CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / A VOLTE FARE DEL PROPRIO MEGLIO NON E’ ABBASTANZA

(Gianni Barone) – Si dovrebbe fare, solo, ciò che è necessario, ma quando questo – ciò, più nel calcio che nella vita – non capita, non succede, non si realizza o non si è in grado di realizzarlo, ecco che al presente si giudica il passato, e si rischia anche di perdere il futuro o in futuro. Adesso che non importa più sapere chi è ottimista e chi non lo è, serve solo essere in grado di salvare il salvabile per una stagione nata male, che sembrava potesse finire meglio, ma che la realtà di un campionato, costantemente in salita, non ha saputo raddrizzare quando sembrava poter essere possibile, il contrario, insperatamente. Il pessimista che vede pericoli e sconfitte in ogni opportunità è o è stato servito a dovere, per dirla alla Churchill, che poi era lo stesso che sosteneva che “gl’italiani perdono le partite di calcio come fossero guerre”, e quando lo fanno finiscono per buttare tutto all’aria, perché perderebbero “le guerre come se fossero partite di calcio”. Invece la gara di Brescia, giocata quasi in apnea, ci ha restituito una squadra più stanca del solito e soprattutto del previsto. S’interrompe la rincorsa che aveva fatto sognare allo scopo di dimenticare il passato recente pieno colmo di incertezze e contraddizioni, e si apre la stagione del “costruiamo la squadra del riscatto” partendo dalle certezze del presente diverse per ogni tifoso che si cimenta nell’impresa di cui sopra. Eppure si poteva non perdere e anche vincere, se solo il Parma, fosse stato più abituato a fruttare le azioni in contropiede che il Brescia, aveva improvvidamente concesso. Invece tutto si è spento o a lato o tra i guantoni del portiere che ancora ringrazia per la centralità delle conclusioni. Poi anche il goal subito sembra anch’esso frutto di una certa desuetudine alla marcatura stretta, stile “fag sentir l’usel” in area rigore su transizione rapida e insistita. Una partita nel primo tempo, quasi bloccata, che nella ripresa vive di qualche sussulto Crociato, in mezzo a tanta manovra verticale del Brescia, che alla fine ha la meglio su chi, il Parma, che, privo di Vazquez e della sua magnifica “lentezza”, che paralizza gli altri, ha fatto del proprio meglio, non risultato, alla fine, abbastanza per ottenere ciò che era tremendamente necessario. Poi si scateneranno i critici dell’allenatore che diranno che per migliorare bisogna cambiare e per essere perfetti bisogna cambiare spesso o per lo meno bisogna sfruttare tutti i cambi e non sfruttarne solamente due: Correia e Bonny lasciando Simy, mister 40 goal in due anni, fuori dai giochi in virtù delle sue precedenti ed insipienti prestazioni. E se il successo è la capacità di passare da un fallimento all’altro, senza perdere l’entusiasmo, possiamo affermare che questa capacità sembra essere sfuggita quest’anno, nonostante l’entusiasmo delle ultime uscite che poteva, viceversa, alimentare altri risultati parziali e finali. Peccato perché un finale più entusiasmante poteva servire a tutti per capire il perché di un tale fallimento d’idea, di programma e di pensiero calcistico stupendo, amaramente, sfiorito. Adesso Ascoli, Perugia, Alessandria e Crotone, tirano un sospiro di sollievo per non aver contro un Parma d’assalto, e con loro tutte le altre squadre che, ai play off prossimi venturi, se lo sono tolto dai «cabbasisi» con estremo piacere. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

15 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / A VOLTE FARE DEL PROPRIO MEGLIO NON E’ ABBASTANZA

  • 12 Aprile 2022 in 01:48
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    secondo me aver giocato lunedì sapendo i risultati delle altre ci ha scaricato !!! sono sicuro che in contemporanea non sapendo gli altri risultati avrebbero giocato con più grinta ……sapere che ascoli ha vinto e anche il frosinone ha fatto perdere la vera speranza xcui sono arrivati scarichi ……questo è il problema del calendario spezzettato che nessuno vorrebbe e che porta spesso polemiche chi sa i risultati o ha troppa pressione xche sa che deve vincere per forza o si scarica dai risultati altrui

  • 12 Aprile 2022 in 07:31
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    L’ammazza-campionato, eh? In 34 partite non abbiamo mai battuto una big. Enough said.

  • 12 Aprile 2022 in 11:06
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    Scusate ma iachini che dice che abbiamo fatto la nostra partita?? Ma sta bene?? Spero che anche lui a fine anno torni al suo orticello….. insieme ad almeno 15 giocatori della rosa

  • 12 Aprile 2022 in 13:47
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    Ora dopo una retrocessione da ultimi patendo da un decimo posto ed una B senza nemmeno arrivare ai “pleiof” si può scrivere che Craus prima si leva dai maroni e meglio è perché sta al calcio come l’UPI allo spendere o siamo ancora a parlare di progetti, Leeds, Bielsa, etc.?

