TATTICA-MENTE, di Patrick Fava / LE POSSIBILI RIPERCUSSIONI CON LA TERNANA DELLA SCONFITTA CON LA CREMONESE
(Patrick Fava) – Il Parma affonda con la Cremonese allo Zini per 3-1, anche se, a detta di quasi tutti gli addetti ai lavori, si è trattato di una delle migliori partite del ciclo di Beppe Iachini: a fine gara le statistiche parlano di 16 tiri totali per i ducali contro gli 8 degli avversari, ma quanti di questi tiri sono stati effettuati dopo il 3-0? La realtà è che il Parma, nei primi 60′, ha avuto una buona occasione con Tutino intorno al 40′, dopo una delle rare volte in cui Vazquez ha occupato gli half spaces tra il centro e la fascia e con l’attaccante ex Salernitana partito da

una posizione di off-side e poi abilmente rientrato in gioco; e un’altra occasione è capitata sempre sui piedi di Tutino sull’1-0 dopo un lancio proveniente dalle retrovie con Benedyczak abile ad attaccare lo spazio alle spalle di Valeri: l’attaccante polacco serve Tutino al limite dell’area sul quale Bianchetti riesce a respingere, sulla ribattuta si avventa Vazquez, ma il suo tiro viene deviato in corner. Quelli che abbiamo elencato sono gli unici sussulti creati dal Parma nella prima ora di giuoco. La sensazione ê che i grigiorossi si siano trovati in vantaggio di tre gol senza

neanche accorgersene, sfruttando prevalentemente gli errori degli avversari. Nel primo gol subito i gialloblù hanno dato la sensazione di non saper leggere i giocatori liberi su palla ferma al portiere Colombi con l’estremo difensore ducale che gioca palla su Danilo dentro l’area piccola. Ma facciamo un piccolo passo indietro ricordando che la Cremonese si era schierata in campo con il consueto 4-2-3-1 con Valzania (sostituito poi da Zanimacchia dopo una manciata di minuti) Rafia e Baez alle spalle di Samuel Di Carmine, mentre i gialloblù con l’ormai consolidato 3-4-1-2 con Vazquez alle spalle di Benedyczak e Tutino e con Delprato e Coulibaly a tutta fascia. Le contrapposizioni statiche tra i due sistemi di gioco ci fanno capire che i compagni avrebbero dovuto sfruttare la posizione strategica di Vazquez tra le linee, ma soprattutto era la coppia braccetto tutta-fascia che avrebbe dovuto mettere in difficoltà gli esterni alti Baez e Zanimacchia. I grigiorossi, dal canto loro, in base all’altezza dei loro esterni alti
avrebbero potuto fare male negli spazi alle spalle dei nostri quinti e sfruttare lo spazio alle spalle di Bernabè e Sohm. A metà della prima frazione di gioco, su rinvio dal fondo, Danilo cerca Vazquez non leggendo bene la situazione: la squadra di Pecchia aveva 4 giocatori in zona ultra offensiva (Baez, Rafia, Zanimacchia e Di Carmine), il Parma aveva Coulibaly messo in una posizione priva di logica, troppo

vicino ad Osorio. Baez controlla Osorio e Coulibaly, Di Carmine è su Danilo, Zanimacchia su Cobbaut, Rafia su Bernabè e Fagioli su Sohm: ne consegue che il giocatore libero è Delprato, ma questi cerca Vazquez con un pallone alto, El Mudo viene anticipato da Valeri che serve Castagnetti, quest’ultimo trasmette a Zanimacchia, sul quale dovrebbe uscire Cobbaut che invece tentenna così come Danilo che, nonostante fosse in marcatura su Di Carmine, si lascia un attimo attrarre dal movimento dentro di Zanimacchia. L’ex difensore del Bologna capisce di aver fatto un errore di valutazione e torna sui suoi passi scappando all’indietro, ma perdendo di vista la palla e guardando la sua porta: così l’ex Juve Under 23 trasmette a

Di Carmine il quale chiude il triangolo per l’ala destra grigiorossa: Cobbaut è in ritardo, Danilo scivola lato palla, mentre Osorio rimane al centro, ma anche lui ha una postura sbagliata: il difensore venezuelano guarda solo la palla e perde di vista Baez che, sul secondo palo, segna il gol dell’1-0. Tanti addetti ai lavori hanno dato colpa ad Osorio per questo primo gol subito, ma risulta evidente, nella descrizione di cui sopra, match-analizzando, quanti errori si siano verificati prima del gol: di conseguenza vi è una responsabilità da parte di tutta la linea difensiva. Il Parma si trova sotto senza aver subito, ma non dando mai la

sensazione di creare pericoli alla difesa grigiorossa: entrambe le squadre sembrano fare fatica a capire quali spazi attaccare in fase di attacco posizionale: le occasioni, quindi, capitano quando vengono a verificarsi errori marchiani da parte dei singoli. Molto grave quello nella prima frazione di Coulibaly in uscita (si era già sull’1-0 ), con Di Carmine, che, sul susseguirsi dell’azione non ne approfitta. Errore individuale che costa caro al Parma anche in occasione del 2-0: Osorio sbaglia clamorosamente, non scappando verso la porta in una situazione di inferiorità numerica posizionale, dando la possibilità a Gondo di siglare il raddoppio. Passano una manciata di

minuti e sempre da una lettura sbagliata di Danilo – che cerca con il solito lancio Vasquez, invece di cercare il quinto di sinistra Man libero da marcatura – si materializza il terzo gol della Cremonese, segnatura nella quale, ancora una volta, vi è una seria di errori: lettura degli spazi liberi in fase di possesso errata da parte di Danilo, Correia non segue il movimento di Baez dopo che Osorio scala su Valeri, manca la diagonale dalla parte opposta di Man su Zanimacchia. Il 3-1 porta la firma di Simy dopo una bella azione di Correia e aiutato dal movimento nell’half space profondo di El Mudo che crossa per l’attaccante che sigla il suo primo gol con la maglia del Parma. Da qui in poi si assiste ad un’altra partita: i Crociati avrebbero la possibilità di accorciare ulteriormente le distanze sia con Danilo che con lo stesso Simy; assediano la metà campo dei grigiorossi e meriterebbero una sorte migliore, ma il risultato non cambia più. Questa partita rispecchia la stagione dei gialloblù: quello che avrebbe potuto essere, ma non è stato. Almeno fino ad oggi, gli errori difensivi individuali e la poca capacità di saper leggere gli spazi in fase di attacco posizionale, condannano i gialloblù, ad essere sempre più lontani dalla zona play off. Patrick Fava
Finalmente un’analisi lucida, che dice che il parma fino al 3-0 non ha praticamente mai tirato in porta….e fa cadere tutte quelle belle frasi tipo “potrei ma non posso”…
Siamo al punto di luglio 2020……. 9 vittorie in 60 partite e si parla di promozione…….
è tutto un problema di half spaces
Game over playoffs. Pensiamo solo a concludere degnamente il campionato.