PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / ADESSO IL PARMA E’ SQUADRA!
(Luca Ampollini) – Che succede al Parma? I giocatori non sono più “BALORDI” o semplicemente non li sono mai stati e gl’innumerevoli problemi visti quest’anno, finalmente, speriamo, in via di risoluzione, hanno offuscato il reale valore della squadra? Io, per coerenza e per “antiche” convinzioni, propendo per la seconda ipotesi, dopo le gare positive, sul piano del gioco, di Cremona, Pisa, ma soprattutto dopo la convincente vittoria odierna contro la Spal. Iachini, nella crescita della squadra, ha meriti oggettivi: si può non essere d’accordo con alcune sue scelte tattiche, ma l’impronta data è chiara ed evidente. Per la prima volta in questa stagione il Parma ha una sua fisionomia e un’identità ben definite. La conferma di tutto questo si evince dall’ascesa di alcuni giocatori, emarginati o troppo “brutti” per essere veri nella prima parte di stagione come Man, Juric, Cobbaut, Tutino (tanto bravo quanto sfortunato quest’oggi), per citarne alcuni, che sono ora protagonisti del progetto e la squadra, nel suo complesso, ne trae un evidente giovamento. La seconda prova consecutiva non irresistibile di Vazquez passa perciò quasi inosservata. Solo poco tempo fa ad una grigia prestazione del “Mudo” corrispondeva inevitabilmente un risultato negativo dei Crociati. Sono Imprescindibili nel Parma 2.0 di Iachini Man e Bernabé: il rumeno, dopo un indecifrabile prima parte di stagione da “separato in casa”, sta finalmente sfoderando prove sontuose. Il rimpianto di non vederlo nel suo ruolo naturale, sul centro destra in attacco dove sono convinto farebbe sfracelli, viene mitigato dalle sue purissime qualità tecniche che gli consentono di essere comunque il padrone della fascia sinistra, sebbene sia costretto ad essere poco presente negli ultimi 16 metri, la zona da lui preferita. Bernabé, travolgente per personalità e autorevolezza, sta dimostrando che il tanto agognato centrocampista a Gennaio non è arrivato perché i dirigenti e Iachini sapevano di averlo in casa. Citazione finale per l’ottimo debutto di Circati: giovane, ma senza alcuna paura, ha guidato splendidamente il reparto senza commettere alcuna sbavatura e sfiorando addirittura il gol. Si prospetta perciò, ce lo auguriamo, un finale di stagione in crescendo: se il Parma proseguirà in questa ascesa capiremo tra poche partite se potrà sognare un insperato e ancora lontanissimo piazzamento in zona play off. Per ora godiamoci la più bella partita della stagione con la consapevolezza che ora il Parma, finalmente, E’ SQUADRA… Luca Ampollini
Caro Ampollini, il Man che vediamo crescere in questo ruolo partita dopo partita, il giocatore che umilmente canta e porta la croce facendo anche recuperi difensivi da ultimo uomo, che è dentro al gioco di squadra come non lo avevamo mai visto in questo anno che è in Italia, sta maturando crescendo e diventerà sempre più determinante, finalmente la tecnica non fine a se stessa, il prezzo che il Parma ha pagato ha un senso e il giocatore aumenterà ancor più di valore.
Ora ci manca solo che Simy segni finalmente e poi possiamo volare.
iachini aveva ragione a sinistra man rende di piu’ solo che non capiva il ruolo , che ha sinistra deve andare sul fondo e fare i cross ( lui preferiva a destra perche’ si accentrava per tirare….ma alla fine come lei stesso diceva l anno scorso dopo 3 maximo 4 volte i difensori lo sapevano e lo chiudevano ) adesso lo sta capendo che a sinistra deve crossare fara’ meno goal ma e’ devastante ……
Purtroppo abbiamo perso troppo tempo con un filosofo e non allenatore ovvero maresca ci fosse stato subito iachini sicuro andavamo in serie A , i giocatori non erano balordi ma neppure da vincere il campionato a an basse , ma con un allenatore esperto e vincente tutti sanno cosa fare e tutti anche i giovani fanno bene perche’ entrano in una squadra organizzata
I progressi ci sono e consentono a Iachini di proseguire a plasmare il gioco per la prossima stagione.
La Spal è una squadra tecnicamente superiore rispetto ad altre che ci hanno battuto, ma non ha la loro aggressività e capacità di corsa. Sono cose che soffriamo in difesa e a centrocampo.
Bravo Circati, su di lui si può contare per il futuro
Premessa: mantengo la mia linea. La squadra di Krause non la guardo e se così facendo porta bene meglio ancora.
Solo un dettaglio. Non ho mai incolpato l’allenatore perché ho sempre sostenuto che il materiale umano questo fosse e che per alcuni non si trattava di tattica, o tecnica, ma che bisognava insegnar loro a giocare a pallone. Da zero.
Forse dopo oltre tre mesi i risultati si vedono, anche dal punto di vista fisico.
Non mi illudo nè esulto più di tanto. Ma sono soddisfatto della buona prestazione.
ps: non scordiamoci che la Spal era praticamente a pari punti con noi, non certo uno squadrone.