    • 12 Aprile 2022 in 14:36
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      quoto Davide for president !! possibile che qui nessuno osi criticare come lo scrive davide craus? il compianto ceresini e per fin scala o il cinese non parliamo del ghiro ( che vinse la b al primo colpo ) per molto meno partivano cannonate

      • 12 Aprile 2022 in 15:13
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        Pablo amico mio qui per 8 partitucole con Alessandria, Pordenone e Como e 4 giocate di Bernabè e un colpo di testa di Circati c’è in atto un tentativo dei soliti noti (gli stessi che in estate incensavano il progetto, il Ciarlatano, i giovani stranieri di belle speranze, insomma tutte le cazzate che da due anni questi maledetti circensi ci propinano), di gettare fumo negli occhi perché si dica va tutto bene madama la marchesa. Ma no, adesso basta. I Brugnoli, Russo, Pasta, etc. e tutti i leccapomelli del progetto giovani stranieri di belle speranze devono fare esattamente come Craus, Brunetta, Inglese, Valenti, Osorio, Busì, Cyprien, Ribalta&Pedersoli ovvero levarsi dai maroni. Il popolo non ha l’anello al naso e questi circensi qui sono una banda di totali INCAPACI, nemmeno in grado di arrivare 8 e dico 8 in serie B!!!!!!!!Siemo dietro il Piscchio Ascoli e il Perugia di Alvini, ma ci rendiamo conto!!!!!

  • 12 Aprile 2022 in 15:52
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    Se si vogliono ottenere risultati nel prossimo campionato di Serie B, sarà bene ridurre drasticamente il numero degli stranieri nella rosa a non più di 5 o 6.
    Non ha senso catapultare in campo giovani provenienti da campionati dove non è necessaria la preparazione tattica che richiede la Serie B, è molto più proficuo fare scouting nelle categorie inferiori per integrare un’ossatura di squadra formata da italiani.
    I giovani stranieri vanno presi per la Primavera e preparati lì.
    Non dovrebbe essere una cosa difficile da mettere in pratica e faciliterebbe non poco il lavoro di Iachini

    • 12 Aprile 2022 in 20:25
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      Se si vogliono ottenere risultati se ahinoi Craus non si leva dai maroni occorre dare un calcio nel deretano a:
      Ribalta&Pedersoli, Inglese,Colombi,Brunetta,Valenti, Osorio, Sohm, Schiattarella. Il caso del secondo portiere è curioso. Credo siamo la sola squadra in cui quando il primo è fuori è fuori anche il secondo. Ma la dice lunga su tutto. Il mercato di gennaio è stato ridicolo. Basterebbe quello per licenziare in tronco l’ex Novara e il suo arrogante braccio destro. Dopo di che mi auguro che la società se esiste si scusi per due anni indegni, vergognosi e ridicoli. Altro che pensare alla prossima stagione.

  • 12 Aprile 2022 in 18:23
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    Sarà un caso ma da quando a Bergamo hanno iniziato a prendere nostri “prospetti” di buone speranze è finito il giochino del ballerino 🕺 Gasperini.

    • 12 Aprile 2022 in 19:46
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      Mihaila torna indietro di sicuro.
      Non gioca neanche in una serie B di medio livello. Ma il prossimo anno il Parma potrà prestare solo 8 calciatori complessivi (esclusi gli under 21). Tutto il ciarpame in eccesso va venduto. Busi, cyprien, inglese, sprocati, Laurini, sepe, pezzella, grassi, qualche campione di quest’anno con contratto pluriennale va ceduto o si devono iscrivere minusvalenze a bilancio se risolvi i contratti. Per non parlare poi del rapporto costi ricavi da rispettare. Credo che avremo un mercato molto austero e conoscendo i men, tanti bei ragazzotti tipo heinault e quello del 2004 arriveranno qui. Per qualche anno, fino a fine stadio, questo sarà il business

      • 13 Aprile 2022 in 23:31
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        Mercato da “Il vecchio e il bambino”.. per me un nome altisonante (stile Ribery) arriverà. Giusto per far dire al tifoso medio : Andiamo a vincere questa B! E poi…

  • 12 Aprile 2022 in 23:58
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    Ci diranno che Bielsa al secondo anno etc. E via tutta estate fino al 31 di agosto quando Ribalta&Pedersoli faranno il mercato. Ridateci Leonardi

    • 13 Aprile 2022 in 06:58
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      Siiiiii, arriddatece Manenti

  • 13 Aprile 2022 in 13:30
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    Ghirardi dalla B è venuto su subito senza nemmeno passare dai “pleiof”.

  • 14 Aprile 2022 in 08:33
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    L’anno prossimo la squadra verrà ulteriormente ringiovanita e dovrà fare una stagione di consolidamento. Il problema è ridurre i costi assurdi perché se questa cosa non riesce non esiste comunque futuro per il Parma. Serve una persona inserita nel mercato e fare una grande opera di pulizia.
    Sapere che Cannavaro e inzaghi spingono per venire a Parma e sostituire Iachini mi fa pensare che in ogni caso, il Presidente non abbia ancora capito che la squadra di calcio è un’azienda e non un giocattolo. Ha un altro anno di contratto con Iachini e Maresca da pagare per altri due e pensa a mettere un terzo nome solo per il blasone di questi. Chiude quest’anno Liverani e d’aversa e vuole continuare a pagarne tre. Mancano le basi proprio.

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