PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / SI FACCIA GRANDE TESORO DEL PRIMO TEMPO
(Luca Ampollini) – Al termine dei primi 45 minuti di oggi ero davvero amareggiato e sorpreso per il grottesco primo tempo dei Crociati, scesi in campo senza idee, senza la necessaria determinazione, in una partita assolutamente da vincere, ma soprattutto senza la formazione più razionale per poter portare a casa i 3 punti. Iachini rispolvera la difesa a 4 con Cobbaut terzino sinistro, Vazquez, dopo la convincente prova di Benevento dietro le punte, tornato a centrocampo sul centro sinistra, Bernabé, che abbiamo capito essere un centrocampista di corsa e inserimento, posizionato viceversa da mediano basso, Man, che ama essere servito sulla destra in corsa, posizionato spalle alla porta, dietro a Bonny e Simy. Va bene il turnover, visti i tanti impegni ravvicinati, ma tanti giocatori fuori ruolo come nel primo tempo di oggi li ho visti raramente. E deve essersene accorto anche il tecnico crociato, dal momento che verso il 30’, dopo una prima parte di gara in cui la squadra era smarrita e disorientata è tornato alla difesa a 3, spostando Man a sinistra esterno a tutta fascia (sigh), riportando Vazquez dietro le due punte in una posizione a lui più congeniale. E la squadra ne ha tratto immediatamente beneficio: ritrovate le proprie sicurezze ha cominciato finalmente a giocare, nonostante il clamoroso svantaggio. All’inizio della ripresa l’ingresso di Pandev ha alzato la qualità e ha dimostrato quanto la sua esperienza e la sua classe in gare chiuse e incerte, siano fondamentali. Il suo splendido primo gol in maglia Crociata spiana la strada verso la vittoria: è un altro Parma, più convinto, sciolto e sicuro e le reti di Man, Vazquez e Benedyczak ne sono la dimostrazione più evidente. E alla fine è arrivata la tanto sospirata e indispensabile vittoria, un successo maturato grazie anche ai cambiamenti di Iachini dopo le indecifrabili scelte iniziali. Nella ripresa tutti hanno reso di più e sono usciti alla distanza i giocatori di maggiore caratura: Vazquez, che sottopunta è un altro giocatore rispetto al timido centrocampista del primo tempo, Bernabé, che ama la corsa e gli inserimenti, si è dimostrato molto più a suo agio nel centrocampo a due della ripresa rispetto alla posizione di mediano basso, schiacciato, del primo tempo, Man, che ha ritrovato il gol che mi auguro possa dargli fiducia per una stagione finita ad ora avara di soddisfazioni. Già, Dennis Man: comprensibile da un lato il pensiero di Iachini che desidera avere giocatori duttili e che si abituino a più posizioni in campo, meno decifrabile francamente non vederlo MAI nella sua posizione preferita, che potrebbe regalare alla squadra molte più soluzioni. Da trequartista, spalle alla porta, non può essere servito in corsa; schierato a sinistra, a tutta fascia, non può saltare l’uomo accentrandosi e soprattutto, com’è accaduto due volte oggi, anche quando ha provato l’azione personale, non si è trovato a proprio agio dovendo concludere col piede destro. Ma oggi, nel secondo tempo, è uscita prepotentemente (finalmente!) LA QUALITÀ di questa squadra, che sarà di grande impulso per abbattere le croniche insicurezze emerse fino ad oggi, a patto che si faccia davvero tesoro di un primo tempo desolante. Luca Ampollini
Su Man: è vero che gioca sempre fuori ruolo, ma non vedo mai il ragazzo molto convinto. Deve impegnarsi di più.
primo tempo e’ solo colpa di iachini che ha sbagliato totalamente la formazione poii basta in ragazzino bonny torni in primavera diventera’ un campione ma non si puo lasciare in panchina pandev e tutino per bonny!!
Caro Ampollini, come mai nel dopo partita non una domanda a Iachini sulle scelte del primo tempo?
Perché sono uscito di corsa per andare a vedere giocare mio figlio…
A parte le scelte sbagliate di posizionamento dell’allenatore, che in parte hanno condizionato il primo tempo, voglio spezzare una lancia per il lavoro psicologico che Iachini sta facendo nei confronti di Man, giocatore che in Italia deve dimostrare ancora tutto il suo valore, che quindi deve mettersi al servizio della squadra, giocare con umiltà anche per gli altri e metterli in condizione di segnare, quando avrà dimostrato di essere un giocatore determinante partendo dalla sinistra con dribbling, assist e gol e senza quella presupponenza che lo ha contraddistinto in questi mesi, potrà anche giocare nella posizione a lui ideale ed essere anche lì determinante.