PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / INIZIATO IL GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA DEL PARMA
(Luca Ampollini) – La corroborante vittoria di Cosenza, ottavo risultato utile consecutivo, conferma il buon momento dei crociati, all’inizio del rush finale di campionato, un ripidissimo “gran premio della montagna”, per un Parma che si e’ alzato sui pedali e ha cominciato la sua scalata. Una compagine gialloblù, chiamata ad un’impresa verso un traguardo quasi impossibile chiamato playoff, che ha superato i calabresi al termine di una partita prima dominata e poi pericolosamente rimessa in gioco dall’atteggiamento, in buona parte della ripresa, davvero difficile da decifrare. Si’, perché dopo un primo tempo in totale controllo conclusosi con l’1-0 firmato da una rete disegnata in coppia da Bernabe’ e Pandev, il Parma raddoppia all’inizio della ripresa con Danilo prima di “spegnere l’interruttore”, consentendo ai padroni in casa di ritornare pericolosamente in corsa. Il 2-0, invece di abbattere definitivamente il Cosenza, spinge i calabresi ad uno scatto d’orgoglio che sorprende gli uomini di Iachini. Benedyczak, appena entrato al posto di un evanescente Tutino a rischio 2’ ammonizione, commette un fallo da rigore incredibilmente ingenuo che rimette in corsa gli uomini di Bisoli. Una partita che sembrava già vinta diventa perciò improvvisamente difficile da gestire per i crociati, subentrano ansia, preoccupazione, paura di vincere, sentimenti che rischiano di buttare all’aria, per l’ennesima volta, una vittoria che sembrava dopo 47 minuti, al gol di un Danilo in strepitose condizioni di forma, già acquisita. C’è voluta la 2’, splendente e purissima gemma di Adrian Bernabe’ a regalare tranquillità e vittoria per un 3-1 meritato e sofferto. La partita ha confermato, comunque, la qualità indiscutibile dei crociati, le cui individualità, in questo momento, riescono a superare momenti di affanno come nel secondo tempo di oggi. E quando si riesce a portare a casa i 3 punti con Tutino, ma soprattutto Vazquez incappati in una giornata decisamente negativa, si capisce come la qualità non manchi, con altri giocatori di valore che emergono a certificare il momento assolutamente positivo della squadra. Bernabe’ e’stato il migliore in campo, ma conferme importanti sono arrivate anche da Juric e soprattutto Danilo, troppo prematuramente già “pensionato” da alcuni. Nota stonata chi e’ subentrato nel momento topico della partita: Benedyczak ha causato un inutile e ingenuo fallo da rigore e combinato poco altro, Brunetta e’ stato impalpabile, così come Simy, ma non e’ una novità, che ha goffamente sciupato l’ennesima opportunità in questa, fino ad ora, infausta esperienza in maglia crociata. Nelle ultime giornate, pero”, stiamo vedendo indubbiamente il miglior Parma dell’annata, una squadra sbocciata tremendamente tardi, forse troppo tardi. Ora l’importante, da qui alla fine, sarà esagerare, come avrebbe cantato il grande Jannacci, anzi, correggo io, sarà fondamentale… pedalare… Luca Ampollini
Ringrazieremo Brunetta e Simy per i mancati playoffs. Bastava segnare contro il Pisa quell’occasione facile facile e mettere dentro il rigore contro il Cittadella.
No. Ringrazia Maresca…
Ad ogni modo che la squadra è quella che è lo dimostra il fatto che dopo 8 partite senza perdere siamo sempre li.
Gli errori dei vari Ribalta e Pederzoli ( da cacciare senza se e senza ma) con l’allenatore del futuro, 4 scappati di casa presi chissà dove e senza preparazione atletica, li paghi adesso.
Probabilmente con Iachini dall’inizio saremmo forse a ridosso dell 8 posto… forse, ma inutile fare la corsa del ciucio.
E dovremmo giocare sempre con quei 11… la panchina ahimè non da sufficienti garanzie (a parte in difesa). Ma si torna a Ribalta e Pederzoli… sempre lì si torna.
E non fate troppo i goduti: abbiamo vinto e con fatica contro Vicenza e Cosenza, due tra le squadre più scalcinate del Torneo.
È evidente che il Parma sta migliorando ma nn è una squadra da serie A…. Almeno 1 anno di purgatorio in più è necessario e speriamo di n andare ai playoff che nn farebbero altro che compromettere la preparazione della prossima stagione.
Ricordiamoci le 3 promozioni in 3 anni, a cosa hanno portato? A una squadra e società completamente impreparata.
Ahahah, ampolè mo co dit dabó?, coste chi la pèra ed pu la coppa cobram, e simy al fa pu vridor che al ragionier filini, ahahah