IL COLUMNIST di Luca Russo / DOPO I POSTICIPI PARMA SEMPRE PIU’ LONTANO DALLA PROMOZIONE
(Luca Russo) – Con i cinque posticipi andati in scena ieri sera si è completata la 25esima giornata di Serie B. Ne è venuta fuori una classifica che vede il Parma sempre più lontano dal sogno promozione e ormai stabilmente ancorato ad una posizione insoddisfacente se rapportata alle ambizioni manifestate apertamente sia alla vigilia del torneo che nelle sue battute iniziali. La sorpresa del turno infrasettimanale arriva dal Via del Mare, dove un Lecce stranamente poco sul pezzo viene superato per 2-1 dal Cittadella. Antenucci e Tounkara regalano il doppio vantaggio ai veneti, i salentini reagiscono tardivamente e solo nei minuti conclusivi riescono ad accorciare le distanze col gol di Coda che pesa in termini di classifica marcatori ma non sortisce effetti su quella generale. Lo scivolone dei pugliesi sorride ad altre tre big della cadetteria, il Benevento, il Brescia e il Frosinone. I sanniti rifilano un pokerissimo al malcapitato Como, reduce dalla convincente affermazione contro il Cosenza e nel complesso da cinque risultati utili consecutivi. Grazie alle doppiette di Forte (un gol su rigore) e di Insigne (una rete da penalty) e alla realizzazione di Acampora i giallorossi danno continuità al colpaccio del Tombolato. Successo pure per il Brescia che batte l’Ascoli per 2-0 e, complice lo stop interno del Lecce, conquista la prima piazza. Una vittoria, quella delle Rondinelle, firmata dalla doppietta di Palacio, che anche a 40 anni è ancora una volta il migliore in campo, non un dettaglio trascurabile in un campionato “spigoloso” come la B. Ritorna a fare bottino pieno il Frosinone, a secco di gioie da tre turni, e ci riesce ai danni della Reggina, a sua volta accompagnata da tre affermazioni nelle ultime tre uscite. Charpentier, Ciano e Canotto riportano i ciociari dentro la zona playoff. In coda pirotecnico 3-3 all’Ezio Scida nel derby della Calabria tra Crotone e Cosenza. Gli ospiti chiudono il primo tempo in vantaggio di due marcature per mano di Laura e Rigione. In avvio di ripresa una doppietta di Maric ristabilisce l’equilibrio. Liotti riporta il Cosenza avanti, ma di nuovo Maric fissa il punteggio sul 3-3 per un punto che, seppur frutto di una rimonta subita, fa molto comodo ai lupi della Sila, mentre non può accontentare gli uomini di Modesto. Questi risultati consegnano al Parma una classifica poco promettente. I gialloblù sono adesso lontani dodici lunghezze dall’ottavo posto, l’ultimo utile per accedere alla post season, e seguitano ad essere troppo a ridosso delle formazioni che battagliano tra loro con lo scopo di evitare la retrocessione. Sabato prossimo al Tardini arriva la Spal, altra squadra che naviga in acque decisamente mosse, e in quella circostanza si capirà definitivamente a quale tipo di stagione stanno andando incontro i Ducali: promozione al fotofinish, anno di transizione o, peggio, inaspettata retrocessione in Lega Pro? È presto per considerarsi fuori dai giochi, tirare i remi in barca e darsi per vinti, l’aritmetica concede qualche margine, molto risicato, per tenere accesa la speranza di centrare, sia pure in modo rocambolesco, l’obiettivo di inizio stagione. Ma nel momento in cui ci si dovesse rendere conto che il sogno promozione è irrealizzabile e il pericolo di retrocedere è solamente un’ipotesi di scuola, la cosa migliore da fare sarebbe utilizzare il segmento finale di questa annata come precampionato della prossima stagione e mettere a punto ora, con qualche mese di anticipo, le strategie necessarie per ritornare in A con un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Non tutti gli imprevisti vengono per fare danni e un altro anno di B, con un anno in più di B e di esperienza alle spalle, pur se per niente auspicabile sul piano economico, potrebbe essere la ricetta giusta per ritrovare sé stessi e riaccomodarsi al tavolo delle grandi con la solidità indispensabile per restarci così come fu in grado di fare il Parma della prima storica promozione in massima serie. Luca Russo
Due anni non sono serviti a Krause per capire come gira. Non so se il terzo farà differenza.