IL GALLO DI CASTIONE / SE IL PARMA SI QUALIFICA PER I PLAY OFF VADO A PIEDI AD ACCENDERE UN LUME ALLA MADONNA DI COGOLONGHIO
(Il Gallo di Castione) – E rieccoci dalla sede al Tardini dei tifosi, il glorioso Palazzetto Petitot, sito proprio di fronte allo Stadio, dove si svolge la preparazione tecnico-tattica che ci porterà a giocare la partita del Parma Calcio. Preparazione che comprende il benessere fisico e psicologico. E’ scientificamente provato che l’innalzamento del colesterolo e della glicemia migliorano lo stato umorale: quindi non bisogna mai far mancare, in fase di pre-partita, il maiale nelle sue varie forme gastronomiche e il nettare di Bacco per trovare la giusta esaltazione che aiuta la squadra nelle difficoltà sportive sul campo. La teoria scientifica che apprezzo di più è, però, quella secondo la quale gli anelli di Saturno sarebbero interamente formati dai bagagli persi alla Malpensa, ma anche le scie chimiche, i microchip nel vaccino, il terrapiattismo mi convincono molto. Se il Parma si qualifica per i play off vado a piedi ad accendere un lume alla Madonna di Cogolonchio. Chiedo la grazia alla Madonnina perché da piccolo ho capito che con Dio funziona
diverso. Gli avevo infatti chiesto una bicicletta, poi stanco di aspettare e capito che con Lui non funziona così, ne rubai una e gli chiesi perdono. Insomma, secondo la visione Calvinista il Parma se li deve guadagnare, i play off, e per intanto deve cominciare a credere nel miracolo, prendendo a prestito la fede di Krause. Le vie del Signore sono infinite, è la segnaletica che non sempre è in Inglish-slanghe. Ma se il Presidente cercava una squadra con giovani emergenti, che facesse il bel gioco e che vincesse pure, si terrà stretta quella vista sabato al Tardini. A volte ho delle cose fighissime da scrivere, poi mi accorgo di non saper coniugare i verbi (verba volant, congiuntiva manco decollant) e che la malvasia non aiuta, quindi niente, vi aspettano le solite cazzate buttate giù in qualche modo. Che poi fra tutte le cose che non vanno persino il Leopardi (quello di “Silvia, tiri membri ancora ?”) leggendomi, diventerebbe ottimista. Ora il nostro
Presidente mi sembra sia più vicino al D’Annunzio (poeta e contorsionista), l’ottimismo lo caratterizza e l’edonismo reganiano lo sostiene. Qualche intoppo nel percorso sportivo americano era inevitabile, inevitabile un po’ come la goccia di pipì nelle mutande nonostante la sgrullata meticolosa, ma forse qualcosa comincia a raddrizzarsi, in fondo è nei passi falsi che impariamo a camminare. Ecco, il nostro Presidente mi sembra che viva così la sua avventura calcistica: è contento per ogni calciatore che gioca una buona partita, se poi ha 18 anni anche di più. È felice per Man e Bernabè e spera ancora in ogni altro giocatore del Parma che da bruco si trasformi in farfalla. È comunque veramente incredibile che cento delusioni per i tifosi del pallone vengano cancellate da un momento di gloria. Avete presente quando la sabbia scotta, ma non te ne frega niente perché stai correndo verso il mare? Quando dopo anni vediamo la nostra
squadra giocare e vincere, in un istante perdoniamo tutte le “sofferenze pallonare” e riaccendiamo la speranza, tutti facciamo la tabella per il miracoloso recupero che ci porterà… a Monza. Di Monza, sin da studenti, conosciamo tutti la Monaca che, però, di recente è stata soppiantata, in termini di notorietà, dal Cavaliere che ormai pure lui è di manzoniana memoria e pure lui famoso per trasgressioni piccanti. Se a Monza dovessimo rivedere il Parma a
“miracol mostrare” allora ricominceremo a sognare, fra i tanti esperti formatisi all’università della vita da sempre ci sono allenatori di calcio, preparatori atletici e manager pallonari, (e più di recente epidemiologici, pandemiologi e affini), quindi non mi soffermerò a dare consigli a Iachini o al Presidente Americano, ma adesso comincio a intravedere un progetto (lasciamo stare la luce in fondo al tunnel, che poi ci investe il treno) coi tasselli che piano piano stanno andando al loro posto. Pensavo alla mia produzione di
articolonzi: trovo meraviglioso come tutti si scoprano scrittori e nessuno panettiere. Eppure, nel pathos del primo lockdown erano introvabili farina e lievito, i libri si trovavano senza problemi. Evidentemente ci sono più scrittori che lettori e più critici che tifosi, ma bastano tre partite come quella con gli Estensi e anche lo Stadio si tornerà a riempire, (il Parma giocava così male che per andare allo Stadio, più che un motivo, serviva un movente), conto come sempre che succederà a fine Marzo, alla scadenza dello Stato di emergenza, perché la crisi gialloblù è iniziata in concomitanza con la pandemia (girone di ritorno di due anni fa) e con essa deve finire. Finirà anche la guerra in Ucraina, una tragedia che si vede la storia non insegna ad evitare, “fatti non foste per viver come bruti”, scriveva il sommo poeta prima di veder la guerra, ma l’umanità la pensa diversamente. Politici e pannolini si dovrebbero cambiare con una certa frequenza, sempre per lo stesso motivo, quando ci sono interessi economici o di potere finisce sempre che a qualcuno ci viene la “sindrome di Napoleone”, due rette non si incontrano mai e ognuna insisterà per dare la colpa all’altra, sono quelli che combattono per la pace e sono uguali a quelli che trombano per la verginità… Il Gallo di Castione
Forza Parma sempre 💛💙💛💙💛💙
Servono 28 punti in 12 giornate per andare ai playoffs, imo. Impresa al limiti del possibile.
Non succede, ma se succede….
Nn parlate più di playoff..
Parlo di quello che mi viene, tu va dove ti porta il 💓
Se andiamo in A taglio i capelli a Anedda
se il parma va ai playoff e’ la Madonna di cogolonchio che viene da te ,con l’erba del vicino giamaicano
😄😆