indomani della chiusura della sessione invernale del calciomercato, era del tutto infondato e privo di ogni logica ragione. Dal mancato acquisto del centrocampista, che secondo il D.T è avvenuto (con Cassata) a quello del difensore che non serviva, fino all’utilità o meno di avere tanti attaccanti per far fronte agli impegni prossimi, per giungere alla conferma di due pedine come Man e Tutino, ritenute ai margini del progetto tecnico, a torto sempre secondo l’idea espressa dal manager sportivo, in quanto non ci sarà, sempre a suo parere, immobilità tattica in fatto di scelta dei sistemi gioco come molto opportunamente (qualunquemente e senzadubbiamente) da lui affermato a fronte della domanda postagli dal direttore del quotidiano locale, che presentava l’inesattezza ormai universale dell’uso del termine modulo in luogo dell’accezione più consona e “covercianamente” riconosciuta di sistema di gioco in presenza dell’ormai fissità di utilizzo del modulo a zona a scapito di quello a uomo. Ma di queste sottigliezze sofistiche sono in molti a farsene beffe: da gran parte dei giornalisti, persino illustri, dalla Rosea, a quasi tutti i cronisti locali delle varie testate sportive e non, Rai inclusa fino ad alcuni allenatori importanti, tra cui anche il “nostro” Iachini che fa uso e abuso dell’errata sinonimia di cui sopra, a piene mani in quasi tutte le interviste e conferenze. Ma questo è ciò a cui dobbiamo fare il callo in mancanza di divulgazioni serie e precise in materia da parte di qualcuno che dovrebbe esserne preposto. Però, nella conversazione tra Direttore e Direttore, lunga e circostanziata sia nei quesiti che nelle decise risposte, è emerso anche che qualche stakeholder – non sappiamo se ad arte e con malizia, ma lo supponiamo – ha messo in giro menzogne relative all’uso di algoritmi da parte della società, per la risoluzione del problema del reperimento di calciatori provenienti da altre realtà calcistiche. Tutto falso e tendenzioso, secondo Ribalta: i giocatori arrivati a Parma, nella sua gestione tecnica sono frutto del lavoro e competenza (o incompetenza a seconda dei punti di vista o dei casi) di validi osservatori in quota alla “scouting”, Crociato, senza nessun dubbio. Quindi sarebbe bene sapere chi ha messo in giro queste voci, perché chi di algoritmo ferisce, di algoritmo perisce, anche se tale procedimento di risoluzione del problema è tanto in auge presso chi col l’ingresso di dati (input) variabili su cui l’algoritmo stesso opera, giunge alla soluzione in svariati campi, calcio compreso, risulterebbe. L’importanza del calcolo matematico, però, non influirà in quello che sarà il destino del Parma, a quanto pare, quindi “vade retro algoritmo”, da ripetere con forza e convinzione su invito del D.T, “lasciamo agli altri questa fatica (matematico-informatica), noi siamo feriti quanto basta”, cantava il mitico Jannacci quello della “televisiun che ga paura de nisun, che ga na forsa da leun e che t’indurmenta me un cuiun”. Il Parma, d’ora in avanti, apprendiamo con piacere, avrà una forza da leone e non avrà paura di nessuno e speriamo che non si addormenti come un coglione qualsiasi prima di arrivare alla meta dei play off, tuttora alla portata. Anche perché Iachini, sempre secondo Ribalta, non è difensivista, come alcuni sostengono e pochi in segreto pensano, ma un offensivista visti i suoi passati vincenti in B con Chievo, Brescia, Sampdoria e Palermo con cui tutti i suoi attaccanti, anche poco noti all’epoca, sono diventati famosi a suon di goal. Gli stessi goal, attesi, con ansia da tutto l’ambiente, non solo dalla nuova coppia Simy e Pandev, su cui si punta con forza, ma anche da tutti gli altri attaccanti in forza alla truppa di Iachini, che di fatto non potrà, nelle aspettative societarie, fallire e far fallire il progetto originario che rimane a tutt’oggi valido ed in carica. Finalmente la Società, come auspicato dal popolino, ha battuto un colpo, o forse anche due o tre, nelle more di un riscatto e di una risalita più che dovute e volute. Senzadubbiamente. I tifosi anche più scettici sono serviti e dovranno ribaltare, coi fatti concreti immediati promessi, le loro fosche e le loro pessimistiche visioni e previsioni. Il confine fra “giochisti” e “risultatisti” è sempre molto sottile ed impalpabile, alla pari della differenza che esiste tra difensivisti, secondo una visione giudicata distorta, e offensivisti della prima e dell’ultima ora, sempre che si individui la differenza e non la sinonimia fra modulo e sistema di gioco. Quindi modulisti e sistemisti unitevi tutti e non solo sulle colonne di questo o quel giornale. Lo dicono anche gli algoritmi. O no? Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

3 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / VADE RETRO ALGORITMO

  • 12 Febbraio 2022 in 02:15
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    ammesso e premesso che sono convinto che se arriviamo ai play off andiamo in serie A solo grazie a iachini non certo per ribalta ……( alla fine anche in serie c non brillammo molto andammo in b ai play off con semifinale per lo meno discutibile ai rigori ! ) ciò non toglie che ribalta come il solito ha detto un sacco di minkiate . Alla fine il male minore per lui era ammettere che oliver lavorava di algoritmo perché in alternativa lui in primis e poi la schiera di osservatori sono degli incompetenti !!!!!a parte che si è contraddetto perché nega di sapere cosa sia l algoritmo poi per scagionare le interferenze di oliver afferma che al limite e’ lui che interpella oliver che è un esperto di dati !!! in sostanza dopo ammette che lui chiede a oliver i famosi algoritmi leggete bene l intervista ….Ma a me l argomento non appassiona mi fa più specie quando dice che siamo a posto a centrocampo citando cassata che l hanno preso già rotto ! e traore che nessun allenatore osa metterlo in campo e l argentino brunetta che è in trequartista non centrocampista . Per lui siamo a posto in difesa in realtà iachini era stato chiaro serviva uno per reparto !!! detto dopo la partita del 30 gennaio ma è arrivato solo pandev a dimostrazione che l allenatore non lo ascolta . Questo è un problema

  • 12 Febbraio 2022 in 08:21
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    Un ossimoro, penso che si sia raggiunto l’acme della bassezza calcistica, ma neanche quella volta che andai correggio per la coppa italia dilettanti a vedere il fu parma ac mi sentii così apatico verso cla roba chi 1913

  • 12 Febbraio 2022 in 09:07
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    Era meglio se non avesse parlato. Ha descritto una realtà che non esiste.

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